Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vicende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.
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Dakota's pov
Adesso che sono tornata davvero a Los Angeles, a casa mia e con le mie abitudini, ho deciso di riprendere in mano la mia vita così com'era. Sto contattando i miei amici, almeno uno al giorno, per cercare di recuperare il nostro rapporto.. e sono davvero fortunata ad averli nella mia vita, perché sono davvero delle persone meravigliose e mi dispiace di aver fatto a meno di loro per tutto questo tempo. Senza motivo. E devo dire che mi sento già più sollevata al riguardo, l'unico pezzo mancante è Jamie, che continua a mandarmi messaggi su messaggi. Mi scrive che gli dispiace, che non voleva farmi del male e che vuole solo me, ma ciò che voglio che mi dica è altro... dev'essere un qualcosa di più drastico, perché sono stanca dei messaggini e delle scuse che poi si disperdono nell'aria. Deve dirmi che non capiterà mai più, che è deciso a cambiare e che d'ora in poi saremo solo io e lui. Finché non dirà queste parole, i suoi 'mi dispiace' non contano nulla per me. Nel frattempo, però, devo parlare anche con Chris. Jamie o non Jamie, non posso continuare così con lui... e in questo periodo lo vedo parecchio strano. Più del solito. Non so cosa gli prenda, ma probabilmente sta tenendo le distanze da me solo perché ha capito che c'è qualcosa che non va.. e che si tratta di Jamie. Tra poco dovrebbe essere qui, e io non so ancora nemmeno come intavolare il discorso. Che casino! Sono seduta al bancone della cucina, mi torturo le unghie e penso al modo più giusto e meno doloroso per dirglielo, ma non so come fare. Fatto sta che deve saperlo, perché non posso continuare ad ingannarlo in questo modo. Merda! Improvvisamente sento il suono del campanello, faccio un respiro profondo e vado ad aprire. Zeppelin mi segue fedele come sempre, e sono grata per la sua presenza.. in qualche modo.
"Ciao." Gli dico, cercando di mantenere un tono normale. Chris se ne sta in piedi sulla porta, tranquillo e pacato come sempre. Ha le mani in tasca e abbozza un sorriso, per sdrammatizzare, credo....
"Ciao!" Mi dice, guardandomi finalmente negli occhi. Lo invito ad entrare e lui annuisce. Si avvicina a me per baciarmi e improvvisamente sento le sue labbra sulle mie. Non ricambio il bacio, dato che vengo presa alla sprovvista... e lui se ne accorge. Si china su Zeppelin e comincia a coccolarlo, mentre io chiudo la porta di casa. "Allora... come va?" Mi chiede, alzandosi e lasciando andare Zeppelin.
"Tutto bene." Sorrido e Incrocio le braccia al petto. "Le riprese sono finite, è andato tutto bene... le solite cose." Mormoro, sottolineando la normalità delle cose che sono successe ultimamente. "Tu come stai?"
"Sto... beh... così e così." Sospira. "Sai.. La mia ragazza mi evita, non vuole vedermi e si rifiuta persino di festeggiare il mio compleanno con me."
"Chris..." È il momento. Sospiro, cercando tutta la forza di cui sono capace. "A proposito di questo.. c'è una cosa di cui dobbiamo parlare. Una cosa seria. E io non so nemmeno da dove iniziare..." Gli dico, avviandomi verso il salotto. Lui mi segue.
"Di che si tratta?" Mi chiede, dietro di me. Mi passo una mano tra i capelli, poi mi siedo sul divano e appoggio i gomiti sulle ginocchia. Lui rimane in piedi, in attesa delle mie parole. Come glielo dico?
"Chris.. io penso che sia meglio finirla... qui." Dico, concentrandomi sulle mie mani. Non riesco a guardarlo in faccia questo momento. Sono una codarda, sono irriconoscente.. e mi sento davvero una merda nei suoi confronti. Lui spalanca la bocca, incredulo. Non se lo aspettava decisamente. "Ti risparmio i dettagli, ma penso che sia meglio finirla qui." Dico, alzandomi in piedi. "Io... Io ti sono infinitamente riconoscente per il modo in cui mi sei stato vicino e per come mi hai aiutata. Tu mi hai aiutata a superare il momento più difficile della mia vita. Non ce l'avrei mai fatta senza di te." Mi avvicino. "Ma penso che sia meglio finirla qui..."
"Ma.. perché?" Solleva le spalle.
"Perché..." Sospiro. "Quello che provo per te è semplice affetto... ti voglio bene come se fossi un fratello, Chris. So che non dovrei dirlo, dato che siamo andati a letto insieme, ma.. è così." Gli spiego. "Io non.. non ti amo, Chris. Ed è anche per questo che penso che debba finire qui." Lui fa un passo indietro, come se potesse cadere da un momento all'altro. È ovvio che le mie parole gli facciano male. "Io non ricambio ciò che tu provi per me e non penso che sarò mai in grado di farlo." Aggiungo.
"Pensavo.. pensavo.." Balbetta. "Pensavo che ci stessi provando. Pensavo che andasse tutto bene." Dice.
"Ci ho provato.." Gli dico, facendo un passo avanti. "Tu lo sai. Pensavo che, col tempo, sarei riuscita a dimenticare Jamie e ad innamorarmi di te. Sarebbe tutto più facile se solo riuscissi ad amarti come meriti, probabilmente sarei la persona più felice del mondo, ma...." Sospiro. "Chris, mi dispiace, non è così.. E tutto questo deve finire perché non meriti di essere tenuto così, in sospeso, per colpa mia."
"Ho capito..." Abbassa il viso. Sembra.. deluso.
"Mi dispiace così tanto.." Scuoto la testa.
"Già." Mi interrompe. "Anche a me. Speravo davvero che un giorno saremmo diventati qualcosa, ma.. evidentemente non sarà mai così." Si mette le mani sui fianchi. "Credevo davvero in noi." Mormora.
"Mi Dispiace che sia andata così." Ammetto.
"Oh, andiamo.." Ride per cercare di sdrammatizzare un po' la situazione. "Mi avevi avvertito che sarebbe stato difficile, che non avresti mai smesso di amarlo... sono stato io a farmi i castelli in aria."
"Non.. non si tratta solo di lui." Mi metto sulla difensiva. "Si tratta soprattutto di me, che non sopporto l'idea di farti soffrire, di stare male per questo e di fare qualsiasi tipo di doppio gioco.. se così si può chiamare." Gli dico. "Mi Dispiace."
"Ho capito." Annuisce, rassegnato. "Beh... è tutto?"
"È tutto." Confermo, dispiaciuta per questo dolore. Non mi guarda negli occhi. Mantiene lo sguardo basso e cerca di evitare di mostrare le sue emozioni, ma so benissimo che sta soffrendo da morire. Lui credeva da morire in noi due. E io invece....
"Okay." Mormora, con un filo di voce. Lui si guarda intorno con aria incerta. Vuole andarsene, ma sono sicuro che non me lo dice perché ha paura di crollare. Mi faccio avanti e gli dico che lo accompagno alla porta, lui annuisce e mi segue. Gli apro la porta e lui accenna un sorriso. "È davvero un uomo fortunato." Mi dice, annuendo. "Spero solo che sappia quanto sia fortunato." Aggiunge. Gli rispondo con un mezzo sorriso. "Ciao." Mi dice.
"Ciao." Replico, tenendo la porta aperta per lui. Chris esce e si allontana verso il cancello. Non posso credere di averlo fatto. Ma è giusto che sia così, non potevo continuare ad ingannarlo, indipendentemente dalla mia relazione con Jamie che, in questo momento, è in bilico. Io però ho appena fatto un passo avanti, adesso tocca a lui dimostrarmi quanto tiene al nostro futuro insieme.
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Buonasera a tutti!
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Damie • Never tear us apart.
Fanfiction▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.