Capitolo 18

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Non appena apro gli occhi la prima cosa che vedo è Zayn. Ancora non riesco a credere che Zayn sia qui con me, con noi. Ormai si è trasferito qui, dopo che siamo tornati da Brighton e dopo quel meraviglioso messaggio. Non lo abbiamo deciso subito, abbiamo aspettato un po', anche per dirlo a James. La sera che siamo tornati dal mare, due settimane fa abbiamo parlato, e abbiamo deciso di darci una possibilità, un'altra, abbiamo azzerato tutto. Così Zayn ha deciso di trasferirsi qui da noi ed è una settimana ormai che viviamo insieme. Quando abbiamo detto a James che suo padre sarebbe venuto a stare a casa con noi era felicissimo, quando poi ci vide baciarci per la prima volta, se possibile, era ancora più felice. È durata poco, diciamo, la sua felicità. Ora ogni volta che io bacio Zayn o viceversa si mette in mezzo perché dice che dobbiamo baciare solo lui. Le prime sere ha dormito sempre con noi, non voleva lasciarci, ora invece dorme in camera sua.
Resto ancora qualche minuto a guardare il mio ragazzo dormire poi decido di alzarmi, prima che possa farlo però James entra in camera con il suo peluche sotto il braccio e gli occhi mezzi chiusi, per fortuna non va a sbattere contro qualcosa.
'Pulce che succede?' Lui per tutta risposta sale sul letto, si stende di fianco a suo padre e poggia la testa sul suo cuscino tornando a dormire. Direi che è figlio di Zayn, decisamente. Decido di alzarmi e andare in cucina per preparare la colazione. La mattina mi sento sempre sola, so che se dovesse succedermi qualcosa dubito che uno dei due si sveglierebbe.
Decido di preparare i muffin, piacciono a entrambi. Quando sto per metterli in forno sento dei passi alle mie spalle, mi volto e quasi mi manca il respiro. Zayn e in mutande, con i capelli messi a caso, una faccia ancora mezza addormenta e mi sorride. Non mi abituerò mai a questo, ne sono sicura.
'Buongiorno. Non dirmi che ti ho svegliato io.' Si avvicina, mi bacia e si siede su uno degli sgabelli in cucina.
'No. Avevo caldo e James si è letteralmente attaccato addosso.' Rido nel sentirlo.
'Lo so. È entrato quando stavo per alzarmi, non mi ha neanche salutato e si è messo nel letto.'
'Comunque dovevo svegliarmi lo stesso, Lou mi ha chiesto di andare con lui a fare la spesa.' Louis che fa la spesa? Povero Zayn.
'La spesa con Louis? Comunque io devo andare in ufficio per consegnare delle traduzioni. James viene con te?'
'Si va bene.' Detto questo si alza e si avvicina a me, poggia le mani sui miei fianchi e mi bacia. Un bacio dolce, uno di quelli che non ti stanchi mai di ricevere. Dovrei controllare i muffin ma non ho la forza di staccarmi, non voglio liberarmi. È lui però a staccarsi, mi guarda e sorride.
'I muffin si bruciano.' Ride ed esce dalla cucina, lasciandomi lì come una scema.
'È colpa tua comunque.' Gli urlo e lo sento ridere.

Alla fine la colazione non si è bruciata, James ne ha mangiato solo metà ma ha bevuto un bel bicchiere di latte.
'Io allora vado. Non fate casini.' Entrambi mi baciano e raggiungo la porta, prima di uscire però mi volto verso Zayn.
'Sul tavolo c'è la lista. Visto che vai con Louis a fare la spesa falla anche per noi.' Gli mando un bacio ed esco prima che possa dirmi qualcosa.
Quando esco dal palazzo trovo Grace che sta per entrare.
'Grace?! Che ci fai qua?' Chiedo.
'Stavo venendo da te. Volevo chiederti una cosa.'
'Devo andare in ufficio ma ci metto 5 minuti. Vieni con me e poi andiamo al cafe.' Lei annuisce e insieme raggiungiamo la mia auto.
'È tutto ok?' Chiedo. Non mi aspettavo di trovarla sotto casa, sono sorpresa.
'Sisi tranquilla.' Mi sorride per tranquillizzarmi.
Raggiungiamo l'ufficio in poco tempo, Grace mi aspetta in auto mentre io salgo su per consegnare le traduzioni fatte. Come già anticipato a lei, ci metto pochissimo, e dopo 5 minuti sono di nuovo in auto, diretta verso il cafe. Non ho la minima idea di cosa deve chiedermi e sono troppo curiosa.
Entriamo e subito andiamo a sederci al primo tavolo libero. Sarah non viene neanche a chiederci cosa vogliamo, ce lo porta direttamente sapendo che avremmo ordinato sempre le stesse cose.
'Allora? Che devi dirmi?' Chiedo, non riuscendo più ad aspettare. Devo sapere.
'Sono terrorizzata.'
'Di che parli?'
'Io e Harry abbiamo deciso di adottare un bambino. È deciso ormai, abbiamo già fatto tutte le carte che servono e siamo anche stati in un orfanotrofio.'
'E cosa ti spaventa Grace? Te lo abbiamo già detto l'altra sera, sarai una mamma perfetta.' Non è solo questo però a spaventarla, è quello che mi dice subito dopo me lo conferma.
'Io non sono spaventata nel diventare madre. Ho il terrore perché è un bambino che è già cresciuto, che non ha i genitori e all'improvviso si ritrova due estranei che cercano di fargli da madre o padre.' Lo immaginavo. È normale avere paura, essere terrorizzate. Adottare un bambino non è una cosa facile, è una grande responsabilità, forse di più di quella di avere un bambino proprio. All'inizio c'è l'affidamento temporaneo, poi se tutto va come deve andare l'affidamento sarà definitivo.
'Grace lo so che è difficile, ma non sei sola. Tu e Harry ve la caverete alla grande, ogni bambino vorrebbe venire a stare con voi. È normale essere terrorizzata ma non devi esserlo.'
'Dobbiamo fare un casino. Vogliono sapere se la casa e a prova di bambino, se ci sono problemi in famiglia. Vogliono sapere delle cose assurde.'
'Lo so, ma la vostra casa e perfetta, non avete nessun problema e siete perfetti. Ci vuole del tempo per adottare un bambino, hai tutto il tempo per elaborare la cosa.'
'Non abbiamo tanto tempo.'
'In che senso?'
'Anne conosce la direttrice dell'orfanotrofio dove siamo andati e diciamo che una volta che io e Harry abbiamo firmato tutte le carte e che gli assistenti sociali sono venuti a casa nostra per vedere la casa e dopo averci fatto delle domande il bambino sarà nostro, per un periodo di prova e se tutto andrà bene sarà ufficialmente nostro figlio.'
'Quindi dovete solo firmare, poi è fatta.'
'Si.' Beh allora capisco il suo nervosismo.
'Perché non hai detto a Harry che hai bisogno di tempo?'
'Perché lui è felicissimo di questo. Non vede l'ora di avere un bambino per casa. Dice che sarà il miglior amico di James, andranno a scuola insieme e quando avremo un figlio nostro lui sarà il fratello maggiore. È così contento che non volevo dirgli tutto questo.'
'Grace puoi farcela. Hai paura perché è un bambino non tuo ma sono sicura che non appena verrà a casa con voi ti basterà guardarlo per capire che non importa se non ha il tuo sangue. Sarà tuo figlio, vostro figlio e lo amerai tantissimo.'
'Io so che lo amerò. Ho solo paura di non riuscire ad essere una buona madre per lui, se tutto va male lo portano via da noi. Capisci che qualsiasi cosa faremo saremo controllati perché se mai dovesse succedere qualcosa ce lo portano via.' Ora capisco cosa la spaventa, non posso darle torto. Sarei terrorizzata anche io nel sapere che da un momento all'altro possono portarmi via James.
'Tesoro.' L'abbraccio e quando ci stacchiamo mi guarda con gli occhi lucidi.
'Io lo voglio quel bambino. Lo abbiamo già visto, è bellissimo e sembra dolcissimo. Non appena l'ho visto mi è sembrato di vedere un piccolo Harry. Da quando l'ho visto non penso ad altro e il pensiero che possano portarcelo via mia terrorizza.'
'Lo so, tesoro ma non succederà. Sarebbero dei pazzi a portarlo via da voi. Sarà difficile all'inizio, dovrete stare attenti ma sono sicura che ce la farete. Parlane anche con Harry, è tuo marito ora deve saperle queste cose. Magari anche lui è terrorizzato come te ma insieme potete fare tutto credimi.'
'Va bene, lo farò.' Detto questo mi abbraccia e poco dopo ci alziamo e usciamo dal cafe. Torniamo a casa mia e resta con me ancora per un po', quando si è tranquillizzata del tutto mi saluta e va via.

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