Liam
Il grande giorno è arrivato. Tra poche ore sarò sposato, sarò un marito, tra poche ore Sop sarà mia moglie.
Ho sempre creduto che l'avrei sposata, da quando ci siamo messi insieme. Non ho mai avuto dubbi su di noi, ho sempre saputo che era quella giusta per me, quella che volevo al mio fianco per tutta la vita. In realtà tutti pensavano che saremmo stati i primi a sposarci, i primi ad avere dei figli perché per loro siamo quelli responsabili del gruppo, fino a qualche anno fa molto spesso ci chiamavano mamma e papà perché noi siamo quelli che ragionano, quelli saggi per loro quindi era scontato che saremmo stati i primi ma non è stato così, anzi siamo stati gli ultimi e questo anche per colpa mia.
Fino a qualche mese fa non avevo dubbi, ci saremmo sposati e saremmo stati insieme per sempre, poi dopo la mia cazzata ho iniziato ad avere dei dubbi, non sul mio amore per lei ma sul suo amore per me. Ho fatto una cazzata, prima che Sop lo scoprisse non mi ero reso conto dell'enorme stronzata che avevo fatto ma quando quella sera mi disse che sapeva tutto iniziai a rendermi conto di cosa avevo fatto ma realizzai il tutto solo quando mi cacciò di casa. Quando vidi il suo sguardo spento, quando vidi la delusione nei suoi occhi mentre uscivo di casa capì che l'avevo delusa, che la stavo perdendo e ebbi paura di perdere anche mia figlia. Non chiusi occhio quella notte, restai sveglio a fissare il soffitto nella stanza degli ospiti di Zayn e Emma a pensare a quello che avevo fatto, non riuscivo a togliermi dalla testa lo sguardo di Sop prima che uscissi, non credo che lo dimenticherò mai in realtà. Quella notte, da solo in quella stanza, mi resi conto di cosa avevo fatto davvero e decisi che avrei fatto qualsiasi cosa per riprendermi Sop, per riprendermi la mia famiglia perché avevo fatto un errore ma era lei che volevo, era Sop l'amore della mia vita e glielo avrei dimostrato in ogni modo.
Non è stato facile, non voleva vedermi, sentirmi, non rispondeva neanche ai messaggi così convinsi le ragazze ad aiutarmi, dovevo parlare con lei e solo loro potevano darmi una mano e lo fecero ma l'unica cosa che facemmo fu urlarci contro senza arrivare a niente fino a quando non svenne. Mentre stavamo discutendo Sophie inizio a perdere sangue e prima che potessi rendermene conto era svenuta, stesa a terra. Urlai, urlai tantissimo per farmi sentire dai ragazzi e non appena ci raggiunsero e si resero conto di quello che era successo subito, non ricordo chi, chiamò un ambulanza e in poco tempo ci ritrovammo in ospedale. La portarono subito in una sala operatoria e lasciarono me in sala d'attesa ad aspettare. Non riuscivo a stare calmo, ero agitato, nervoso, ero terrorizzato di perdere la donna della mia vita, ero terrorizzato di perderle entrambe e non me lo sarei mai perdonato. Perché si, sentivo che se stavano in una sala operatoria era solo colpa mia e non mi sarei mai perdonato se a una delle due, o addirittura ad entrambe, sarebbe successo qualcosa. Per fortuna andò tutto bene, quando il dottore uscì per informarci disse che stavano bene entrambe, stavano riposando e che più tardi le avremmo potute vedere.
Quel giorno, quando restammo io e lei da soli con la piccola e Sop mi perdonò, capi che tutto quello di cui avevo bisogno era racchiuso in quella stanza. Avevo bisogno di lei, che è una forza della natura, è forte anche se sembra la più debole, ha una grinta che quasi fa paura, ha combattuto per lei e sua figlia e mi piace pensare che ha combattuto un po' anche per me quel giorno. Quel giorno, capi che non avrei fatto nessun'altra cazzata perché avevo due donne da proteggere, due donne da amare e che mi avrebbero amato a loro volta quindi non avevo bisogno di altro, mi bastava il loro amore. Mi basta il loro amore.
'Payne!' Mi richiama Louis dandomi una pacca sulla spalla. 'Sei pronto?' Chiede.
'Si.' Dico convinto. Lo sono davvero, non ho paura. Ok forse un po' paura che Sop possa aver cambiato idea si ma per il resto sono tranquillo, la amo e voglio solo lei, ora e per sempre.
'Questo è lo spirito giusto.' Mi dice sorridendo.
'Non sei nervoso neanche un po'?' Mi chiede Niall sorpreso.
'No! Cioè si, no non sono nervoso. Ho solo paura che Sop possa aver cambiato idea ma per il resto sono tranquillo.' Confesso.
'Non ha cambiato idea tranquillo.' Mi rassicura Zayn. Fin quando non la vedrò accanto a me, con un anello al dito avrò sempre paura.
'Tu sei pronto?' Mi chiede Harry.
'Si. Voi?' Chiedo guardandoli uno per uno. Louis indossa una giacca nera abbinata ad un paio di jeans neri con una camicia di raso nera, molto elegante e mi piace. Harry è quello che preoccupa tutti ma devo dire di essere fortunato, ha scelto un completo blu scuro con giacca doppio petto e camicia bianca. Posso dire che è il completo più sobrio che ha indossato e sono felice che abbia deciso di indossarlo al mio matrimonio. Niall mi ha sorpreso, indossa una giacca e un pantalone nero con una camicia bianca, sul bavero della giacca ci sono delle decorazioni in rilievo. Me lo aspettavo da Harry ad essere sincero però mi piace, tanto anche, ha scelto bene.
'Noi siamo nati pronti.' Mi risponde Louis per tutti e tre.
'Tu?' Chiedo a Zayn. Lui sarà il padrino della piccola Charlotte. È molto elegante, indossa uno smoking blu scuro con la camicia bianca e una cravatta nera sottile e oserei dire anche molto agitato.
'Si.' Risponde ma lo conosco, non può mentire a me.
'Sei nervoso?' Gli chiede Harry. A quanto pare non l'ho notato solo io.
'No.' Dice titubante.
'Lo sei.' Lo deride Niall.
'Facile per te, devi solo sederti e goderti la cerimonia.' Lo rimprovera Zayn.
'Zayn guarda che non devi fare niente.' Lo rassicura Harry. 'Dovrai solo tenerla in braccio.' Gli dice.
'Si lo so. Non sono nervoso, sto bene.' Dice ma più a se stesso che a noi. 'Comunque è il tuo matrimonio quindi dobbiamo pensare a te non a me.' Dice ora rivolto a me.
'Io sono sereno.' Dico anche se dentro sto morendo di paura.
'Bene allora possiamo andare?' Chiede Niall.
Tutti annuiamo e ci dirigiamo in chiesa dove già sono arrivati tutti.
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Fool for you
FanfictionEmma dopo 5 anni ritorna nella città dove è cresciuta, dove si è innamorata per la prima volta, dove ha sofferto, la città che per lei sarà sempre casa è dove ha deciso di far crescere suo figlio. Un bambino adorabile di 3 anni. Ritroverà i suoi ve...