Capitolo 4

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Emma

Questo pomeriggio le ragazze hanno deciso di vederci tutte al cafe. Mi è stato espressamente detto di portare James, vogliono assolutamente conoscerlo. Siamo già in ritardo in realtà. Dovevamo vederci alle 16 ma sono già le 16.30. La puntualità non è mai stata il mio forte, da quando c'è James diciamo che è peggiorata.
'Andiamo piccolo.' Gli piace camminare. Da quando ha iniziato non ha più smesso, difficilmente chiede di essere preso in braccio, mi da la mano e insieme usciamo di casa. Andiamo a piedi, non è lontano da casa. 'Oggi conoscerai delle amiche di mamma. Sono simpatiche, un po' pazze ma ti piaceranno e tu piacerai a loro.' Mi guarda e sorride, è timido all'inizio ma quando si lascia andare nessuno lo ferma più.
Arrivati al cafe le ragazze sono già sedute che aspettano noi. La prima a notarmi è Grace, felice di vedermi ma mi guarda un po' male per il piccolo ritardo, appena vede James però cambia espressione. Lo guarda con uno sguardo dolce, si dimentica del ritardo e non gli stacca gli occhi di dosso. Le altre, notando Grace quasi incantata, seguono lo sguardo e succede la stessa cosa. Tutte guardano mio figlio. Ci avviciniamo al tavolo e lui subito si nasconde dietro le mie gambe.
'Ehi.' Si alzano tutte e senza dire niente mi abbracciano. Quanto mi sono mancate! Finiti gli abbracci e i saluti ci sediamo, James sulle mie gambe che le osserva tutte.
'Lui è James. James loro sono Hope, Grace, Celine e Sophie.'
'Ciao piccolo. Sei proprio bello sai.' È Sophie la prima a parlare e James le sorride. Sophie, lei è quella dolce del gruppo. Quella tenera, che coccola tutti, simpatica, timida. Non si arrabbia mai, cerca di vedere sempre il lato positivo delle cose e sopratutto trova del buono in tutti. Conobbi Sophie proprio qui al cafe, era pieno, non c'era un tavolo libero così si avvicinò a me e con voce bassa mi chiese se poteva sedersi con me. Le feci posto e iniziammo a parlare, scoprì che andavamo nella stessa scuola e avevamo alcune lezioni in comune. Il giorno dopo a scuola le chiesi di sedersi con noi a pranzo e da lì non ci siamo più separate. Devo dire che Liam ha contribuito a farla ambientare nel gruppo.
'È troppo tenero. È un cucciolo, ha qualcosa di Niall.' Celine. Lei è la pazza del gruppo. È sempre allegra, fa divertire tutti ed è una forza. La adoro. È sempre stata innamorata di mio fratello ma non ha mai avuto il coraggio di farsi avanti. Niall non ha mai capito niente, diciamo che ha avuto bisogno di una piccola spinta per fare la prima mossa, più o meno due anni fa. Mi chiamò e mi disse di aver finalmente trovato il coraggio di chiedere a Celine di uscire. Da lì non hanno più smesso. Sono bellissimi insieme e Celine era quello che serviva a Niall.
'È vero si somigliano tanto ahaha. Beh ordiniamo?' Grace. Lei è quella forte del gruppo. Da la forza a tutti, è sempre lì se hai bisogno di qualcosa e quasi mai lascia trasparire le sue emozioni. Tiene tutto dentro. L'unica volta che l'ho vista tirare fuori quello che aveva dentro è stato quando ha detto ad Harry di amarlo. Stavamo insieme da un po', lei lo amava, voleva dirglielo ma aveva paura. Cosi all'improvviso, mentre eravamo tutti insieme qui al cafe, lo guardò e glielo disse. Tutto d'un fiato. È stata una cosa davvero romantica.
'Ora che ci siamo tutte direi di sì.' Hope è quella saggia. Sa sempre cosa dire, cosa fare e ha sempre un consiglio per tutto. Non a caso è una psicologa, alle prime armi ma son sicura che se la cava alla grande. Ci conosciamo da quando siamo piccole. È sempre stata la mia migliore amica e ci siamo sempre capite con uno sguardo. Non abbiamo bisogno di parole e so che prima o poi arriverà il momento in cui saremo solo noi due e dovremmo parlare di un sacco di cose. Da una parte sono contenta ma dall'altra sono spaventata, perché anche se non le dico tutto lei capisce cosa mi tengo dentro e non so se sarò mai pronta a tirarlo fuori.
Sarah prende le nostre ordinazioni e poco dopo quello che abbiamo chiesto e già davanti a noi. James si è sciolto un po', è più tranquillo ora, gioca con le sue macchine mentre noi parliamo e ogni tanto mangia un pezzetto di muffin.
Per un attimo mi incanto ad osservare la scena, come un pittore che guarda il suo quadro appena finito. Vedo Celine che ride con Grace mentre guardano una foto divertente di Louis e Harry, vedo Sophie che gioca con James, lo fa ridere e si diverte. Vedo mio figlio felice. Poi vedo Hope che mi sta osservando, con quello sguardo di chi sa la lunga, infatti si avvicina e mi stringe in un piccolo abbraccio.
'Sono felice che tu sia tornata.'
'Lo sono anche io. Questa è casa mia.'
Sciogliamo il nostro piccolo abbraccio e ci uniamo alle risate, ai racconti e ai pettegolezzi. In un pomeriggio recuperiamo gli anni persi.
Sono ormai le 18 quando Sophie dice di dover tornare a casa. Deve uscire con Liam e deve ancora prepararsi. Con lei si alzano tutte. È stato un bel pomeriggio ma è ora di tornare a casa.
Sono andate via tutte, l'ultima ad alzarsi e Celine.
'Andiamo? Vi do un passaggio.'
'Noi restiamo ancora un po', torniamo a piedi tranquilla. James finisce di bere e andiamo a casa.'
'Va bene.' Da un bacio sulla guancia a James e uno volante a me, poi esce.
Sto aiutando James a finire il suo succo quando, sentendo il rumore della porta aprirsi, alzo lo sguardo e la persona che entra e l'ultima che mi sarei aspettata di incontrare, ma la prima che avrei voluto vedere non appena sono arrivata. Non si è ancora accorto di me, mi da le spalle perché tiene la porta aperta per fare entrare una ragazza. Appena sono entrambi dentro lui si dirige al bancone mentre lei cerca un tavolo dove sedersi. Seguo i suoi movimenti, non riesco a staccargli gli occhi di dosso. Succede tutto in un secondo. Dopo aver detto a Sarah cosa vuole si volta e i suoi occhi incontrano i miei. Vorrei smettere di fissarlo ma non ci riesco. Sono come ipnotizzata. Anche lui non smette di fissarmi, fino a quando la ragazza che è entrata prima con lui gli si avvicina, lo chiama e poi anche lei guarda verso di me. Solo in quel momento abbasso lo sguardo e osservo James. Prendo la borsa, lo aiuto a mettersi la giacca e quando sto per alzarmi una voce mi blocca.
'Emma!'
Riconoscerei la sua voce tra mille, il suo odore che anche da lontano riuscirei a riconoscere. Alzo lo sguardo e Dio solo sa l'effetto che mi fa averlo così vicino anche dopo quattro anni. Devo dire qualcosa, ma non riesco a parlare. Apro la bocca ma non esce niente. Quando sono sul punto di parlare un'altra voce mi anticipa.
'Emma. Quella Emma? Finalmente possiamo conoscerci, Zayn mi ha parlato tanto di te e ho visto delle foto. Io sono Taylor, la sua ragazza.'
La sua ragazza. Non so che dire, non riesco a muovermi, a parlare, a pensare. James mi salva per fortuna.
'Mami.' Mi chiama mentre si gratta gli occhi. Quando fa così vuol dire che è stanco e vuole essere preso in braccio. Lo prendo, mi alzo e solo in quel momento mi accorgo che ci sono quattro occhi ad osservarci. Con tutta la forza che ho sorrido.
'Sono io. Spero tu abbia sentito cose belle su di me. Scusate ma devo proprio andare. È stato un piacere conoscerti. Ci..ci vediamo Zayn.'
Prendo le mie cose e con James in braccio mi dirigo verso la porta, prima di uscire però mi volto per vederlo un'ultima volta e anche lui mi sta guardando. Lascio che la porta mi si chiuda alle spalle e così mi incammino verso casa.
Mi è bastato guardarlo per farmi crollare. È sempre stato il mio punto debole.

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