Niall
Siamo tornati da Brighton ormai da tre giorni e in questi tre giorni non ce ne stato uno in cui io non abbia girato tutti i negozi di Londra. Devo trovare il vestito per il mio matrimonio, che sarà a breve e in questo momento mi sto quasi pentendo di aver deciso, insieme a Cel, di farlo così di fretta. Il motivo per cui sarà tra pochissimo è semplicemente perché la villa in cui si terrà il matrimonio è piena, l'unica data che aveva libera era, appunto, il 26 ottobre. Ecco spiegato la nostra fretta, all'inizio in realtà non ci importava, andava bene a entrambi sposarci subito, ora però inizio a pentirmene, non riesco a trovare l'abito adatto e i giorni passano veloci, sembra che il tempo è arrabbiato con me, le giornate passano così velocemente che neanche me ne rendo conto.
Anche oggi, come ieri e i giorni precedenti, sono alla ricerca disperata del mio vestito. Ogni volta portavo con me uno dei ragazzi, per avere un diverso parere dal mio ma sopratutto dal commesso del negozio, che pur di vendermi qualcosa mi avrebbe leccato i piedi. Non siamo mai andati tutti insieme, perché ognuno di loro ha degli impegni lavorativi, quindi quello che era libero veniva con me, oggi invece nessuno lo era è così mi sono portato l'unica persona che mi conosce meglio di chiunque altro, anzi le uniche persone che sanno cosa voglio forse anche prima che lo sappia io. Io sono già al negozio, loro dovevano essere qui 10 minuti fa ma ovviamente sono in ritardo, come al solito. Mentre aspetto inizio a dare un'occhiata in giro.'Non vorrai provare una cosa del genere Ni?' Mi volto e dietro di me trovo mia sorella e mia madre che mi guardano in modo strano. Più che altro guardano il completo che ho tra le mani, posso capirle, non è il mio stile, più verso quello di Harry. È un completo nero con delle rose e la camicia che porta sotto la giacca è trasparente, sempre nera. Lo rimetto subito al suo posto e raggiungo le due donne per salutarle.
'Stavo solo dando uno sguardo in giro.' Rispondo a Emma dopo averla salutata.
'Adesso ci pensiamo noi amore mio.' E mi pizzica le guance. Non è mia madre se non lo fa, non importa quante volta io gli dica di non farlo, lei continuerà.
'Qualcosa ho trovato che potrebbe andare bene, devo solo provarli.' Dico. Mentre le aspettavo e davo un occhio ho trovato qualcosa che sul manichino mi piace, ora devo vedere se piace anche indossato da me.
'Allora vai a provarli e noi diamo uno sguardo per trovare altro.' Mi dice Em. Annuisco, prendo i completi che ho scelto prima e vado in camerino.
Non voglio un abito esagerato, sfarzoso, con fantasie assurde. Voglio un vestito semplice ma d'effetto. Quel giorno deve essere tutto perfetto e so che l'attenzione sarà tutta verso la sposa, anche la mia lo sarà, sopratutto la mia, voglio comunque un abito che mi faccia stare bene, che sia adatto a me.
Quando esco dal camerino con indosso il primo completo le due donne non sono davanti al camerino, le cerco per tutto il negozio ma non le trovo. Quando sono ormai stanco di cercarle e sto per arrendermi le vedo nel reparto bambini, immagino alla ricerca di qualcosa per James. Le raggiungo, a passo lento, piano, arrivando alle loro spalle e spaventandole.
'Che fate?' Chiedo in modo veloce, furtivo.
'Ma sei impazzito?' Mi chiede Em, subito dopo essersi ripresa dallo spavento.
'Sei sempre il solito.' Mi rimprovera mia madre. Un po' di divertimento mi è concesso, non ne posso più di provare abiti su abiti.
'Prestate attenzione al mio vestito oppure no?' Chiedo. Faccio un passo indietro così che possano vedere bene quello che indosso. È un semplice completo nero, camicia bianca e cravatta nera.
'Non male, devo dire che non è affatto male.' Subito commenta mia sorella.
'Mi piace, ma è troppo scontato. Va a provare gli altri.' Scontato. Che cavolo vuol dire scontato? Sono un uomo, i vestiti sono quelli, non c'è una vasta scelta come per le donne, sopratutto se vuoi un modello semplice, classico.
Non rispondo a nessuna delle due, sbuffo e torno nel camerino per provare il secondo. Questo è più sul blu, sinceramente non ci capisco nulla di abiti, questo però non sembra male. Giacca e pantalone sono blu, camicia bianca e niente cravatta. Esco dal camerino e per fortuna ora sono qui, non devo cercarle.
'Senza cravatta?' Chiede subito mia madre.
'Beh senza ti rende figo, meno perfetto, diciamo più libero.' Commenta Emma.
'Vi piace o no?' Chiedo già esausto di ascoltarle.
'Si questo a me piace.' Dice Emma, poi guarda mia madre e io dopo di lei.
'È sicuramente più bello di quello che hai provato prima, quindi si mi piace, mettilo da parte.' Dice. Io annuisco e torno dentro per provare il terzo. Spero davvero che questo vada bene perché non sono stanco di provarmi vestiti e fare da modello.
'Se non vi piace neanche questo ci rinuncio, vado al matrimonio in tuta.' Dico uscendo. Alzo lo sguardo di fronte a me e stranamente non dicono nulla. Le cose sono due: o fa schifo e non vogliono demoralizzarmi o va bene e sono rimaste senza parole. Delle due una, quale? Scruto i loro occhi, le loro espressioni ma non capisco nulla, non sono bravo a leggere le menti o i sentimenti, sono uno a cui le cose vanno dette chiaramente, anche in questo caso però a volte non capisco. 'Avete intenzione di dirmi cosa ne pensate oppure vogliamo restare qui tutto il giorno?' Chiede. C'è un po' di ironia nella mia voce, sono stanco quindi è lecito.
'È perfetto. Cel impazzirà ancora prima di arrivare all'altare ne sono sicura.' A Emma piace, a suo dire piacerà anche a Cel ora il problema è mia madre.
'Mamma?!' La chiamo. E imbambolata e sinceramente non capisco per quale motivo.
'Sei bellissimo.' Ecco lo sapevo. Non parlava perché nel momento in cui lo avrebbe fatto sarebbe scoppiata a piangere. Emma subito la stringe in un abbraccio e io mi unisco a loro immediatamente.
'Lo abbiamo trovato Nialler.' Mi dice Em non appena sciogliamo l'abbraccio. Mia madre annuisce d'accordo con lei, non dice niente, è ancora impegnata ad asciugarsi le lacrime.
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Fool for you
FanfictionEmma dopo 5 anni ritorna nella città dove è cresciuta, dove si è innamorata per la prima volta, dove ha sofferto, la città che per lei sarà sempre casa è dove ha deciso di far crescere suo figlio. Un bambino adorabile di 3 anni. Ritroverà i suoi ve...