Capitolo 77

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Emma

Al viaggio a Parigi manca meno di un mese e devo dire che io e Grace abbiamo iniziato a procurarci tutte le cose che ci serviranno da tanto e abbiamo preso tutto, mancano ancora poche cose e poi direi che possiamo anche iniziare a fare le valigie. Proprio questa mattina dopo che avrò portato James a scuola io e Grace andremo al centro commerciale per comprare queste ultime cose.
'James sei pronto?' Dico a mio figlio entrando in camera sua. 'James!' Lo richiamo e non appena entro vedo che è ancora steso a letto. 'È tardi e tu devi andare a scuola.' Dico avvicinandomi a lui.
'Non ho voglia.' Ecco che ricomincia. Sono un po di giorni che ogni mattina è sempre la stessa storia. Si alza tardi, dice che non ha voglia e farlo vestire è un'impresa.
'Dai che mancano solo pochi giorni poi ci saranno le vacanze.' Provo a convincerlo ma non serve a molto perché resta nella stessa posizione.
'Che succede?' Chiede Zayn entrando in camera.
'Solita storia.' Dico iniziando a prendere i vestiti per mio figlio.
'Babe dai che è tardi.' Prova Zayn.
'Voglio venire con te.' Dice. Almeno ora si è alzato, è seduto sul letto e non più steso, è già qualcosa.
'Devi andare a scuola babe.' Riprova suo padre.
'No.' Dice convinto James incrociando le braccia al petto.
'James ti do cinque minuti per fare tutto.' Dico lasciandoli soli per andare di sotto.
'Babe quali erano i patti?' Sento Zayn chiedergli.
'Non fare arrabbiare mami perché se no il fratellino o la sorellina sta male.' Sento dire da mio figlio.
'Esatto. Quindi ora ci vestiamo e andiamo a scuola. Ti prometto che vengo a prenderti io e porto te e Ethan allo studio da me così fate tanti bei disegni.' Dice Zayn poi non sento altro perché scendo di sotto per preparare lo zaino a James.
Quando abbiamo scoperto questa cosa della gravidanza abbiamo deciso di dirlo a James, non proprio tutto perché è un bambino e non avrebbe capito, abbiamo deciso di dirgli che io avevo bisogno di assoluto riposo, non dovevo stancarmi o arrabbiarmi e devo dire che è stato davvero fantastico, lo è sempre ma ora che sa questa cosa ancora di più, di capricci ne fa pochi però quando li fa Zayn usa questa cosa a nostro vantaggio, funziona sempre e a volte credo che ne stiamo approfittando però cerchiamo di usarla il meno possibile e James non ci modo di doverla usare spesso.
'Eccoci.' Annuncia Zayn entrando in cucina con James in braccio.
'Siete pronti?' Chiedo. Entrambi annuiscono e così Zayn mette James a terra.
'Andiamo.' Dice Zayn prendendo le chiavi della sua auto.
Porterà me e James a scuola di quest'ultimo e lì io me ne andrò con Grace al centro commerciale mentre lui andrà allo studio.
Quando arriviamo prima di scendere dalla macchina Zayn ci tiene a raccomandarsi sia con me che con James.
'Allora babe, vengo a prenderti dopo, anche a Ethan e andiamo allo studio.' Dice a suo figlio che annuisce felice. 'Tu chiamami se ti serve qualcosa, se hai un minimo dolore o qualsiasi altra cosa.' Dice ora rivolto a me.
'Si lo so.' Dico sorridendo. Ogni volta che esco con qualcuno che non è lui si raccomanda con me dicendo sempre le stesse cose. Devo chiamarlo se sto male, se ho un minimo dolore, una minuscola perdita, qualsiasi cosa non vada bene devo chiamarlo anche se è una cavolata. Lo amo anche per questo ma a volte vorrei solo dirgli di tacere perché mi dice sempre le stesse cose.
'Ci vediamo a casa.' Detto questo mi lascia un bacio a stampo e poi uno anche a James dopo di che io e mio figlio scendiamo dalla macchina diretti a scuola dove troviamo Grace e Ethan ad aspettarci.
'Ehi.' Ci saluta non appena li raggiungiamo.
'Buongiorno.' Dico. 'Prima che mi dimentichi, Zayn viene a prendere James e anche Ethan per portarli allo studio da lui.'
'Oh bene allora avviso Harry di passarlo a prendere direttamente da Zayn dopo.' Detto questo salutiamo i due ometti usciamo dalla scuola e saliamo in auto di Grace.
'Pronta per lo shopping finale?' Dice euforica.
'Ovvio.' Detto questo mette in moto e partiamo.

'Come va la gravidanza?' Chiedo a Grace quando ormai siamo arrivate al centro commerciale.
'Bene. Harry sembra un pazzo.' Dice ridendo.
'Che ha fatto?' Chiedo.
'È convinto che ogni giorno la mia pancia è sempre più grande, fa foto su foto e parla con lei o lui e non immagini cosa dice.'
'Tipo?'
'Tipo che deve stare lontano dai ragazzi, che lui e Ethan non faranno avvicinare nessuno a lei e poi sono convinti sia femmina, lo sono entrambi.'
'Beh e già innamorato di sua figlia.'
'È un pazzo.' Ripete facendomi ridere.
'Che ci manca?' Chiedo una volta entrate.
'Devo comprare il caricatore, poi Harry mi ha chiesto di prendergli qualche maglia poi devo prendere qualcosa per Ethan e mi serve una valigia. Quelle che abbiamo sono vecchie e Harry ha detto di prenderne una bella grande. Tu?' Chiede dopo avermi elencato tutte le cose che deve prendere lei.
'Il caricatore serve anche anche a noi, devo prendere shampoo e altre cose per me e James e poi devo andare in farmacia per prendere alcune cose.'
'Direi di iniziare il giro.' Mi prende a braccetto e insieme ci incamminiamo dirette al primo negozio.
Alla fine abbiamo comprato molto di più di quello che effettivamente ci mancava per il viaggio ma sapevamo sarebbe finita così, non ci siamo sorprese affatto.
Ora abbiamo deciso di fermarci un attimo, l'ho chiesto io in realtà perché ho bisogno di sedermi un po' e visto che è ora di pranzo ne approfittiamo per mangiare qualcosa.
'Tu come stai?' Mi chiede quando ci sediamo ad un tavolo.
'Sto bene.' Mi guada come per dire che non mi crede più di tanto, come tutti del resto. 'Sto bene davvero Grace.' Insisto.
'Manca poco alla fine.' Già manca davvero poco.
'Meno di tre mesi.' Dico.
'Hai dei dolori?' Mi chiede.
'Nessun dolore. Piccole perdite ma la dottoressa dice che è normale, sono piccolissime e rare quindi non dovremmo preoccuparci.'
'Tu sei sicura di volerlo fare?' So a cosa si riferisce.
'Sono sicurissima Grace, è un regalo anche per James e Ethan. Io sto bene, non rinuncerò a questo viaggio perché sto bene.' Dico.
'Va bene.' Mi dice prima di iniziare entrambe a mangiare.
Tutti fanno fatica a credermi quando dico che sto bene, nessuno crede che possa essere possibile ma è cosi. Non posso dire di essere la persona più felice e serene del mondo in questo momento però sto bene perché so di avere intorno a me persone che mi amano e mi vogliono bene e per ora questo mi basta, mi basta sapere di essere circondata di persone che tengono a me perché questo mi aiuta a non arrendermi, a non smettere di lottare per me ma sopratutto per questo bambino perché se mai dovessi perderne un altro non credo che riuscirei mai a riprendermi, questa volta sarebbe molto più difficile.
'Sei stanca?' Mi chiede Grace quando finiamo di mangiare.
'Ora sono piena di energie e pronta a riprendere lo shopping.' Dico facendola ridere.
'Bene allora andiamo.' Detto questo ci alziamo e dopo aver pagato riprendiamo lo shopping.

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