▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.
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Dakota's pov
"Pronto?" Jamie risponde dopo due secondi.
"Hey!! Amore, sto andando in aeroporto.." Lo informo, mentre la macchina mi porta in aeroporto per andare in Argentina. Alla fine ho deciso di andarci, non c'è niente di male e mi va di cambiare aria per qualche giorno. Chris non è di certo un tipo pericoloso da tenere a distanza, infatti la sua reazione mi ha sorpresa positivamente.
"Hey!!" Lo sento sorridere. "Quindi alla fine hai deciso di andarci..." Aggiunge, con un tono più triste. Quando gli ho detto di Chris che ci ha provato per tutto questo tempo per poco non gli è venuto un colpo, e ha storto decisamente il naso quando gli ho detto di questo viaggio, ma mi ha dato comunque la possibilità di scegliere se andare o meno.
"Si. E non usare quel tono.. non hai nulla di cui preoccuparti. È stato carino, un altro al posto suo avrebbe reagito diversamente." Gli spiego, appoggiando la testa al finestrino.
"Lo spero. Non vorrei dover venire lì ad ucciderlo con le mie stesse mani." Mormora con quello che dovrebbe essere un tono scherzoso, ma che invece suona molto, molto, molto serio. Perché fa così?!
"Jamie, davvero, non hai nulla di cui preoccuparti.. stai tranquillo. So badare a me stessa, non c'è niente di male. E poi sei stato tu a dirmi di fare come più desideravo, non capisco...." Mormoro, sospirando.
"So benissimo che sai badare a te stessa, ma non mi sento tranquillo..." Mi dice, sbuffando. "Non mi sento tranquillo sapendo che sei in Argentina con un uomo che ci ha provato con te per tutto questo tempo. Sarà pure pacifista, ma è comunque un uomo.. non mi sento tranquillo, ecco qua." Aggiunge.
"Io invece mi sento tranquilla quando sei con Amelia... dove sei adesso? Non sei con lei?! Ovvio che si, dovrei impazzire anche io?" Dico a voce alta. Mi ricordo dell'autista e abbasso i toni. "Sono gelosa, si.. ma non passo il mio tempo immaginandoti mentre mi tradisci con lei, perché mi fido di te." Dico. "Prova a fare lo stesso, è una bella cosa." Aggiungo, con il tono più ironico del mondo.
"Io mi fido di te, ma..." Si interrompe, cercando le parole giuste. "Quindi lo fai per questo?! Per ripicca verso di me?! Sai benissimo perché passo del tempo con Amelia. L'unica motivazione sono le bambine, lo sai bene. Non usarle contro di me, cazzo.." Mi dice.
"Certo che no! Lo faccio perché mi va di farlo, ho la coscienza apposto.. perché non dovrei farlo?! Sto andando ad un concerto, tutto qua. Ne stai facendo un dramma per niente." Sospiro, passandomi una mano tra i capelli. Dobbiamo calmarci, altrimenti finiremo solo per litigare. "Jamie..." Sospiro. "Non puoi pretendere che io stia chiusa in casa ad aspettarti, mentre tu puoi fare i tuoi comodi. Ne abbiamo già parlato. Non sarò mai l'amante che chiami solo quando ti serve, non siamo mai stati così e mai lo saremo..." Mormoro, con più calma.
"Stai scherzando?! Non penso assolutamente niente del genere!! E no, non sei la mia amante e mai la sarai! Sei la donna che amo e rispetto più di qualsiasi altra cosa al mondo, ed è per questo che mi preoccupo per te. Questo è quanto!!" Risponde.
"No, a me sembri preoccupato che possa succedere qualcosa con Chris. Non dovrebbe nemmeno passarti per la mente una cosa del genere!!" Ribatto.
"Beh, scusa se mi preoccupo per te..." Replica, sbuffando nuovamente. Sta per parlare di nuovo, quando qualcuno dall'altra parte del telefono gli dice qualcosa, e lui risponde: "Si, arrivo subito..." E dopo qualche secondo si rivolge a me. "Dakota, devo andare adesso, per favore chiamami quando atterri. Dobbiamo chiarire questa storia." Mi dice.
"Okay." Mormoro, prima di attaccare. Faccio cadere il telefono sulle mie gambe e mi lascio andare contro il sedile dell'auto. Non posso crederci. Non si fida di me. Non si fida, però a me devono stare bene tutte le sue paparazzate con lei. Incredibile! Scendo dalla macchina e vengo accompagnata al mio gate. Ringrazio il mio autista dandogli il cinque, scusandomi per ciò che ha sentito. Seguo il mio assistente in modo passivo, ripensando a quella conversazione. Sto solo andando ad un concerto, per la miseria! Non c'è niente di male. Jamie non ha mai fatto storie del genere, mi ha sempre lasciata libera di fare ciò che ho sempre voluto, non è un tipo possessivo, non lo è mai stato. Ecco perché non capisco perché improvvisamente non abbia più fiducia in me. Ormai siamo arrivati ad un punto dove questi battibecchi sono così infantili, stiamo insieme da tempo.. abbiamo problemi maggiori e ne abbiamo affrontate di peggiori. Capisco che abbia paura, ma mi sento davvero ferita da tutto questo. Sospiro, cercando di smettere di pensarci. Forse, a dire la verità, gli farebbe bene assaggiare un pizzico della sua medicina. Forse non riesce a mettersi nei miei panni perché non ha idea di cosa significhi tutto questo. Magari, forse, riuscirà a farsene un'idea.
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"Ehilà! Scendi per cena?" Mi chiede Chris, sulla soglia della porta della mia camera d'hotel.
"Ehi! No, scusami.. rimango in camera." Rispondo.
"Che succede?" Chiede, aggrottando la fronte.
"Niente.." Sforzo un sorriso. "Ci vediamo domani, stai tranquillo. Adesso voglio solo dormire un po'." Gli dico. Lui annuisce, sorride e scompare in corridoio. Chiudo la porta e mi butto di peso sul letto. Dopo qualche secondo il mio cellulare inizia a squillare. È Jamie. "Pronto?" Rispondo.
"Hey..." Sospira. "Senti, mi dispiace per oggi..."
"Dispiace anche a me." Replico.
"Non volevo ferirti.. mi dispiace davvero tanto. Io non penso nulla di tutto quello che hai detto, assolutamente... è solo che questa è una situazione di merda. E più andiamo avanti, più sembra senza fine. Non so che fare." Spiega, con la voce che gli trema.
"Si, ma dobbiamo darci una svolta... non puoi tenermi in sospeso. È così che mi sento, mi dispiace. E non me lo merito." Dico, sospirando.
"Hai ragione. Forse meriti più di quello che posso darti." Mormora, e il cuore mi sprofonda nel petto. Vorrei dirgli che merito lui, quello che abbiamo, tutto quello che c'è tra di noi e che il futuro ci riserverà, ma deve anche aprire gli occhi. E per ora è meglio che lo faccia, è meglio per entrambi.
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Damie • Never tear us apart.
Fanfic▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.