▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.
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Dakota's pov
E così ho deciso di dargli una lezione. Me ne sono andata, ho raggiunto Chris a Tel Aviv per il concerto al quale mi aveva invitata. Non mi andava di tornare a casa e spiegare a tutti perché mi sento così triste, quindi ho deciso di cogliere l'occasione per dargli una bella lezione. Ovviamente Jamie non ha fatto altro che chiamarmi, dalle due di stanotte fino ad ora. Il mio cellulare non smette di suonare, ma io non ho intenzione di rispondere. Sono troppo arrabbiata, deve capire che ha sbagliato. Se vuole essere geloso, allora gli darò io qualcosa per cui esserlo. Mi si stringe il cuore, non sopporto tutto questo, odio quando io e lui siamo così.
"Sai.. non mi aspettavo che saresti venuta davvero. Sopratutto per il modo in cui ci siamo salutati a casa tua." Mi dice Chris, una volta seduti al nostro tavolo. Ha insistito per portarmi a cena fuori, nonostante il concerto sia domani. E da allora non ha smesso di cercare un contatto fisico con me, ma io mi sono sempre divincolata dalla sua presa. Nonostante io sia furibonda con Jamie, non riesco nemmeno ad immaginare di farmi toccare da un altro uomo. È un rifiuto naturale, non posso farci niente.
"Già. Nemmeno io." Accenno un sorriso forzato. "L'ho deciso all'ultimo momento, tutto qui..." Aggiungo, buttando giù un sorso di vino. Dio, che cosa sto facendo?! Perché sto facendo questo?! Perché mi sto comportando così?! Sto facendo soffrire Jamie e illudendo Chris, ma prima di tutto sto incasinando me stessa, la cosa più grave.
"Ne sono molto felice." Mi sorride, allungando verso la mia. Sposto la mano immediatamente. Non voglio che un altro uomo mi prenda la mano. Non voglio. Lui se ne accorge e smette di sorridere, rimettendosi dritto sulla sua sedia. "Va tutto bene?" Mi chiede.
"Si." Mento. Butto giù un altro sorso di vino e mi giro verso il mare, osservando l'ambiente intorno a me. Sento un opprimente peso sul petto, sto sbagliando tutto. Lo amo talmente tanto che mi fa male. E mi fa male fargli del male. Siamo collegati, quello che fa male a lui fa male anche a me.
"Dakota...." Cerca di nuovo di prendermi la mano. Io sospiro, passandomi una mano tra i capelli. Mi viene da piangere, sento le lacrime che stanno per scorrere sulle mie guance senza controllo. Non posso farlo.
"Chris, scusami.. è stato un errore. Non.. dovevo venire qui. Mi sto comportando come un'autolesionista. Mi dispiace, non posso." Mormoro, e mi guardo intorno per controllare se ci siano dei fotografi. E ci sono. Ne vedo alcuni che cercano di fotografarvi di nascosto. Chris sembra molto confuso dalle mie parole. "Meglio che vada via, ci sono dei fotografi." Non avevo pensato a questo. Sono venuta qui di corsa, senza pensare a tutte le conseguenze che potrebbero esserci.
"No, io e te dobbiamo parlare." Dice Chris, voltandosi verso i fotografi. "Vieni, andiamo in un luogo più appartato. Io e te dobbiamo chiarire questa situazione." Si alza e io faccio lo stesso, seguendolo sulla passerella che porta alla spiaggia. Iniziamo a camminare sulla spiaggia senza dire nulla. Nessuno dei due ha il coraggio di parlare probabilmente. Si sente solo il rumore delle onde del male. Probabilmente se Jamie fosse qui lo costringerei a fare un bagno. Sarebbe divertente! "Dakota, dobbiamo chiarire questa storia. Non credi che sia il caso di farlo?" Mi chiede.
"Se solo sapessi cosa dire si." Rispondo, sospirando. "Chris, non ho cambiato idea su ciò che ti ho detto l'altro giorno, provo ancora le stesse cose. Non so che dirti, ero arrabbiata con Jamie e sono corsa qui." Gli spiego. Lui mi ascolta attentamente. "Abbiamo avuto una discussione e... non so... sono venuta qui da te, forse per fargli un dispetto. Non ho idea di ciò che mi passi per la testa, ma non è giusto che io ti usi in questo modo. Mi dispiace." Gli dico.
"Perché avete litigato?" Mi chiede.
"Preferisco non parlarne." Rispondo, scrollando le spalle. Non posso di certo dirgli che abbiamo litigato per colpa sua. "Comunque sia, mi dispiace per tutto questo. Mi toglierò dai piedi, non ti preoccupare."
"Invece no." Mi dice, cogliendomi di sorpresa. "Dakota, non che siano affari miei, ma non mi sembri così felice insieme a lui.... mi sembri davvero esausta. Non per mettere il dito nella piaga, sia chiaro, ma ti vedo così. Io sono qui, sono innamorato di te.. e tu sei corsa immediatamente qui da me. Non ti sembra un segno?!" Mi chiede.
"Tu non sai nulla di noi." Io giro le spalle, continuando a camminare più avanti di lui.
"Dakota, dammi retta." Aggiunge, poi mi afferra le spalle e mi fa girare verso di lui, costringendomi a guardarlo negli occhi. "Dammi la possibilità di renderti felice."
"Chris, smettila..." Lo imploro.
"Perché? Preferisci avere questo rimpianto per tutta la vita?! Dammi questa possibilità e poi, se capirai che sei più felice con lui, allora tornerai da lui. Perché non ci provi almeno?!" Mi chiede, guardandomi con gli occhi pieni di speranza.
"No, mi dispiace...." Mi allontano, facendo un passo indietro. "Magari sarebbe tutto più facile, ma non posso... io amo lui, non sto cercando di sostituirlo. Non ho bisogno di dimostrare a me stessa che posso stare bene anche con te. É vero, lui mi fa arrabbiare, mi fa star male... ma mi fa sentire viva." Sospiro. "Ed io lo amo, nonostante ciò." Gli dico. "Mi Dispiace."
"Beh...." Abbassa il viso, rassegnato. "Ci ho provato!!" Solleva le spalle. "Però, ti prego, non andare via.. resta qui per il concerto. Si tratta solo di un giorno, poi tornerai da lui. Concedimi almeno la possibilità di portarti a questo concerto." Mi chiede.
"Si può fare." Sospiro. "Ma niente dediche!!" Metto in chiaro, alzando un dito verso di lui con fare minaccioso. Lui ridacchia e si mette una mano sul cuore, come se fosse un giuramento. Riprendiamo a camminare sulla spiaggia, parlando del più e del meno, mentre il mio cellulare continua a dare di matto. Devo chiarire questa storia anche con lui, una volta per tutte. E stavolta dobbiamo farlo per bene.
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Damie • Never tear us apart.
Fanfiction▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.