"Metti questo" Lincoln si avvicina a me e mi poggia un sacchetto di ghiaccio sulla guancia e faccio una smorfia per colpa del freddo contatto.
I ragazzi hanno mandato tutti a casa, siamo rimasti solo noi mentre Cody è uscito per accompagnare Mar a casa, tra poco sarebbe tornato anche lui.
Andrew è sul divano con sua sorella e Lucas che sistemano lentamente almeno una parte del casino che c'è in giro, Lin e Blaire invece sono con me in cucina, mentre il ragazzo preme il ghiaccio sul mio viso. Non so dov'è andato Dylan, so solo che quando Brad e gli altri sono andati via, lui è salito sulla sua moto per poi andarsene dalla villa senza dire nulla."Hol" mi richiama Blaire facendomi svegliare dal mio stato di trance "Vuoi provare a dormire un po'?" propone
"Resteranno tutti qui a dormire, la casa è grande e domani vi riaccompagniamo a casa" aggiunge Lin
"Non ho sonno ora" scuoto il capo
"È un po' gonfio, speriamo solo che non diventi viola" osserva Blaire
"Tu lo sapevi?" domando alla ragazza davanti a me
"Madison ci raccontò tutto" annuisce debolmente
"Hol, non pensarci troppo" suggerisce Lincoln serio "Dylan si odia già abbastanza, credimi" butta la testa all'indietro
"Io non lo odio" ammetto "Lucas me lo aveva già spiegato un po' di tempo fa, è solo che solo ora capisco l'odio tra Dylan e Brad, e mi sembra di rivivere il loro incubo" ammetto in un sussurro
"Chissà dov'è andato, è tardi ed era sconvolto" si preoccupa Blaire riferendosi al capitano
"Dylan sa badare a se stesso ragazze, non preoccupatevi" esclama Andrew entrando in cucina per andare dritto verso il frigo"Dai andiamo in camera" mi fa cenno Blaire
"Prendete la mia, metteremo gli altri nella stanza degli ospiti, e poi ci sono tante altre camere dove possiamo dormire io e Andrew" annuisce il ragazzo per poi andare al piano di sopraEntro per prima e mi lascio cadere sul letto con un sospiro, Blaire si addormenta quasi subito, io invece non riesco a non pensare al volto di Dylan quando Lucas gli ha detto la verità, e mi addormento dopo molto con quell'immagine nella testa.
Mi sveglio nel cuore della notte, qualcuno mi ha coperta e mi ha sfilato le scarpe. Mi volto e noto Blaire che dorme ancora accanto a me con indosso una maglietta di Lincoln probabilmente. Senza far rumore mi alzo e cammino un po' per la stanza, mi guardo intorno e mi soffermo davanti allo specchio attaccato alla parete. Intravedo subito il graffio sulla guancia, e per fortuna non si è ne gonfiato ne altro. Mi infilo le scarpe senza far rumore e vado in bagno per lavarmi il viso stanco per poi andare in cucina per bere dell'acqua. Appena entro vedo subito i ragazzi che zittiscono appena mi notano. C'è anche lui.
"Come mai già sveglia?" domanda Andrew
"Devo bere e poi devo andare a casa, il telefono mi è morto e i miei genitori si preoccupano se non mi vedono quando si svegliano" scrollo le spalle versando in un bicchiere l'acqua che mi passa Lincoln
"Sono le 6 del mattino, fuori è ancora buio e non credo che tu stia poi tanto bene, sei pallida" osserva Cody
"C'è il fidanzato di mia sorella qui fuori che mi sta aspettando, mi accompagna lui" mento e mi volto per guardare Dylan, che però non ricambia il mio sguardo
Fisso le sue mani e vedo le nocche spaccate e con ancora del sangue secco intorno. Vorrei medicargliele, vorrei che stesse bene.Mando la posizione a Marcus che per fortuna è già sveglio, è sempre stato un tipo molto mattiniero, a lui piace andare a correre quando ancora è buio per tenersi in allenamento e godersi una città deserta.
Saluto i ragazzi e aspetto fuori l'auto sportiva del fidanzato di mia sorella che non tarda ad arrivare per mia fortuna.
"Hey" mi sorride lentamente rimettendo in moto "dove ti porto?"
"Ovunque, tranne che a casa" sussurro ammirando fuori dal finestrino le luci della città che si sta svegliando lentamenteSo già dove mi porterà Marcus, lo conosco troppo bene e non mi stupisco quando intravedo le luci delle navi accompagnate dal grido della sirena. Marcus parcheggia vicino al molo, la luce del faro in mezzo all'acqua si spegne e una nave è già partita e si trova poco distante da noi. E' qui che io e Dylan ci siamo baciati.
Mi siedo sul bordo lasciando le gambe verso l'esterno, si intravede l'alba che sta nascendo e c'è un piacevole venticello. L'unico suono che riesco a sentire se chiudo gli occhi è il rumore del mare, e il parlare dei gabbiani.
Marcus è dietro di me, appoggiato alla sua auto con braccia incrociate che si gode il paesaggio.
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In Another Life
Fanfiction"Moriremo tutti prima o poi, indipendentemente dalla malattia" La mia poteva sembrare una semplice scusa. Ma la verità era che non ero pronta per dirlo al mondo intero, non ero pronta e di sicuro non lo sarei mai stata. Mi piaceva guardarmi allo...