Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vicende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.
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Dakota's pov
Ed anche oggi ho rivisto alcuni dei miei amici, seppur per caso.. ho incontrato casualmente Addison e Jeremy e abbiamo chiacchierato un po' del più e del meno, poi sono tornata a casa e ad attendermi c'era... Jamie. Bello, bello come il sole.. appoggiato contro il muretto del cancello. Indossa una maglietta a maniche corte bianca, che gli mette in risalto le braccia muscolose, il solito cappellino della Patagonia, gli occhiali da sole e dei jeans scuri.
"Non ci credo.." Scuoto la testa, quando gli arrivo accanto. Nei messaggi mi aveva detto che aveva intenzione di venire qui, ma non gli ho dato molto peso. Perché venire da me, se hai ancora una moglie da baciare e trattare in quel modo?
"Ti avevo avvisata che sarei venuto, forse se rispondessi ai miei messaggi ti sarebbe rimasto più impresso nella mente." Ribatte, incrociando le braccia. Ah, adesso ha pure il coraggio di dirmi che non gli rispondo ai messaggi? Chissà perché...
"C'è un motivo se non rispondo." Replico, guardandomi intorno. Se ci vedesse qualcuno sarebbe la fine.. "Almeno entriamo in casa, non facciamo scenate in mezzo alla strada." Gli dico.
"Okay." Risponde, caricando il suo zaino in spalla. Apro il cancello e mi segue in casa senza dire una parola, lo faccio entrare e lui, come sempre, comincia a guardarsi intorno. Questa casa è un museo di ricordi per noi due. Mi giro verso di lui e incrocio le braccia, pronta per la guerra.
"Allora, qual'è la scusa questa volta?" Gli chiedo.
"Non fare così..." Mormora, con un filo di voce. Posa il suo zaino a terra e viene verso di me. "Immagino che tu abbia già visto quelle maledette foto del cazzo, e che ovviamente ti sia già fatta la tua versione della storia, ma.. per favore, lasciami spiegare." Mi dice.
"Non c'è niente da spiegare." Replico, come se fossi abituata a questo tipo di comportamento da parte sua. E in effetti.. lo sono. È sempre così, inciampa su di lei e poi viene a chiedermi scusa, riuscendo sempre a convincermi. Ma stavolta è diverso: doveva dimostrarmi che sarebbe cambiato, invece mi ha dimostrato solo che tra di noi non funzionerà mai.
"Invece sì... e lo so che te l'ho detto mille volte, sono noioso persino verso me stesso, ma è così..." Cerca di stringermi le braccia, ma io mi allontano sempre di più. "Dakota, sono io... sono sempre io, quelle foto.." Si mostra disgustato. "In quelle foto puoi vedere anche tu la mia reazione. Ti giuro che stavolta è diverso.. io.. io non..." Balbetta. Sospira e mi guarda negli occhi, prendendo coraggio. "È voluta venire con me perché sapeva che ci sarebbero stati dei nostri amici e io ho pensato 'perché no?'. Non siamo più marito e moglie, ma possiamo sempre essere amici. Stava andando tutto bene, molto bene.. Ho pensato che forse siamo bravi ad essere solo amici, poi lei ha rovinato tutto e mi ha baciato. Sono sicuro che l'ha fatto per via dei fotografi, ma grazie a Dio ci sono quelle foto e tu puoi vedere perfettamente come ho reagito io." Mi spiega. In effetti nelle foto non ha ricambiato il bacio, è semplicemente rimasto lì.. in piedi, indifeso e immobile. Forse ha ragione lui. "Sono rimasto pietrificato, non mi sono mosso... non ho fatto nulla, ero totalmente sorpreso. Era come.. come se Il mio corpo stesso rifiutasse le sue attenzioni. Volevo te. E mi sono allontanato." Dice.
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Damie • Never tear us apart.
Fanfiction▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.