Capitolo 48

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Zayn

Finalmente il regalo di Emma è pronto. Le ultime cose sono state sistemate, tutto è come deve essere e ora devo solo dirlo a Emma e mostrarle il suo regalo, che forse non è solo suo.
Non è stato facile, sono mesi che ci lavoro e ho avuto bisogno dell'aiuto di tutti i ragazzi per velocizzare le cose e per qualche consiglio. La prima a cui parlai di questo regalo fu Cel, eravamo al cafe, stavamo parlando di Taylor e della sua gravidanza che poi scoprimmo essere finta e quel giorno le feci vedere una bozza della mia idea, all'inizio rimase sorpresa poi però fu contenta di aiutarmi e come lei anche gli altri. Non farci scoprire non è stato facile, sopratutto nell'ultimo periodo perché portavo il tutto anche a casa per riuscire a finire il prima possibile e nascondere qualcosa a Emma è impossibile e quindi sono dovuto stare attento, anche con James che come sua madre mette le mani ovunque ma ci sono riuscito, sono riuscito a non farmi scoprire da nessuno dei due e ora posso finalmente dire di aver finito, è arrivato il momento di far vedere a Emma il suo regalo. Non so come reagirà, non ho la più pallida idea di come la prenderà e se le piacerà.
Ho avuto l'aiuto di tutti, ognuno mi ha aiutato in qualcosa ma sono comunque un po' nervoso, devo ammetterlo, perché la conosco, non ha gusti facili quindi spero di aver fatto un bel lavoro e che le piaccia.

Sono appena tornato dallo studio, apro la porta di casa e c'è silenzio, segno che James dorme o forse non c'è. In soggiorno non c'è nessuno così mi dirigo in cucina ed e lì che trovo la mia ragazza. È seduta intorno al tavolo con il computer davanti ed è di spalle, non mi vede e credo non mi abbia neanche sentito entrare perché è troppo concentrata sul suo lavoro. L'abbraccio da dietro e poggio il mento sulla sua spalla.
'Ehi.' La saluto lasciandole un bacio sul collo.
'Oh. Sei tornato.' Mi dice.
'Già. Dov'è James?' Chiedo non sentendo la voce di mio figlio.
'Dopo scuola è andato a casa con Ethan e Grace dormirà li stasera visto che domani è sabato e non hanno scuola.' James non c'è quindi posso portarla a vedere il suo regalo.
'Bene allora va a cambiarti che usciamo.' Le dico dandole un bacio prima raggiungere il frigo.
'Dove andiamo?' Mi chiede chiudendo il computer davanti a se.
'Vuoi vedere il tuo regalo?' Le chiedo anche se conosco già la risposta.
'Il mio regalo di Natale?' È arrivato il momento?' Mi chiede contenta.
'Si è il momento, è tutto pronto.' Dico sorridendole.
'Vado subito.' Dice correndo in camera a cambiarsi.
Dopo pochi minuti la rivedo in cucina pronta per uscire. Non è mai stata così veloce forse devo usare questa scusa più spesso.
'Che velocità.' Dico guardandola lei invece mi guarda male.
'Andiamo.' Mi dice. Mi sa che è davvero tanto curiosa.
'Prendi le chiavi che ti ho dato a Natale.' Mentre lei va in camera a prendere le chiavi io prendo quelle della macchina e non appena torna in soggiorno insieme usciamo di casa.
'Devo bendarti però.' Le dico mostrandole una benda nera quando saliamo in macchina.
'Perché? Ho già aspettato abbastanza.'
'Dai ci vorranno pochi minuti.'
'Uff va bene, ma solo perché muoio dalla voglia di scoprire questo benedetto regalo.' Mi dice. Io sorrido e una volta che anche la benda è stata messa parto, diretto al luogo del suo regalo.
In dieci minuti arriviamo e non appena fermo la macchina si porta le mani sugli occhi per togliersi la benda ma io la fermo.
'Devi aspettare.' Lei sbuffa e io le do un bacio a stampo. 'Ora vengo a prenderti, sta ferma con lei mani. Ti toglierò io la benda quando sarà il momento.' Detto questo scendo dalla macchina e vado al suo lato, le apro la portiera e l'aiuto a scendere chiudendo poi la portiera.
'Quando posso toglierla? Dai mi hai fatto aspettare anche troppo Malik.' Mi dice ormai impaziente.
'Faremo qualche passo, ti guido io.' Le dico. Mi metto dietro di lei e le circondo la vita con le braccia iniziando a camminare piano per non cadere.
Dopo pochi passi ci fermiamo di nuovo e le tolgo lentamente la benda dagli occhi.

Emma

Quando Zayn mi toglie la benda mi trovo davanti ad una porta di una casa. Mi guardo intorno e capisco che siamo fuori città, poco fuori visto il tempo che ci abbiamo messo per arrivare, ma continuo a non capire perché siamo qui e dov'è il mio regalo.
'Dov'è il regalo?' Chiedo guardandolo. Forse è dentro la casa ma se così fosse cosa mi ha regalato?
'È davanti a te.' Mi dice guardandomi e sorridendomi. Che vuol dire è davanti a me.
'Davanti a me?' Chiedo tornado a fissare la porta di quella casa. Ad un certo punto capisco cosa vuol dire con quella frase. Mi ha dato delle chiavi, mi ha portato di fronte ad una porta di una casa e mi ha appena detto che il mio regalo è davanti a me. Non ci credo, non può averlo fatto davvero. 'Mi hai regalato una casa?' Chiedo per avere conferma di quello che sto pensando. Lui mi guarda e sorride e da quel sorriso capisco che lo ha fatto davvero.
'È il mio regalo per te, per noi in realtà.' Mi dice.
'Hai comprato una casa.' Affermo, più a me stessa che a lui.
'In realtà l'ho fatta io.' Cosa? Lo guardo sconvolta. 'Cioè il progetto ovviamente.' Conclude continuando a fissarmi. So che sta cercando di capire la mia reazione, se sono felice o incazzata ma sinceramente non so che pensare. È una cosa stupenda, se l'ha progettata lui immagino quanto sia bella ma davvero non riesco a crederci. Non sono arrabbiata, per niente proprio, anzi non vedo l'ora di entrare e di esplorare questa meraviglia.
Davanti c'é un piccolo prato verde, poi salendo tre grandini si entra dalla porta principale. La casa é a tre piani con il tetto grigio e le pareti bianche. Prima di entrare c'é una piccola veranda dove ci sono due poltrone, e so già che amerò passare le giornate seduta qui fuori.
'Perché lo hai fatto?' Chiedo. È l'unica cosa che riesco a dire. Voglio davvero sapere perché lo ha fatto, non riesco a capire cosa lo ha spinto a costruire una casa dal niente per noi.
'Perché sarà casa nostra, non solo mia o tua ma nostra. So che ami l'appartamento di Robin, anche io lo adoro però è tuo e io voglio che una casa sia nostra quindi ho deciso di fare questa cosa.' Mi dice avvicinandosi a me. 'È stato difficile. Tra ritardi con la consegna dei materiali, poi l'incidente, poi c'è stato Natale quindi la conclusione ha ritardato un po ecco perché ti ho dato solo le chiavi.' Mi spiega.
'Possiamo entrare?' Chiedo eccitata. Sono davvero tanto curiosa di scoprire l'interno.
'Hai tu le chiavi.' Mi ricorda. Così le prendo dalla borsa e apro entrando subito al suo interno con Zayn dietro di me chi si chiude la porta alle sue spalle.
Zayn mi prende la mano e mi fa strada iniziando così a farmi fare un tour della casa.
'Questo è il soggiorno.' Mi dice. Il soggiorno ha un grande divano grigio ad L e due poltrone dello stesso colore con un tavolino nero al centro. Di fronte al tavolino c'è un camino e al di sopra di esso c'è un televisore al plasma.
'Wow.' Dico solo, non ci sono parole per descrivere quanto è bello e quanto mi piaccia.
'Vieni a vedere la cucina.' Mi dice trascinandomi verso la cucina. 'Non ci capisco niente di cucina quindi sono stato aiutato dalle ragazze.' Le mie amiche sapevano tutto e non mi hanno detto niente. Ogni volta che dicevo loro che ero curiosa di sapere quale fosse il mio regalo mentivano dicendo che non sapevano nulla.
La cucina è abbastanza spaziosa. È in legno con i ripiani in marmo verde petrolio e l'isola dello stesso colore della cucina con degli sgabelli alti beige. Le ragazze mi conoscono e conoscono bene i miei gusti, non potevano fare scelta migliore.
'Ti piace?' Mi chiede.
'Che domande fai.' Dico continuando a guardarmi intorno e a esplorare ogni centimetro di quelle stanze.
'Qui c'è un piccolo bagno.' Mi dice indicandomi una delle due porte che ci sono. 'Mentre qui c'è una sorta di lavanderia.' Dice indicando la porta vicino alle scale.
'Di sopra cosa c'è?' Chiedo curiosa.
'Le stanze.' Mi risponde. Saliamo di sopra e entriamo nella prima stanza a destra. 'Questa e la nostra.' La nostra camera è abbastanza grande e spaziosa. Le pareti sono color sabbia e questa cosa mi piace tantissimo. Al centro della stanza c'è un grande letto in legno scuro con i comodini dello stesso colore. Non c'è un armadio ma ci sono due porte, immagino che una delle due sia la nostra cabina armadio.
'Li dentro cosa c'è?' Chiedo indicando le due porte.
'Qui c'è il nostro bagno personale.' Apre la prima porta e quello che vedo mi piace da morire. Anche il bagno è abbastanza grande e c'è sia la vasca, bella spaziosa che la doccia, anche questa molto spaziosa. 'E qui la cabina armadio.' Apre la seconda e anche questo mi piace tantissimo. C'è tanto spazio e potrò mettere tutti i miei vestiti lì dentro, ci staranno sicuro.
'È stupenda.' Dico osservando tutto. Mi piace davvero tanto.
'Ci sono altre stanze da vedere qui.' Mi dice invitandomi ad uscire dalla nostra camera e proseguire il tour. Lo seguo fuori e entriamo nella stanza di fronte alla nostra.
'Questa è la camera di James.' Mi dice. La camera ha un grande letto grigio e blu. Sulla parete alle spalle del letto ci sono tutte le costellazioni e il lampadario sembra essere fatto di tanti elettroni che girano. James la amerà, impazzirà non appena vedrà questa stanza e non vorrà più uscire da qui, ne sono sicura.
'Manca la sua amata tenda ed è completa, la amerà ne sono sicura.' Dico guardandomi intorno. Anche in camera di James ci sono due porte, immagino come in camera nostra in una ci sarà il bagno e nell'altra la cabina armadio
'Mancano altre tre stanze su questo piano.' Mi dice. Usciamo dalla camera che sarà di James e andiamo nella stanza di fianco ma prima di aprire la porta ed entrare Zayn si ferma e mi guarda.
'Questa stanza non mi ha aiutato nessuno, nessuno sa cosa ho fatto qui dentro quindi spero che ti piacerà.' Detto questo apre la porta e si sposta di lato per farmi entrare. Non appena vedo cosa c'è in quella stanza quasi mi manca il respiro. È una nursery, le pareti sono color tortora e ci sono dei decori bianchi e marroni. C'è una poltrona bianca vicino alla finestra, ed è dello stesso colore del comò e della culla. Non dico niente, non ho parole per descrivere quello che vedo e sopratutto cosa sta scatenando in me, sento le lacrime che stanno per uscire e provo con tutte le mie forze a non farle uscire ma è tutto inutile, la prima lacrima scende e subito dopo un'altra è un'altra ancora.
'È neutra, così quando avremo un bambino sarà già pronta, sia se sarà maschio sia se sarà femmina. Ci sono poche cose, ovviamente ne metteremo altre e il bagno è comunicante con quello della camera di James.' Ne parla con entusiasmo, lo sento dal tono della sua voce ma io non sto realmente ascoltando quello che mi dice, le lacrime continuano a scorrere sulle mie guance e non riesco a fermarle, inizio anche a singhiozzare. Si volta verso di me con un sorriso a trentadue denti ma non appena vede in che stato sono il suo sorriso sparisce, torna al mio fianco e mi guarda preoccupato.
'Em che hai? Perché piangi?' Mi chiede. Non riesco a parlare, piango e basta. 'Non ti piace? La possiamo rifare tutta come piace a te non è un problema.' Mi dice. Ma non è quello, la stanza e meravigliosa, ne sono innamorata ma al tempo stesso vorrei davvero chiuderla a chiave e non aprirla più.
'Em dimmi che succede perché non ci sto capendo più niente.' Mi prende le mani e mi porta vicino alla poltrona facendomi sedere sulle sue gambe. 'Non c'è acqua, quindi ti prego smetti di piangere, fa un bel respiro e dimmi cosa sta succedendo.' È arrivato il momento di dirgli tutto, dirgli cosa e successo e cosa abbiamo perso.

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