62. Parker

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"Daisy, ti dico che stai benissimo" sorride Margaret dolcemente verso la bionda, poi si guarda un'ultima volta allo specchio applicando un gloss rosa 
"Avete visto le mie scarpe con il tacco? Sono nere con la suola rossa" Blaire corre a destra e sinistra rovistando ovunque, in cerca delle sue bellissime scarpe che non trova 
"Non sono quelle che ha Anita al piede?" mi acciglio masticando le mie caramelle gommose comodamente spaparanzate sul letto di Madison 
"Brutta stronza" sbotta la bruna verso sua sorella 
"Tu indossi il mio top rosa" scrolla le spalle in risposta 
"Ti ho chiesto il permesso prima, e poi a te non serviva" alza il tono di voce Blaire facendo roteare gli occhi al cielo a Madison "Ridammele, mi servono" allunga la mano e Anita se le sfila con una smorfia 
"Madison, posso prendere i tuoi sandali vintage?" supplica Anita e Madison la guarda con un sopracciglio alzato
"Ovvio che no" sbotta, e io la guardo di rimando, con fare ovvio e lo sguardo assottigliato "eh va bene" sospira facendo saltellare allegra Anita 
"Hol, è tardi dai" sbuffa Daisy incredula nel vedermi ancora in tuta 
"Ma sono pronta" dico ovvia, e tutte si fermano per guardarmi incredule "che c'è" scrollo le spalle 
"Se credi che ti lascerò uscire come una barbona con la pancia piena ti sbagli di grosso, che figura ci faccio poi" esclama Madison 
"Tieni, ho portato questo in più" Blaire mi passa un vestitino rosso, o meglio un pezzo di tessuto fin troppo corto per i miei gusti 
"Puoi scordartelo, è già tanto che ci vengo a questa festa" sbuffo annoiata e Margaret mi strappa dalle mani il pacco di caramelle
"Le riavrai dopo" afferma autoritaria "Madison ha un guardaroba enorme, troveremo qualcosa che ti piaccia" sorride e mio a segno di seguirla insieme alla padrona di casa nella sua cabina armadio
"è una reggia, non un'armadio" sbotto sbalordita facendole ridacchiare
"Niente vestitini scommetto" sospira Madison guardandosi intorno "Che ne dici di questo" afferra una gonna nera che arriva metà coscia con un top rosso senza spalline ma a maniche lunghe
"Ma fa freddo" strabuzzo gli occhi
"E se sopra ti propongo questo" afferra una giacca di pelle con dietro un enorme dragone rosso e dei ricami orientali sulle maniche 
"E' perfetto per te" annuisce Mar incredula 
"Accetto, ma la giacca poi me la tengo" le punto un dito contro e lei scrolla le spalle 
"Te la regalo, me l'ha portata mio padre da un viaggio in Giappone, ma non è affatto di mio gusto" rabbrividisce nelle spalle per poi tornare a prepararsi 
Torniamo in camera e faccio per sfilare la felpa, poi però mi ricordo delle cicatrici e del gran cerotto sul fianco, dove la ferita dell'operazione sta ancora guarendo, così mi blocco e abbasso velocemente la maglia per non farmi vedere 
"Non dirmi che ti vergogni di noi" sospira Daisy incredula 
"No, è che devo fare la pipì" mento andando poi in bagno per cambiarmi 

Sfilo la tuta e la felpa per poi infilare la gonna e il top, infilo la giacca sopra e impazzisco tanto che è bella. Torno dalle altre e sorrido quando vedo Madison aiutare Daisy a truccarsi, è cambiata molto ed è molto serena adesso che suo fratello resterà con lei. Ora anche lei ha una possibilità, e la cosa mi fa sorridere il cuore. 
"Finalmente lo rivedo" trilla Daisy, e già so che sta parlando di Mose, ormai non parla d'altro 
"Per quanto resta a New York?" domanda Anita curiosa 
"Fino a venerdì, poi deve tornare a lavoro" sospira lei 
"Non muoverti" le intima Madison severa, tornando poi a truccarla con attenzione 

Una volta pronte, finalmente, saliamo nelle rispettive auto e andiamo verso casa Muller. Nel tragitto sono un'auto con Madison, che non perde tempo ad attaccar briga. 
"Avresti potuto mettere gli stivali neri che ti ho dato" mi fa presente con le mani sul volante 
"Preferisco le converse, sono più comode" sorrido, è sempre la solita 
"Olivia, dirai mai loro la verità?" sospira poi, e io sposto lo sguardo oltre il finestrino, alla città buia che scorre veloce sotto i miei occhi 
"Non stasera, ma si, glielo dirò" sospiro 
"Hai firmato per la chemio?" domanda ancora e io alzo gli occhi al cielo 
"Mad, non iniziare" mormoro stanca 
"Ho una gran voglia di prenderti a schiaffi, cristo santo" sbotta "Sei così cocciuta, e stupida aggiungerei" mi guarda male "Ma tranquilla, sceglierò io la foto al tuo funerale, così almeno sarai perfetta quel giorno" scherza e io scoppio a ridere 
"Grazie per la premura" scrollo le spalle 
"Jimmy e Jason? Come va tra loro?" domanda e io scoppio a ridere 
"Urlano dalla mattina alla sera, sono sempre lì, a punzecchiarsi. Fanno a gara a chi deve fare prima la doccia, chi h il piatto più grande, o chi aiuta di più mia madre con le faccende. E' troppo divertente" ammetto divertita
Quando Madison ha trovato il coraggio di affrontare i suoi genitori, loro non hanno reagito molto bene, così gli hanno bloccato tutte le carte e hanno iniziato con i dispetti infantili. Mentre la più grande riesce a gestirli, per Jimmy non è facile, così è venuto a stare da noi, almeno fin quando le acque da loro non si saranno calmate. 
I miei genitori hanno acconsentito da subito, e ci siamo ricreduti sulla famiglia Davis. Jimmy è uno spasso, e anche abbastanza scarso alla play, almeno per ora ancora non è riuscito a battermi. Jason era contrariato, ma poi ha ceduto dopo un discorso sulla solidarietà da parte di mio padre. 

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