Zayn
Tre ore prima
'Che fai fuori dal bagno babe?' Chiedo. È fermo fuori dal bagno, con lo sguardo fisso davanti a se e non capisco cosa abbia fin quando non lo raggiungo.
Emma è stesa per terra in una pozza di sangue.
Non appena vedo Emma stesa per terra mi avvicino a lei, provo a svegliarla, provo a scuoterla ma niente, è immobile, non si muove e non so che altro fare così prendo il telefono per chiamare un ambulanza mentre James continua a guardare sua madre e tutto il sangue che continua a scorrere, come se fosse un fiume.
'Babe guarda papà.' Richiamo mio figlio ma non sente, è come incantato a vedere quella scena, non riesce a staccare gli occhi di dosso.
Sto per richiamarlo quando finalmente mi risponde qualcuno dall'altro capo del telefono e subito spiego loro cosa è successo e mi dicono che arriveranno in fretta nel frattempo deve pensare a come riprendere mio figlio.
'James amore.' Lo chiamo ancora ma non mi guarda. 'Babe guarda papi.' Finalmente porta i suoi occhi su di me. Posso vedere il terrore che li attraversa, lo stesso terrore che provo io ma non posso permettermi di crollare, non ora che mia moglie è stesa in una pozza di sangue e sia lei che il bambino sono a rischio e anche James e a pezzi.
'Non guardare la mamma babe, guarda solo papà ok?' Dico e lui annuisce mentre piano si avvicina a me. 'Stanno arrivando dei medici amore che la porteranno in ospedale e starà bene. La mamma e il bambino staranno bene.' Dico e sembra quasi che voglia convivere me che mio figlio.
Sentiamo bussare alla porta segno che sono arrivati.
'Va ad aprire amore.' Dico e per fortuna fa come gli dico. Corre di sotto ad aprire e in poco tempo dei medici vengono su, controllano cosa è successo, mi fanno domande a cui rispondo anche se sono confuso e in pochissimo tempo la portano via e io deciso di seguirli in auto con James in braccio che non appena ha visto sua madre sulla barella si è fatto prendere e non ha intenzione di farsi mettere giù.
Quando arriviamo in ospedale la prima persona che vedo è Celine, non sapevo avesse il turno di notte ma sono grato ci sia lei.
'Zayn che è successo?' Mi chiede quando mi raggiunge. Nel frattempo hanno portato Emma via, non so dove. So solo che appena arrivati in ospedale l'hanno portata di corsa lontana da me senza dirmi niente.
'Siamo tornati da Parigi. Andava tutto bene, è stata benissimo in questi giorni, non ha avuto dolori o perdite. Siamo arrivati a casa, è andata in bagno e non lo so cosa è successo Cel, so solo che James ha trovato sua madre stesa in bagno in una pozza di sangue.' Non so altro, non so cosa è successo, non so niente e questa cosa mi uccide.
'Ci pensiamo noi ora a loro, tu chiama i tuoi genitori, i suoi mentre io mando un messaggio a Niall e gli dico di avvisare tutti. Non appena saprò qualcosa in più ti verrò a cercare e ti informerò su tutto promesso.' Detto questo va via lasciando me e James da soli nella sala d'attesa.
Devo chiamare i miei, i genitori di Emma, devo dire loro cosa è successo e dirgli di raggiungermi subito.Ormai sono passate più di quattro ore, nessuno è uscito a dirmi come sta mia moglie, come sta mio figlio. I ragazzi mi hanno raggiunto subito, i miei e anche i genitori di Emma uguale, James non si stacca da me, non vuole lasciarmi, se provo a metterlo giù inizia a piangere così lo tengo in braccio. Non vuole parlare con nessuno, non vuole essere preso in braccio dagli altri, mia madre ci ha provato, così come Niall, anche Ethan ha provato a parlargli ma senza ottenere niente. Alla fine si è seduto accanto a me dando la mano a James senza dire altro, si è semplicemente seduto tenendogli la mano, come a fargli capire che lui è lì, che anche se James non vuole parlare lui non andrà via, resterà al suo fianco.
In momenti come questi capisco quanto si vogliono bene, quanto sono uniti ed è bellissimo vedere come si dimostrano il bene che si vogliono, mio figlio è fortunato ad aver trovato un amico come Ethan e viceversa, sono fortunati entrambi.
'Non è ancora uscito nessuno?' Chiede Louis quando torna dal bar con del caffè per tutti.
'Ancora niente.' Dice Harry.
Le ragazze sono sedute e guardano il pavimento. Grace è seduta accanto a Ethan, Sophie accanto a Grace continua a cullare la piccola Charlotte che dorme beata tra le sue braccia mentre Hope è seduta accanto a Sop e non ha ancora detto niente. Tra di loro forse è lei quella che sta più male, so quanto è legata a Emma, tutte loro lo sono ma tra lei e Em c'è sempre stato un rapporto particolare, si sono sempre capite con un solo sguardo, non hanno mai avuto bisogno di troppe parole quindi posso solo immaginare come si sente in questo momento, un po' come mi sento io. Inutile, nessuno di noi può fare niente, dobbiamo solo aspettare e io non ne posso più. Sto iniziando a perdere la pazienza, sono stanco di non avere notizie di mia moglie e di mio figlio, ho bisogno di sapere come stanno, cosa è successo, come sta andando, ho bisogno di sapere qualcosa, di avere sue notizie, ho bisogno di vederla.
Mi alzo dalla sedia, non ne posso più di fare fermo ad aspettare, devo muovermi così comincio a camminare vanti e indietro sempre con James in braccio che piano piano si addormenta e così lo passo un attimo a Niall, ho bisogno di rilassare un po' le braccia e ora che dorme posso lasciarlo un attimo.
'Zayn.' Mi chiama Liam mentre continuo ad andare avanti e indietro nella sala d'attesa. 'Che ne dici di andare al bar a prendere qualcosa che ti aiuti a calmarti un po.'
'Non voglio niente Liam. Voglio solo sapere come sta Emma, come sta mio figlio ma qui sembra che siano spariti tutti.' Dico incazzato.
'Stanno facendo il loro lavoro Zayn, se non sono ancora usciti a dirci niente è perché stanno pensando a loro, vedrai che presto uscirà qualcuno a dirci come stanno.' Prova a consolarmi e dopo di che torna a sedersi accanto a Sop e prende lui la piccola che non si è ancora svegliata, così come i gemelli.
Aspettiamo tutti di sapere, siamo tutti impazienti di avere notizie ma non possiamo fare altro se non aspettare, aspettare e sperare che tutto vada per il meglio.
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Fool for you
FanfictionEmma dopo 5 anni ritorna nella città dove è cresciuta, dove si è innamorata per la prima volta, dove ha sofferto, la città che per lei sarà sempre casa è dove ha deciso di far crescere suo figlio. Un bambino adorabile di 3 anni. Ritroverà i suoi ve...