Liam
Oggi è compleanno di Niall e abbiamo deciso, come quasi ogni anno, di festeggiare il mio e il suo compleanno insieme. Niente festa a sorpresa, niente locale esagerato, semplicemente staremo a casa mia e di Sop questa sera, ordiniamo la pizza e poi mangeremo la torta. Niente di troppo eccessivo, Cel è incinta e Niall non vuole farla affaticare troppo, anche perché manca pochissimo al parto e poi per Emma sopratutto. Quando Zayn ci ha raccontato come era andata la visita dire che restammo tutti senza parole è poco. Niall andò subito da sua sorella, stessa cosa fece Louis mentre io e Harry restammo con Zayn, chiamammo Emma quella sera al telefono, ovviamente entrambi sanno di poter contare su di noi, per qualsiasi cosa. È una notizia che ha sconvolto un po' tutti ma Emma ci ha pregato di essere noi stessi, non vuole sentirsi un peso, non vuole la pietà di nessuno, è solo incinta, come dice lei e quindi vuole essere trattata come abbiamo sempre fatto e lo stiamo facendo.
'A che ora vengono le ragazze?' Chiedo a Sop entrando in cucina.
'Dovrebbero arrivare a momenti.' Mi dice per poi baciarmi. 'Tu stai uscendo?' Mi chiede.
'Si vado con Zayn a ritirare il regalo di Niall e poi non lo so, magari ci vediamo con gli altri e veniamo qui insieme.' Dico baciandola a mia volta.
'Non dimenticatevi di andare a ritirare la torta.' Mi ricorda, per fortuna aggiungerei, me lo ero dimenticato.
'È la prima cosa che faremo.' Dico.
'Ti eri dimenticato.' Afferma convinta.
'Ma ti pare.' Dico serio ma mi becco solo un'occhiata. 'E va bene si ma me lo hai ricordato quindi sarà davvero la prima cosa che faremo.' Dico baciandola di nuovo.
'La festa inizia alle 19, non fare tardi alla vostra festa.' Mi dice.
'No tranquilla.' Detto questo la bacio di nuovo, lascio un bacio anche alla mia piccola principessa che ne se sta tranquilla nel seggiolone e poi esco diretto al nostro cafe dove trovo Zayn ad aspettarmi.
'Ehi.' Lo saluto non appena lo raggiungo. Non è un bel periodo per lui, ha la testa altrove e posso solo immaginare come si sente e proprio per questo che io e ragazzi cerchiamo sempre di distrarlo, di tenerlo imperanti anche con una cavolata come l'andare a ritirare la torta e il regalo per Niall.
'Ehi.' Mi saluta lui. 'Vuoi qualcosa?' Mi chiede.
'No grazie. Andiamo?' Chiedo e lui annuisce per poi alzarsi e seguirmi fuori. 'Sei a piedi?' Chiedo non vedendo la sua macchina.
'Si. Cioè in realtà mi ha portato qui Emma. Andava da te e mi ha lasciato qui.' Dice e così entrambi ci incamminiamo verso il centro per andare a prendere il regalo.
'Come va?' Chiedo. So che è una domanda stupida, da evitare forse ma non voglio evitarla, voglio sapere come sta perché anche lui sta soffrendo per questa cosa, forse più di tutti.
'Domanda di riserva?' Chiede ridendo nervosamente.
'Non ho una domanda di riserva Zayn, ho questa e vorrei che mi rispondessi.' Dico. Non abbiamo mai parlato di come si sente, ci ha solo detto come si sente Emma, come vuole vivere questa gravidanza ma non ha mai parlato di se ed è arrivato il momento di farlo perché è giusto che anche lui tiri fuori quello che prova.
'Come dovrei stare Lee?' Chiede ma più a se stesso che a me. 'Mi sento impotente, inutile, una merda sopratutto.'
'Perché mai dovresti sentirti una merda?' Chiedo. Posso capire il suo sentirsi impotente, non può fare niente per cambiare la situazione quindi è normale ma non capisco perché deve sentirsi una merda.
'Perché mia moglie potrebbe morire, mio figlio potrebbe morire e nel peggiore dei casi entrambi e io vorrei solo che tutto questo finisse. Le ho chiesto di uccidere nostro figlio e mi sento male per questo perché ha mio figlio dentro di se e le ho chiesto di ucciderlo solo perché ho paura che possa morire, ho paura di perderla e non posso permettermi di avere paura, non posso permettermi di crollare, non ho il diritto di provare nessun tipo di dolore perché mia moglie potrebbe morire insieme al bambino che porta dentro e io dovrei pensare a James, a come poterlo crescere senza sua madre quindi si, mi sento una merda perché riesco solo a pensare che non voglio perderla anche se questo vuol dire uccidere nostro figlio.' Conclude e anche se non sta piangendo posso vedere i suoi occhi lucidi.
'Non sei una merda, mettitelo in testa questo.' Chiarisco, è giusto che lo sappia e sono sicuro che Emma sarebbe d'accordo con me. 'Hai paura di perdere l'amore della tua vita e questo non ti rende una brutta persona, ti rende umano. Conosco Emma, è una donna forte, ha cresciuto un figlio da sola per quattro anni pur di non essere un peso per te e posso dire che ha fatto un grandissimo lavoro. James è un bambino eccezionale e ora lo è ancora di più perché ci sei anche tu, insieme state facendo un ottimo lavoro Zayn, siete davvero due genitori fantastici. Emma è forte, se ha deciso di portare a termine questa gravidanza e perché ha valutato ogni aspetto, positivo e negativo. So che tu ora vedi solo quelli negativi, anche io vedrei solo quelli ma se lei riesce a vedere dei lati positivi puoi farlo anche tu. Hai ragione, in questo momento sei tu a dover essere forte per tutta la tua famiglia e non puoi permetterti di crollare, devi essere tu, ora, la roccia della vostra famiglia come lo è stata lei quando tu eri in ospedale e aveva la stessa paura che hai tu ora. Lei ti è stata vicino Zayn, notte e giorno, ora tocca a te. È un periodo di merda, questo te lo concedo, state vivendo un incubo ma finirà presto, con un lieto fine ne sono sicuro. Quindi, ora siamo da soli, puoi dire tutte le cazzate che vuoi, puoi piangere, urlare, fare quello che vuoi ma quando sei con lei devi essere forte. Con me, con i ragazzi puoi crollare, siamo qui anche per questo e ci saremo sempre per entrambi ma con lei sii forte, so che puoi farcela.' Concludo.
'Non voglio crollare, non voglio piangere o urlare. Vorrei solo che questo incubo finisse.' Mi dice.
'Finirà ma non devi vivertela così. Devi stare tranquillo, per quanto tranquillo si possa stare in una situazione del genere. Devi vedere le cose belle di questa gravidanza, devi vedere il bello che ne verrà e in questo può aiutarti solo Emma.'
'Non voglio dirle come mi sento Lee, non voglio farla preoccupare.'
'Infatti non devi. Dillo a me come ti senti, ai ragazzi, a Cel a lei di solo di aiutarti a vedere cosa ne può uscire da questo incubo che state vivendo e forse riuscirai a vedere quello che vede lei.' Sono sicuro che Emma vede solo cose belle, non pensa che potrà morire, non pensa che lascerà Zayn e James, la conosco e sono sicuro che non pensa a tutte queste cose mentre Zayn si e quindi è giusto che lei lo aiuti a vedere il tutto con occhi diversi, con i suoi.
'Grazie.' Detto questo mi abbraccia e io ricambio l'abbraccio.
'Sono qui.' Dico sciogliendo poi l'abbraccio.
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Fool for you
FanfictionEmma dopo 5 anni ritorna nella città dove è cresciuta, dove si è innamorata per la prima volta, dove ha sofferto, la città che per lei sarà sempre casa è dove ha deciso di far crescere suo figlio. Un bambino adorabile di 3 anni. Ritroverà i suoi ve...