Capitolo 25

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Zayn

Ho chiesto a Taylor di vederci, Emma lo sa e ora sono al cafe per incontrala. È arrivato il momento di chiarire le cose, deve spiegarmi tutto, non posso far finta che quello che mi ha detto Sophie non è niente.
Arriva qualche minuto dopo di me e non appena mi vede mi aggiunge, sedendosi di fronte a me.
'Che succede?' Mi chiede subito, immagino che il mio volto mostri il mio essere dubbioso e anche preoccupato.
'Hai scoperto di essere incinta prima o dopo che ci siamo lasciati?' Mi guarda sorpresa, non si aspettava questa domanda immagino ma subito torna ad essere normale.
'Dopo. Ti ho chiamato lo stesso giorno che l'ho scoperto.' Questo non dice niente.
'Dopo che ci siamo lasciati hai pensato di fare un test di gravidanza? Avevi dei sospetti?' Chiedo. Non voglio essere stronzo, magari sta dicendo la verità ma io devo pensare alla mia famiglia.
'Ovvio che ne avevo Zayn. Non penserai che io voglia incastrarti vero? Zayn ti ho mandato la foto dell'ecografia, volevo che venissi con me, come posso mentire su una cosa del genere? Quando Emma ti ha detto che James era tuo non mi sembravi così dubbioso.' Ha ragione, ho creduto subito a Emma, non aveva motivo di mentirmi, così come non li ha lei ma deve lasciare Emma e James fuori da questa storia.
'Lascia fuori Emma e James, è una cosa tra me e te. Ti sto chiedendo queste cose perché ho queste.' Tiro fuori i fogli delle sue analisi e le poggio sul tavolo, davanti a lei.
'Come fai ad averle?' Mi chiede. Sembra nervosa ora e questo mi fa insospettire.
'Non è importante come io le abbia trovate. Sono tue e dicono chiaramente che non sei incinta. Come lo spieghi?' Guarda i fogli e poi guarda me, il suo sguardo è sicuro, non lascia trasparire nessun segno di debolezza.
'Sono mie, è vero ma sono state fatte tre mesi fa, non ero ancora incinta. Quando ho scoperto di esserlo e dopo averti chiamato ho subito prenotato una visita, te lo avevo detto e ti ho chiamato anche nei giorni successivi perché volevo che tu venissi con me, visto che non sei venuto ti ho mandato la foto. Il medico mi ha detto che sono incinta di un mese e mezzo, quasi due. Ecco spiegato perché quelle analisi mostrano che non sono incinta. Sei contento ora? Sei soddisfatto?' Ora è arrabbiata, lo sarei anche io se qualcuno mi accusasse di mentire. Se quello che dice è vero ne lei, ne Sop mentono, quelle analisi sono vecchie.
'Scusa se volevo esserne sicuro.' Provo a difendermi.
'Tu vorresti che questo non fosse mai successo. Beh dovevi pensarci prima di fare sesso con me senza usare il preservativo. Non è colpa mia, è successo che ti piaccia o no. Dio pensi davvero che io possa mentirti su una cosa del genere solo per riaverti? Mi conosci così poco? Certo per Emma è stato facile, le è bastato dirti che James è tuo figlio e tu subito le hai creduto mentre a me non credi. Mi porti le mie analisi, mi chiedi quando l'ho scoperto, vuoi anche chiedermi se sono sicura che sia tuo? Magari la tua ragazza ti ha detto che potrei averti tradito mentre eravamo insieme, d'altronde lei è una santa mentre io la stronza che vuole dividervi.'
'Smettila di parlare di Emma. Avevo le analisi, volevo essere sicuro che tu non stessi mentendo e te l'ho chiesto, fine del discorso. Ti ho detto che mi sarei preso le mie responsabilità, ti avrei aiutata e avrei fatto il padre, scusami se avevo dei dubbi.'
'Spero per te che non ne hai altri perché saresti davvero uno stronzo.' Detto questo si alza e va via. Forse ho esagerato, non dovevo dirle niente, forse dovevo aspettare ma non riuscivo più a far finta di niente, dovevo sapere. Ora lo so ma non se era quello che volevo sapere.

Quando torno a casa trovo Emma in cucina intenta a preparare chissà cosa, così concentrata che non si accorge di me. Mi avvicino a lei e l'abbraccio da dietro lasciandole un bacio sul collo.
'Ehi.' Si gira tra le mie braccia e mi bacia e quando si stacca le sorrido. 'È tutto ok? Che ti ha detto?' So a chi si riferisce, vuole sapere la verità anche lei.
'Che quelle analisi sono vecchie.' Di certo non le dirò quello che mi ha detto su di lei, non è necessario che lo sappia. Si libera dalla mia presa e inizia a portare le cose in tavola.
'Almeno ora non abbiamo più nessun dubbio.' Continua ad andare avanti e indietro senza però guardarmi per un solo secondo. Non è facile per lei, la capisco e vorrei tanto poter fare qualcosa per rassicurarla o farla stare meglio ma non so cosa posso fare.
'Già.' Quando torna verso di me per prendere altre cose da portare in tavola la fermo per un braccio e la faccio voltare verso di me. 'Non cambierà le cose.' Mi sorride e abbassa lo sguardo. 'Guardami Em.' alza lo sguardo e i suoi occhi incontrano i miei. 'Ti amo. Non volevo metterti in questa situazione, non volevo metterci nessuno credimi ma ti assicuro che ti amo e che niente cambierà questo. Niente e nessuno mi porterà lontano da te, da James.'
'Ti amo anche io.' Mi bacia e torna a fare quello che stava facendo.
Taylor ha detto la verità.

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