Capitolo 91.

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Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vicende scritte  qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.

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Come sempre, è TUTTA colpa di actsnotwords!
Io sono innocente! 😂

Jamie's pov

Dopo quella telefonata, ovviamente, la prima cosa che ho fatto è che stata prenotare quel dannato volo per New Orleans. Questa volta, però, ho usato un jet privato. Voglio stare con lei più tempo possibile, e con l'aereo se ne sarebbe già andata mezza giornata. Quindi stamattina mi sono svegliato presto e sono volato fin qui in preda alla gioia. Non vedo l'ora di rivederla. Domani sera purtroppo dovrò già tornare a Londra perché ho promesso ai ragazzi che avremmo festeggiato insieme il mio compleanno, anche se in ritardo. Ad Amelia non ho detto nulla, ho detto semplicemente che dovevo partire per un giorno. Penso che il resto lo abbia capito da sola, e non mi sembrava molto carino dirle in faccia che stavo andando da Dakota. E adesso eccomi qua, che raggiungo il suo hotel in incognito, stavolta in una macchina nera dai vetri scuri che mi ha procurato Evelyn in poche ore. Finalmente.

"Siamo arrivati." Mi dice l'autista.

"Bene." Sospiro. "Grazie. Buona giornata." Prendo le mie cose e scendo dalla macchina. Come sempre, all'entrata riconosco un uomo di fiducia mandatomi da Evelyn per discrezione. Quella donna ne sa una più del diavolo.  Seguo il tipo alla reception e poi lui mi dice il numero della suite di Dakota. Ringrazio anche lui e vado dritto in ascensore, raggiungendo il piano della sua suite. Sto davvero per rivederla. Sto per rivederla per la prima volta dopo che ha accettato di tornare con me. Dio solo sa cosa succederà. Raggiungo la sua suite e busso alla porta, impaziente. Ho il cuore che mi batte a mille. Lei finalmente apre la porta dopo qualche minuto, assonnata, con gli occhi mezzi chiusi, barcollante e con tutti i capelli in disordine. È meravigliosa.

"Oh mio Dio." Sembra scioccata. "Sei qui?"

"Ciao." Mi manca il fiato.

"Cazzo...." Si porta le mani alla bocca, stupefatta. Solo ieri le ho detto che volevo venire a trovarla ed eccomi qua, nemmeno ventiquattr'ore dopo.

"Posso entrare?" Chiedo, sorridendo.

"Ma certo." Risponde, si scosta per farmi entrare ed io entro nella sua suite. "Scusami... è che sono solo molto sorpresa. Voglio dire, solo ieri hai detto che volevi venire da me e...." Sorride. "Eccoti qua." Sospira. "Ne sono felice, sono solo sorpresa..." Dice.

"Beh..." Sorrido. "Era questo il mio scop0." Le dico, alzando un sopracciglio. Appoggio il mio zaino e la giacca all'ingresso. Lei continua a guardarmi, in modo strano... sembra contenta, ma al tempo stesso non si avvicina e se ne sta sulle sue. È bellissima. È più magra di quanto la ricordassi. Indossa una maglietta bianca e i pantaloncini del pigiama.. ma è stupenda e degna di tappeto rosso come sempre.

"Com'è andato il volo?" Mi chiede, cortese.

"Veloce. Ho usato un jet privato." Le dico.

"Tu? Ma davvero?" Mi chiede, meravigliata che io abbia usato davvero un jet privato per questo. Per te, qualsiasi cosa. "Oh, wow!" Ridacchia. "Beh..Posso... offrirti qualcosa?" Chiede, andando verso il mini frigo. Lo apre e si china leggermente verso di esso dandomi, senza accorgersene, una visione perfetta del suo sedere. Mi passo una mano tra i capelli. Calma, Dornan... calma. "Allora, ho dell'acqua, Coca Cola, succo... e tequila. Tanta tequila." Si alza e si gira verso di me. "Cosa vorresti?" Ridacchia in quel modo adorabile. La risata più bella del mondo. Mi manca averla tra le mie braccia, voglio solo abbracciarla per un secondo... e il fatto che si muova per la stanza in queste condizioni non aiuta affatto. Certo, lei non ha nemmeno idea di quanto sia bella in ogni modo, quindi lo fa inconsciamente. Oh, Andiamo... devo calmarmi. Non sono passati nemmeno cinque minuti da quando sono arrivato qui, un po' di contegno almeno!! Ma che cazzo...

"Sto bene così." Mormoro, andando verso di lei.

"Sicuro? Non vuoi nemmeno qualcosa da mangiare?" Chiede, sempre premurosa nei miei confronti. Non potrebbe fregarmene di meno del cibo. Voglio solo abbracciarla. Non ne ne frega un cazzo di tutto questo. Si gira verso di me e ci troviamo faccia a faccia. I suoi occhi azzurri contro i miei, i nostri corpi a pochi centimetri di distanza... mi viene la pelle d'oca. Non mi sembra vero che sia qui accanto a me. "Te... tequila?" Chiede.

"No..." Scuoto la testa. Vorrei baciarla. È vicina.. dovrei fare solo un passo in avanti e potrei baciarla. Vorrei farlo. Ma lei come la prenderebbe? Finirei per rovinare tutto.. e non posso permettermelo adesso. Non adesso che ci stiamo riavvicinando.

"Beh... posso cercare un po' di..." Deglutisce, fissandomi le labbra. Vuole baciarmi anche lei. Io e lei non riusciremo mai a stare lontani, in nessun senso. Ci sarà sempre questa fortissima attrazione tra di noi, e non potremmo mai evitarla. 

"Vorrei baciarti." Mormoro, sospirando. Deve saperlo, perché so che lo vuole anche lei. E se lo vuole anche lei, allora non vedo perché non possiamo farlo. Sospira anche lei, guardandomi.

"Non possiamo...." Scuote la testa, ma nel frattempo continua a fissarmi le labbra con insistenza. Mi avvicino ancora di più, sperando che cambi idea. Devo controllarmi con tutto me stesso per non saltarle addosso.. deve farlo lei, o mi sbatterà qui fuori a calci in culo. "Oh, fanculo." Mi prende il viso tra le mani e in un secondo le sue labbra sono sulle mie. Per poco non perdo l'equilibrio. Si stringe contro il mio corpo, mi bacia e mi stringe i capelli, attirandomi sempre più vicina a lei. E improvvisamente mi sembra di respirare di nuovo. Non abbiamo resistito nemmeno dieci minuti. Sarà sempre così tra di noi. Avremo sempre dei problemi, ma al tempo stesso avremo sempre anche questo. Mi abbraccia forte, facendomi sentire sempre così amato e così felice di stare tra le sue braccia. Il mio posto preferito al mondo. Appoggia la fronte contro la mia, ma non smette di abbracciarmi. Ed io, sicuro come la morte, non ho intenzione di muovermi.

"Non..." Ridacchio. "Non avevi detto che non si poteva?" Le chiedo. Lei mi lancia un'occhiataccia e mi dà uno schiaffo sul petto. "Hai cambiato idea?"

"No." Mi bacia di nuovo, questa volta con più insistenza. Tanto che devo mantenermi ai suoi fianchi per tenermi in equilibrio. Dannazione, quanto mi è mancata. Non ci posso credere, mi sta saltando addosso dopo nemmeno cinque minuti. Non capisco cosa le stia passando per la testa, ma spero soltanto che non mi cacci di nuovo di casa come l'ultima volta. Mi sta bene rimanere così, avvinghiati ed abbracciati, anche per tutta la giornata.... ma evidentemente lei non vuole la stessa cosa. Senza smettere di baciarmi, mi spinge verso la camera da letto. Io la lascio fare, fidandomi. D'un tratto mi spinge sul letto, staccandosi da me. Io ridacchio... di certo non mi aspettavo tutto questo. È bella, bella come il sole... e vuole me. Mi manca il fiato, è bella da morire.... e mi è mancata da morire. Si lascia andare una risatina e si sistema a cavalcioni su di me, poi mi sfila la maglietta in un secondo. Cavoli, vuole andarci pesante. Comincio a ridere anche io. Non ci posso credere che stia davvero per succedere. Le circondo i fianchi con le braccia e la bacio, poi inverto le nostre posizioni e la faccio stendere sul letto, insinuandomi tra le sue gambe. È pazza, non la capirò mai, ma non ho intenzione di fare storie in questo momento. Ricomincio a baciarla e le sfilo la maglietta, fiondandomi sul suo seno. Lei ridacchia in risposta, ma non mi ferma. Ehi, lo sai che sono ossessionato dalle tue tette. Vorrei dire qualcosa, dirle quanto la amo e quanto mi è mancata, ma ho paura di rovinare le cose e farle cambiare idea. E non voglio che accada. Adesso vorrei solo che il tempo si fermasse per sempre. 

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Come ho detto, non è colpa mia! 😂
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Damie • Never tear us apart.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora