Sono passate due settimane da quel brutto giorno. Due settimane e Zayn non si è mosso di un millimetro, non ci sono stati miglioramenti ne peggioramenti, è rimasto stabile. In queste due settimane non è cambiato niente, è rimasto tutto uguale, anche a casa. I primi giorni tornavo a casa per dieci minuti, giusto il tempo di darmi una rinfrescata, poi ero di nuovo qui. L'ho fatto per cinque giorni, poi ho smesso. Non ci sono più tornata a casa, resto sempre qui, giorno e notte. Non ho intenzione di tornare senza di lui. James viene qui ogni giorno, resta seduto sulle mie gambe tutto il tempo e parla con Zayn. Da quando gli ho detto che può parlare con suo padre, che lui lo ascolta anche se non può rispondere, non ha smesso di farlo. Gli racconta le sue giornate, il suo stare con Ethan e dormire con lui, il suo stare con i nonni e poi gli racconta delle favole, tutte inventate da lui, favole assurde ma che racconta con tanto amore e con tanta gioia che ti fa innamorare ancora di più di lui. Le nostre giornate passano così, io seduta al fianco di Zayn che gli tengo la mano, James che quando arriva si siede in braccio a me e inizia a parlare tantissimo senza mai smettere e i ragazzi che ci tengono compagnia.
Oggi non è diverso dagli altri giorni. Sono seduta al suo fianco, con la sua mano stretta tra le mie e lo guardo. Sono ancora sola, Trisha è tornata a casa da poco, anche lei passa le sue giornate qui, ed è comprensibile, è suo figlio e sta malissimo, molto più di me.
Ad un tratto sento la porta aprirsi per poi subito essere chiusa. Mi volto per vedere chi è appena entrato e mi ritrovo Hope e Louis ad un passo da me.
'Ehi.' Mi saluta Louis mentre Hope mi stringe in un abbraccio.
'Novità?' Chiede Hope.
'Nessuna.' Dico ormai rassegnata.
'Senti che ne dici di venire con me al bar a prendere qualcosa? Esci un po' da questa stanza Em, respira aria diversa per cinque minuti.' Mi chiede Louis. Io non rispondo, mi volto verso Zayn e continuo a guardarlo. Non voglio andare via da qui, potrebbe svegliarsi e devo esserci quando succede.
'Solo per cinque minuti Em, resto io qui con lui.' Aggiunge Hope.
'Prendiamo un caffè e torniamo dai.' Insiste Lou e so che devo andare perché se no non smette. Do un ultimo sguardo a Zayn, mi alzo e dopo avergli lasciato un bacio a stampo esco dalla stanza insieme a Louis.
'Come stai?' Mi chiede.
'Sto.' Rispondo. Non sto né bene né male, sono in mezzo. Semplicemente sto.
'Perché non vuoi parlare con uno psicologo? Potrebbe aiutarti Em.' Dopo che fui dimessa mi fu detto dai medici che dovevo parlare con qualcuno di quello che mi era successo. Poteva aiutarmi parlarne con qualcuno che non erano i miei amici o la mia famiglia, poteva aiutarmi parlare con uno psicologo perché avevo subito un lutto e sopratutto il mio ragazzo era in coma. Uno psicologo poteva aiutarmi ad elaborare anche questo, poteva aiutarmi ad accettare il fatto che Zayn potrebbe non risvegliarsi. Non ho mai parlato con nessuno. I primi giorni, uno psicologo veniva in camera di Zayn e mi faceva delle domande, mi spingeva a parlare ma io non l'ho mai fatto, non ho mai risposto a nessuna domanda, semplicemente restavo in silenzio a guardare Zayn. Nessuno poteva aiutarmi, nessuno può farmi tornare indietro nel tempo e far svegliare Zayn. Nessuno può ridarmi il bambino che ho perso e parlare non serve a niente. Alla fine non è più venuta, ha rinunciato, ha capito che non avrei parlato con lei e quindi ha smesso di venire.
'Non è uno psicologo che mi ridarà mio figlio e non sarà uno psicologo che farà svegliare Zayn. Ho voi, ho Hope che è una psicologa ed è la mia migliore amica, mi basta questo.' Rispondo. I miei amici e la mia famiglia mi bastano.
'So che è brutto perdere un figlio Em, so che ti distrugge dentro ma proprio per questo dovresti parlarne con qualcuno. Non hai detto nulla su questo, continui solo a dire che parlare con qualcuno non te lo riporterà indietro, ed è vero, nessuno può ridarti quello che hai perso ma proprio per questo devi parlarne, dire come ti senti, cosa senti.' Dice mentre entriamo al bar dell'ospedale. Dopo aver ordinato un thè per lui è una cioccolata per me ci sediamo ad un tavolo libero.
'Parla con me scricciolo, sono qui per questo. Buttami addosso tutta la merda che hai dentro, tutta la rabbia e tutto il dolore che ti tieni dentro. Posso sopportarlo, sono forte.' Mi dice guardandomi negli occhi.
'Non posso dirti come mi sento, cosa sento in questo momento Lou.' Dico abbassando lo sguardo non riuscendo più a reggere il suo.
'Si che puoi. Siamo da soli, nessuno saprà quello che dirai.' Mi assicura ma non è questo il problema.
'Non sento niente. Sono svuotata da ogni sentimento, non ho più niente dentro di me. Il mio cuore è un pezzo di ghiaccio, niente può scioglierlo forse neanche Zayn se mai dovesse svegliarsi. Avevo paura di dire a Zayn che ero incinta, non so per quale motivo ma avevo paura e quando finalmente avevo deciso di farlo ecco che tutto va a rotoli. Una macchina ci viene addosso, finiamo in ospedale, io perdo il bambino, Zayn è in coma. Quando mia madre, con Hope, mi ha detto che avevo perso il bambino il mio cuore si è rotto, fatto in mille pezzi, si è sgretolato Louis e i cocci sono sparsi ovunque. Da quel momento mi sono svuotata di tutto, non sento più niente. Ne dolore, ne gioia, ne paura, niente. Ho perso mio figlio Louis e nessun gesto, nessuna parola potrà ridarmelo. Mi sento un mostro, una pessima madre perché non solo ho aspettato tanto per dirlo a Zayn, ma è colpa mia se siamo in questa situazione. Zayn stava guardando me, perché io gli avevo detto che dovevo dirgli una cosa così si è voltato a guardarmi e in due secondi è cambiato tutto. Sono una pessima madre perché non mi prendo cura di mio figlio, lo lascio a chiunque ma non lo tengo io. L'unica cosa che faccio è restare seduta su quella sedia a guardarlo, a sperare che si svegli. Non posso dirti come mi sento perché sono vuota, sono viva perché il mio cuore batte ancora ma sono morta. Senza Zayn sono morta e vorrei essere forte, lo vorrei tanto perché James ha bisogno di me ma non ci riesco, non riesco a fare niente, senza Zayn non vivo.' Crollo definitivamente, come non succedeva da due settimane.
'Non sei una pessima madre cucciola.' Mi abbraccia, mi tiene stretta a se e mi culla come se fossi una bambina, forse lo sono in questo momento ma non importa, ho bisogno che il mio migliore amico mi stringa a se, che provi a rimettere insieme almeno metà del mio cuore. 'Sei una madre fantastica, James ti adora. È solo un brutto periodo, passerà in fretta e supererete tutto insieme. Zayn starà bene e insieme supererete questo periodo buio. Non sei sola Em, non lo sarai mai.' Mi assicura e so che è cosi. So che lui, come tutti gli altri, ci saranno sempre per me, come per Zayn e per James.
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Fool for you
FanfictionEmma dopo 5 anni ritorna nella città dove è cresciuta, dove si è innamorata per la prima volta, dove ha sofferto, la città che per lei sarà sempre casa è dove ha deciso di far crescere suo figlio. Un bambino adorabile di 3 anni. Ritroverà i suoi ve...