53. Parker

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New York di notte è proprio bella, oserei dire spettacolare. C'è sempre vita, piene di luci, di insegne colorate, di persone. Fisso il grande via vai di macchine gialle che percorrono il centro, cammino diretta verso il locale dove mi vidi con Brad la scorsa volta e prego di trovarlo lì, l'ho chiamato un paio di volte ma non ho ricevuto risposta.

Non c'è molta gente, dopotutto non è neanche mezzanotte ed è troppo presto per fare il pienone nei locali notturni.
"Olivia?" mi volto verso il bancone e vedo Molly stretta in un tubino nero che sistema delle casse d'acqua
"Hey" alzo una mano per salutarla e lei si acciglia confusa
"Hey? Che diavolo ci fai qui?"
"Cerco Brad" scrollo le spalle
"Non è un posto per persone come te tesoro" ammette preoccupata
"Ti prego Molly, ho bisogno di Brad, non insisterei mai se non fosse urgente" la supplico e lei sospira raggiungendomi facendo segno a una collega di sostituirla un secondo
"Vieni con me" mi guida sul retro e lancia un'occhiata all'uomo di guardia che ci fa entrare senza problemi, ci ritroviamo in una stanza, la stessa che raggiunsi con Lucas quella notte. 

"Brad, hai visite" annuncia Molly scostando la tenda rossa e subito vedo Brad con una birra fra le mani, al suo fianco Kim e Peter che giocano a carte, e dietro di loro quel Josh della scorsa volta.
"Che ci fai qui?" il bruno mi affianca incredulo e confuso
"Guarda chi si rivede" ridacchia Josh intento a contare una pila di soldi
"Devo parlarti" mormoro verso Brad
"Vieni" mi fa strada verso una piccola stanza, oltre la tenda, vuota con una piccola luce soffusa al centro, e sul fondo delle casse di alcolici. Si chiude la porta alle spalle e mi fissa con aria severa
"Non puoi venire qui Hol, è pericoloso" grida infuriato
"Ho bisogno d'aiuto" lo supplico e lui sospira incitandomi a parlare "L'altra volta mi avete fatto trasportare armi e droga così ho pensato che potevate aiutarmi con un documento falso" esclamo
"Documento falso? Chiunque sa farlo" dice ovvio
"Non è un documento qualsiasi, è la carta oro dei pazienti con malattie come la mia che l'ospedale da per far comprare medicinali vietati o radioattivi" spiego "la mia non la ho più e me ne serve una al più presto"
"Si, una volta ne ho falsificata una per un ragazzo, mi serve una settimana" annuisce
"Mi serve ora Brad" scuoto il capo
"Impossibile, quel tipo di carta arriva da Manhattan e ora non saprei dove trovarla. Dimmi il nome del medicinale che ti serve, forse so come procurartelo" incrocia le braccia al petto e appoggia la schiena al muro
"La nuova cura sperimentale contro il cancro, la 18 di grado C"
"Cosa? Scherzi?" alza un sopracciglio "A che ti serve? Sai che potresti essere arrestata? E' illegale al di fuori degli ospedali, viene usata per drogarsi" afferma e no, non lo sapevo
"Ne ho bisogno entro domani" insisto "è importante"
"È per la tua leucemia? Di solito si usa per i tumori peggiori" fa presente e io annuisco, facendolo sospirare rassegnato
"Abbiamo quella roba, ma Josh e a capo questa settimana e non me la lascerà prendere senza un prezzo"
"Posso pagarlo" annuisco
"Proviamoci" scrolla le spalle titubante facendomi segno di seguirlo 

Torniamo dagli altri e subito Josh alza il viso curioso, per poi sorridere malizioso quando mi vede tornare.  
"Serve aiuto?" domanda e i suoi occhi su di me mi fanno venire il voltastomaco 
"Le serve il 18C" spiega Brad
"Cosa deve farsene una ragazza innocente come te?" sbotta incredulo ma divertito 
"Non facciamo mai domande ai clienti, dovresti saperlo" lo blocca Brad e Josh ci guarda con fare indagatore, poi scrolla le spalle 
"Giusto" alza le mani "posso fartela avere in dieci minuti quella merda ma sappi che costa e molto anche"
"Quanti soldi vuoi?"
"Chi ha parlato di soldi" si acciglia

Ecco, ora sono nella merda.
"Cosa vorresti?"  
"Voglio Johnson" afferma con fare serio "voglio che porti il suo culo qui e che faccia ciò che gli chiedo senza opporsi"
E' come chiedere agli asini di volare.
Semplicemente impossibile.

"E come dovrei fare? Non ho la bacchetta magica" esclamo retorica, non avrei mai permesso che Dylan entrasse in. questa merda, non quando so che ci è uscito con tanta fatica 
"Come fare dici? Beh, offriti di scoparlo in eterno o minaccialo, questi sono cazzi tuoi. Ma se vuoi quella roba devi portarmi Johnson domani sera" sorride
"Come faccio a sapere che mi darai ciò che ho chiesto?" Mi acciglio
"Avrai la tua roba ora" esclama "prendilo come un atto di fede. Se domani Johnson non si fa vivo tu sarai in grossi guai ragazzina" aggiunge minacciandomi 
"Posso darti molti soldi, più di quanti ne valga lui" affermo fermamente 
"Non puoi barattare" mi avvisa divertito "hai tre secondi per pensarci, altrimenti fuori di qui" esclama e io sospiro mordendomi la lingua 
"Accetto" mento disperata, ma con voce ferma e decisa

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