Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vicende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.
・・・
Jamie's pov
"Hey, hai un minuto?" Mi chiede Amelia entrando in salotto, dove sto guardando i cartoni insieme alle bambine. Dulcie è seduta accanto a me con la testa sulla mia spalla, e invece Elva è seduta sul tappeto.
"Si. Arrivo." Rispondo, dò un bacio a Dulcie tra i capelli e mi alzo, andando verso Amelia. Entrambi ci allontaniamo dalle piccole e andiamo verso la cucina, per parlare più tranquilli. "Dimmi." Le dico.
"Si tratta del Tribeca. Dobbiamo prendere una decisione." Mi dice. Io Incrocio le braccia.
"Giusto." Ho rimandato questa decisione fino ad ora, e non sono tanto sicuro di volerne prendere una. Non sono proprio dell'umore per entrare ad un evento, ma dovrei farlo visto che si tratta del mio film. Anche il film per cui ha fatto la score è stato nominato al festival, e so benissimo che lei vorrebbe che andassimo a supportarci a vicenda. Ma io non so cosa fare. "Non so.. dimmi tu. Cosa pensi di fare?" Però se andassimo a Tribeca potrei trovare il modo per vedere Dakota. Sperando di riuscirci questa volta. Sarebbe una buona scusa. Sarei capace di andare fino a Tribeca semplicemente per rivederla, sarebbe forse l'unica motivazione.
"Io penso di andare. È una bella occasione, non posso mancare... sarebbe un peccato." Risponde, ed io annuisco. Come sospettavo, ogni scusa è buona per mostrarsi in giro e farsi pubblicità. Nonostante io lo sia, non capisco ancora come certa gente possa davvero desiderare di esserlo. È da pazzi. Nessuna persona sana di mente vorrebbe mai essere famosa.
"Okay." Replico, sospirando.
"Comunque, non è questo il problema. Il problema sono le bambine." Mi dice. Io aggrotto la fronte.
"Perché? Ci sono io con loro..." Le faccio notare.
"Ma a me piacerebbe se tu venissi con me a Tribeca." Dice. Bingo! Me lo sentivo che prima o poi me lo avrebbe chiesto. Proprio come lo scorso anno a Toronto, quando mi pregò praticamente in ginocchio di andare con lei per dare visibilità a lei e al film. E mi sentivo cosi fuori posto. Non so come faccia lei a prendere parte ad eventi che non la riguardano in nessun modo da circa tre anni a questa parte.
"Ah." Sospiro, passandomi una mano tra i capelli.
"È un'occasione importante per me, e mi piacerebbe se tu venissi con me." Dice, aspettando una mia possibile reazione. "Vorrei che fossi presente in questo momento così importante, ecco." Aggiunge.
"Non lo so, Amelia. Dovremmo organizzare praticamente un mezzo trasloco per via delle bambine, lo sai..." Mormoro. Continua a tornarmi in mente il fatto che così potrei finalmente rivedere Dakota. Si tratterebbe solo di qualche ora di viaggio in più, potrei inventarmi qualche impegno di lavoro e svignarmela per una giornata. Una giornata sola.
"Possiamo lasciarle anche con mia madre." Propone.
"Non mi sembra giusto." Ribatto. Non esiste. Le bambine vengono con noi, non me la sento di lasciarle qui con Annette. Cosa devo fare? Se accetto di accompagnarla, da una parte dovrò fare la parte del marito innamorato ed orgoglioso all'evento, ma avrò finalmente la possibilità di rivedere Dakota dopo tutto questo tempo. Sperando che, almeno stavolta, vada tutto bene. Certo, potrei chiamarla e chiederle una conferma... ma non sarebbe la stessa cosa. Sopratutto dopo quella conversazione riguardo noi due, voglio assolutamente farle una sorpresa. Ma d'altra parte, non voglio di certo imbattermi in Chris Martin e trovarli insieme.
"Va bene, allora portiamole con noi." Mormora.
"Okay." Sospiro. Lo faccio solo per Dakota. "Okay."
"Quindi vieni con me?" Chiede, sorridendo.
"Si, ehm.. ti ricordo che anche io dovrei essere presente per il mio film." Le ricordo, facendole capire che non vado solo per fare il suo tanto agognato teatrino. "E tecnicamente potrei approfittarne per andare a Los Angeles per un incontro di lavoro che sto rimandando da tempo." Mento. "Quindi mi sembra l'occasione giusta."
"Che incontro?" Chiede, aggrottando la fronte.
"Oh, un incontro per il film che girerò quest'estate." Scrollo le spalle, mostrandomi vago. "Non si tratta di nulla di importante, ma è meglio che vada." Le dico.
"Okay." Risponde, semplicemente. Probabilmente ha già capito qualcosa, ma non Insiste più di tanto perché ha paura che decida di non andare più con lei a Tribeca. "Allora procedo con l'acquisto dei biglietti aerei per noi e le bambine." Mi informa.
"Okay." Replico. Devo dirlo a Dakota. Devo sapere se è ancora a Los Angeles, anche se ieri mi ha detto così. Quella donna è piena di impegni, parte sempre da un giorno all'altro. "Scusami un attimo." Le dico, allontanandomi. "Bambine, papà torna subito." Dico, affacciandomi verso il salone, dove le piccole stanno ancora guardando la tv. Torno verso le scale e vado dritto in camera da letto, chiudo la porta e prendo il mio cellulare. Non so che fare... Mi siedo sul letto, valutando le varie opzioni. Oh, Andiamo.. sarà contenta di vedermi. Me lo aveva chiesto proprio lei di vederci a New Orleans, quindi cambierebbe solo il posto. Forse è una decisione avventata, forse sto sbagliando tutto... Certo, ho bisogno di sapere se è da sola. Voglio stare con lei, non voglio passare una giornata a fare il terzo incomodo con quel coglione tra le palle. Fanculo, voglio vederla. Mi siedo sul letto e la chiamo.
"Hey!" Risponde, dopo qualche secondo.
"Hey.." Mi passo una mano tra i capelli. "È ancora valido l'invito per vederci, vero?" Le chiedo, praticamente a bruciapelo. Ma non ho tempo per i convenevoli, se non possiamo vederci allora non ho intenzione di mettere piede su quell'aereo.
"Cosa?" Chiede, quasi ridacchiando.
"Ah, scusa..." Sospiro, rendendomi conto di doverle spiegare la situazione. "Sarò a Tribeca nei prossimi giorni, quindi pensavo che potremmo vederci.." Quasi balbetto, spaventato che possa darmi una risposta negativa. "Per.. almeno per un giorno. Che ne pensi?" Le dico. Praticamente la mia vita in questo momento dipende dalla sua risposta.
"Certo che si, mi farebbe piacere!" Esclama, facendomi sorridere automaticamente. "Io sarò ancora a Los Angeles per un po', quindi credo che sia perfetto." Risponde. "Alla grande." Aggiunge.
"Solo che..." Sospiro. "Sei da sola?" Le chiedo.
"No." Mi si ferma il cuore. "C'è Zeppelin." Ridacchia.
"Posso gestirlo." Rispondo, ridendo per il sollievo.
"Bene." Percepisco il suo sorriso.
"Bene." Replico. "Allora.... ci vediamo." Mormoro.
"Ci vediamo." Conferma lei, e il cuore ormai mi batte a mille. Sto per rivederla. Non so cosa succederà o cosa ne verrà fuori da questo incontro, ma la cosa importante è che sto per rivederla. Solo questo.
・・・
Buongiorno!
Che ne pensate?
Lasciate un like e/o un commento!
![](https://img.wattpad.com/cover/139265886-288-k47740.jpg)
STAI LEGGENDO
Damie • Never tear us apart.
Fanfiction▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.