Percepisco il suo corpo tremare fra le mia braccia. La stringo a me e lei si addormenta con il viso incastrato nell'incavo del mio collo, il suo respiro leggero mi solletica la pelle.
Ora capisco un po' di più le parole di Lincoln, vederla star male e non poter far nulla fa schifo, e mi fa male al cuore.
C'è qualcosa che non mi quadra in tutta questa storia, ma cosa posso fare?Per la prima volta mi sembra id percepire il suo dolore, mi sento più vicino a lei, come se quella nube tra noi due fosse sparita per un secondo, come se avesse abbassato il suo scudo.
Dopo circa un'ora Hol dorme profondamente, il respiro sembra regolare e mi tranquillizzo un po' nel vedere che ora sta bene.
Mi alzo lentamente stando attento a non svegliarla, e lei si abbraccia al cuscino tirando su con il naso. Mi avvicino alla finestra della sua camera e costato che ha una vista magnifica, la migliore di tutte.
Affaccia sulla città infondo alla valle ricoperta di neve e luci, vedo alcuni bambini correre all'ingresso lanciandosi contro delle palle di neve, alcuni stanno costruendo dei pupazzi e altri dei castelli. Alzo appena il viso e vedo la seggiovia che porta sul punto più alto della montagna, dove i cartelloni annunciano varie attrazioni come lo snowboard e piste da scii.
Per un secondo ringrazio mio fratello per questa sua idea folle, ci voleva cambiare aria, e sento che questo posto è quello giusto.Vado in bagno e mi chiudo dentro per non svegliare col mentre afferro il cellulare per chiamare l'ultima persona che lei vorrebbe sentire ora probabilmente, ma non so cos'altro fare.
L'altra persona dall'altro capo del cellulare risponde quasi subito e spero di non averlo svegliato.
"Dylan?!" risponde sorpreso
"Salve coach" sorrido "buon natale" aggiungo
"Buon natale a te figliolo. A cosa devo questa chiamata?" lo sento sorridere
"Ti ho svegliato?"
"No, sono di turno in ospedale già da qualche ora a dire il vero" spiega e sento dei rumori in sottofondo
"Posso chiederle un consiglio? Cosa si deve fare quando una persona perde molto sangue dal naso" domando esitando
"Beh dipende, ma tu stai bene?" domanda preoccupato
"Si io sto benissimo, sono con Hol e all'improvviso ha iniziato a perdere molto sangue dal naso, troppo a dire il vero" ammetto "ha preso delle pillole e ora dorme, ma è pallida e sembra molto stanca" affermo
"Olivia? Scusa ma che ci fai con lei?" domanda confuso
"Lunga storia" sospiro
"Quanto tempo fa è successo?"
"Circa un'ora fa"
"Stai tranquillo Dylan, quella peste sa cosa fare in queste situazioni ma ho un favore da chiederti" sospira rassegnato "assicurati che mangi e che dorma bene, non farle prendere freddo e ricordale le medicine... per l'asma" aggiunge incerto "Se succede ancora chiamami subito e avvisa suo nonno" mi supplica poi
"Ma certo. Ha tutte le medicine con se?" domando poi
"Si tranquillo, e poi suo nonno ne ha una scorta per sicurezza" spiega e mi tranquillizzo "le avrò detto migliaia di volte di tenermi aggiornato, ma sai com'è fatta, quindi conto su di te" sospira e io annuisco anche se non può vedermi in viso
"Sarà fatto"
"Ah, e auguri per domani figliolo" aggiunge sorridendo prima staccare
Il Dylan ragazzino appassionato del basket e con i poster di J.Parker attaccati in camera sta urlando dentro di me. Sorrido alle sue parole, ma sono più preoccupato per Hol che per altro ora.Mando un messaggio a Cody chiedendogli di passare al ristorante e prendere qualcosa da mangiare per Hol, e il riccio dopo una ventina di minuti bussa alla porta con in mano un vassoio con la colazione.
"Che è successo?" Domanda preoccupato chiudendosi la porta alle spalle
"Probabilmente stress, ha perso un sacco di sangue dal naso ed era senza forze" mormoro osservandola dormire "cristo mi è venuto un colpo vedendola accasciarsi sul pavimento all'improvviso" sospiro nervoso
Che cazzo mi prende? Mi sento così in ansia.
"Vedrai che sta bene" si affretta a rispondere
"Lo spero, comunque Lucas aveva preparato il programna della giornata insieme a Blaire, volevano portarci a sciare e a fare vari giochi prima della festa, digli che passo, non la lascio da sola" decido serio
"Se vuoi resto qui con te" annuisce leggermente
"Si e poi chi ci pensa a separare Margaret e Bett in caso di rissa?" Domando ironico "Vai tranquillo" gli faccio cenno
"Qualsiasi cosa chiamami" annuisce lanciando un'occhiata preoccupata verso la ragazzina per poi andare via.
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In Another Life
Fanfiction"Moriremo tutti prima o poi, indipendentemente dalla malattia" La mia poteva sembrare una semplice scusa. Ma la verità era che non ero pronta per dirlo al mondo intero, non ero pronta e di sicuro non lo sarei mai stata. Mi piaceva guardarmi allo...