Capitolo 51.

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Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vicende scritte  qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.

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Jamie's pov

Dopo ieri sera, eccomi qui di nuovo ad un altro evento. Pare che sia opportuno farlo per la partecipazione agli Oscars, anche se preferirei mille volte stare a casa a deprimermi. Questa sera siamo alla cena pre-oscars di Finch e Chanel, qui a Beverly Hills. Ieri sera abbiamo partecipato ad un altro evento pre-oscars per la figura della donna ad Hollywood, e sono stato ad poco miserabile. Non riuscivo a fare nulla, a malapena ho forzato un sorriso. Infatti uno dei fotografi, mentre facevamo le foto, ci ha chiesto di sorridere perché non ci vede mai ridere insieme. E ha ragione. Perfino un fotografo si è accorto di quanto faccia schifo la mia vita privata. Che schifo. Sto facendo tutto questo solo per rispettare la promessa che ho fatto ad Amelia che, dal canto suo, sprizza di felicità da tutti i pori. Anche ieri l'ho beccata ad osservarmi e sorridermi in più momenti, sopratutto mentre i fotografi ci scattavano delle foto, ma io non riesco a fare lo stesso. Con Dakota mi succedeva naturalmente. La guardavo in quel modo pensando 'È qui, è davvero qui accanto a me', meravigliato dal fatto che fosse davvero insieme a me. Ma sopratutto, la guardavo così perché non riuscivo a credere che tale meraviglia fosse capitata proprio a me. È bellissima, così bella che mi toglie il fiato.. Mi sono sempre sentito come un quindicenne incapace di controllarsi. E amavo il fatto che lei mi rendesse così, semplicemente libero di essere me stesso. Ma adesso non c'è più niente da fare, e bisogna guardare al futuro. Ecco perché stasera devo cercare di sorridere un po' di più... devo almeno provarci, non posso rimpiangere Dakota tutta la vita. Ho fatto un casino, ho rovinato tutto e adesso devo pagarne le conseguenze. Ho la possibilità di rimettere in piedi, se così si può dire, questo rapporto già morto e sepolto.. almeno per il bene delle mie figlie. E così ho fatto. Ho passato tutto l'evento a sorridere e fingere che vada tutto bene, fingendo di amare ed essere pazzo della donna accanto a me, quando in realtà non riesco a smettere di pensare a Dakota.

"Andiamo? Si è fatto tardi." Le dico.

"Va Bene, andiamo." Risponde lei, dandomi ragione come sempre. È questo un altro aspetto che detesto, il fatto che lei sia sempre così accondiscendente e che mi dia sempre ragione in tutto, pensando che così facendo io mi innamori di lei.

"Okay." Dico a mia volta. Mi immischio nella folla per salutare qualcuno. Amelia continua a fare la carina con tutti, mostrandosi socievole ed amichevole. Dakota non è mai stata così. A volte io e lei siamo scesi a compromessi, come tutte le altre coppie, ma non mi ha mai obbedirò come un cagnolino. Anzi, le piaceva sempre sfidarmi o prendermi in giro, fino a farmi impazzire, anche nelle cose più piccole. Con lei era tutto diverso. E non avrò mai più niente del genere. Posso solo accontentarmi di questo, e di ciò che riuscirò a costruire o migliorare da adesso in poi. Quando abbiamo finito, ci avviciniamo all'uscita e prendo le chiavi della macchina, ringraziando il custode. Cammino avanti, dritto verso la macchina, con una certa fretta. Odio queste situazioni. Ma la verità è che pensare a Dakota, a ciò che eravamo e ciò che siamo diventati, mi rende nervoso. Amelia cammina dietro di me, a testa bassa, cercando disperatamente di raggiungermi per qualche motivo. Raggiungo la mia macchina e deciso di mostrarmi più morbido nei suoi confronti, aprendole la portiera della macchina. Non mi piace il fatto che si comporti in modo così sottomesso nei miei confronti.

"Grazie." Dice lei, accennando un sorriso. Mi metto in macchina, sistemo tutto ed esco dal parcheggio. Dakota, Dakota, Dakota.. È un pensiero fisso, e mi fa malissimo pensare a lei. Anche più del solito. "Certo che potresti sforzarti, almeno.." Mormora lei.

"Cosa?" Chiedo, aggrottando la fronte.

"Potresti sforzarti di non pensare costantemente a lei, perlomeno quando sei con me o con le nostre bambine, ecco.." Sbuffa, incrociando le braccia.

"Che ne sai a cosa sto pensando?" Ribatto.

"Come se non lo sapessi." Replica lei. E sbuffa ancora una volta. Non capisco dove voglia arrivare. "Senti, so benissimo che non è facile... ma almeno potresti sforzarti di più come hai promesso che avresti fatto?" Chiede. E sono io a sbuffare questa volta. Già mi sento di merda di mio, non c'è bisogno che ci si metta anche lei. Non stasera.

"Amelia, per favore.." La imploro. Però ha ragione, stiamo passando tutto questo tempo insieme proprio per cercare di recuperare qualcosa, e io non faccio altro che pensare alla mia storia con Dakota.

"Cosa farai domani, quando la rivedrai sicuramente agli Oscars?" Chiede, interrompendomi.

"Amelia!" Protesto. Mi irrigidisco immediatamente.

"Cosa succederà? Perderai la testa e improvvisamente non ti troverò più, perché sei andato a scopartela in un gabinetto?! Sono sicura che questa sia una possibilità." Mi dice, a voce alta.

"Per favore!!" Dico, anche io ad alta voce. Questa conversazione deve finire in questo momento. Non posso sopportare oltre. "Basta." Aggiungo, più calmo. Sono già in ansia per quanto riguarda domani sera, e non voglio iniziare a farmi le paranoie già da adesso. Ci penserò domani, quando saremo all'evento e forse, dico forse, la rivedrò. Il fatto è che non sono più tanto sicuro di voler andare. Non sono pronto a rivederla, non so come reagirei rivedendola. Penso che la situazione potrebbe solo peggiorare.

"Lei ci andrà di sicuro, già so come andrà a finire." Mormora, girando la testa verso il finestrino.

"Potremmo anche evitare di andare, penso che ne abbiamo fatte anche troppe di uscite pubbliche ultimamente." Replico, con ironia. "Stiamo a casa, per me va più che bene..." Dico, scrollando le spalle. "Così evitiamo problemi." Aggiungo alla fine.

"Come vuoi." Risponde, sollevando le spalle. Se ha tutta questa paura che io possa cadere in tentazione rivedendo Dakota, allora dovrà accontentarsi di stare in hotel e rinunciare alla sua uscita pubblica. 

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Damie • Never tear us apart.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora