Capitolo 27

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Harry

Passare una giornata con la mia famiglia è meraviglioso. Questa mattina Grace mi ha svegliato e mi ha praticamente costretto ad alzarmi dal letto. Aveva deciso che avremmo portato Ethan al mare. Siamo ad inizio agosto e secondo lei era impensabile che ancora non avessimo portato Ethan in spiaggia.
Mi sono alzato, fatto una doccia veloce e quando sono sceso in cucina erano già tutti e due pronti che aspettavano me. Sembravano anche arrabbiati, Grace lo era sicuro perché ero in ritardo, Ethan provava solo ad imitare l'espressione di sua madre, il risultato? Grace arrabbiata che prova a non ridere e Ethan con una faccia buffa che l'unica cosa che volevo fare era riempirlo di baci.
'Beh che stiamo aspettando? Su andiamo.' Dico, come se quelli in ritardo fossero loro. Detto questo usciamo di casa e saliamo in auto.
Grace sistema bene Ethan nei sedili posteriori e poi raggiunge me davanti.
Quando arriviamo raggiungiamo la spiaggia e ci sistemiamo. Grace mette la crema a Ethan e nel frattempo io mi tolgo la maglia e sistemo le asciugami sulla sabbia. Non appena tutti e tre siamo pronti per fare il bagno ci dirigiamo verso la riva. Ethan sembra spaventato così io e Grace gli prendiamo la mano e quando raggiungiamo la riva ci fermiamo li, l'acqua che bagna i nostri piedi e Ethan che piano piano inizia ad abituarsi, tanto che è lui a fare un passo avanti.
Alla fine siamo riusciti a farlo entrare in acqua, non lontanissimo dalla riva ovviamente, abbastanza lontano ed è stato difficilissimo convincerlo ad uscire.
Tornati sulla spiaggia Grace ha tirato fuori le cose da mangiare e ci siamo rilassati così. Mangiando e guardando Ethan osservare tutto intorno a se, come se stesse studiando qualsiasi cosa vedeva. Era tutto nuovo per lui.

Torniamo a casa verso le 16.00, Ethan era stanco e così abbiamo deciso di ritornare.
Il primo a farsi la doccia sono io, mentre Grace mette in ordine le cose e Ethan è in camera sua a giocare.
Dopo di me va Grace e io raggiungo Ethan in camera sua per giocare con lui.
'Posso giocare con te?' Chiedo, restando sulla porta. Aspetto che sia lui a dirmi di entrare. Annuisce e lo raggiungo, sedendomi sul tappeto vicino a lui. 'Come stavi giocando?' Chiedo. Lui in tutta risposta mi avvicina le macchine, io ne prendo uno e la faccio camminare vicino alla sua.
'Ti è piaciuto il mare?' Parla ancora molto poco, dice poche parole e quindi ogni volta che posso cerco di farlo parlare.
'Tanto.' A volte ci riesco, come ora.
'Ti sei divertito?'
'Si.' Ha una vocina tenera, dolce che trasmette tranquillità. Mi piace tantissimo sentirla e spero che prima o poi inizi a parlare sempre di più, anzi spero che non smette mai di farlo.
'Sai possiamo tornarci tutte le volte che vuoi e possiamo portare anche James con noi, così potete giocare insieme.' Lui mi guarda sorpreso, non si aspettava una proposta del genere forse, poi sorride e annuisce.
'Davvero possiamo?' Mi chiede, quasi titubante.
'Certo che possiamo e possiamo invitarlo qui tutte le volte che vuoi. Basta che lo dici a me o mamma e noi lo chiamiamo.' Ancora non chiama me papà o Grace mamma, questa cosa un po' mi demoralizza, però siamo pazienti, aspettiamo che sia pronto.
'Grazie.' Mi dice. Non so per cosa mi ringrazia, non ne ha motivo, se però si sente di ringraziarmi io non posso impedirglielo.
Anche per lui è difficile questa situazione. Si è ritrovato in una casa che non era la sua, con due persone che vogliono fargli da genitori ed è tutto nuovo per lui, come lo è per noi.
Gli sorrido e continuiamo a giocare, senza dire niente, in silenzio ma uno di quei silenzi tranquilli, non imbarazzanti.
Non so come sia successo ma alla fine ci siamo addormentati. Grace è venuta a svegliarmi e solo in quel momento mi sono reso conto che mi ero addormentato e Ethan con me, steso al mio fianco con la testa sul mio petto.
'Che avete fatto di così stancate?' Chiede Grace sorridendo.
'Stavamo giocando con le macchine.' Le rispondo piano, per non svegliare Ethan.
'Era un gioco noioso a quanto pare.' Ride e mi bacia. 'Dovrei svegliarlo, deve farsi il bagno.' Io annuisco d'accordo con lei e prima di svegliarlo gli lascia un bacio sulla testa. È l'unico momento in cui Grace si sbilancia. Ha paura che quando è sveglio, se prova a dargli un bacio, lui si allontana quindi lo fa quando dorme, perché non c'è rischio che si possa spostare. Le dico sempre che secondo me dovrebbe farlo anche quando è sveglio, ma ha paura e posso capirla.
'Ethan, tesoro.' Lo chiama. Con la sua voce dolce e tenera che poche volte usa. Ethan apre gli occhi, la guarda e li chiude di nuovo. 'Piccolo devi fare il bagno, dopo ti prometto che ti lascio dormire tutto il tempo che vuoi.' Detto questo riapre gli occhi e guarda prima Grace poi me.
'Dopo torniamo a dormire tutti e due promesso.' Gli sorrido e questo sembra convincerlo. Si tira su e allunga una mano verso Grace, lei la prende e insieme vanno in bagno.
Io li raggiungo poco dopo e la scena che mi ritrovo davanti è bellissima.
Grace seduta per terra, con le mani nella vasca che gioca con Ethan. Entrambi hanno delle papere tra le mani e ridono e scherzano.
Quando si accorgono di me mi guardano e ridono.
'Posso giocare anche io?' Chiedo entrando in bagno e sedendomi vicino a mia moglie. Mi piace troppo dirlo.
'Che dici? La diamo una papera anche a papà?' Chiede Grace a Ethan. Quest'ultimo guarda me, poi sua madre e alla fine annuisce e mi da una papera.
Possiamo farcela. Siamo una bella squadra noi tre e supereremo tutto.

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