▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.
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Dakota's pov
Detto, fatto! Questa mattina ho preso il primo aereo e l'ho raggiunto immediatamente. Deve cominciare a girare solo nel pomeriggio, quindi un po' di tempo prima che vada via. Busso alla porta della sua suite, stringendo la mia valigia. Finalmente abbiamo chiarito tutto e abbiamo 'archiviato' anche questa storia. Adesso voglio solo stare con lui in pace. Apre la porta dopo qualche secondo, le braccia muscolose in bella vista, i capelli in disordine e il solito sguardo mezzo addormentato che mi fa impazzire. Mi guarda, sospira e noto che gli brillano gli occhi. Ogni volta è come se mi vedesse per la prima volta.
"Sei arrivata...." Mormora, accennando un sorriso.
"Dio, quanto sei bello!!" Esclamo, buttandogli le braccia al collo. Lui mi afferra al volo e mi stringe la schiena, sollevandomi quasi da terra. Affondo il viso nell'incavo del suo collo, ispirando il suo odore... odore di casa. Fa qualche passo all'indietro e ci troviamo dentro la sua suite. Senza che me ne accorga ha afferrato anche la mia valigia, portandola dentro insieme a noi. Lo faccio aderire al muro e inizio a baciarlo, senza dargli nemmeno il tempo di respirare. Amore mio... Gli bacio le labbra, lui mi tiene stretta per i fianchi, poi gli riempio il viso di baci, cominciando dagli angoli della bocca fino agli occhi. Quei meravigliosi occhi che mi guardano sempre con tanto, tanto amore.
"Okay, basta, basta!!" Si lamenta, ridacchiando.
"Ti amo, mi sei mancato da morire." Mormoro, abbracciandolo di nuovo con tutte le mie forze.
"Oh, amore mio...." Mi stringe a sua volta, attirando la mia testa contro il suo petto. Sto bene così, al sicuro tra le sue braccia. Non ho mai sentito tutta questa sicurezza in tutta la mia vita, sento che non potrebbe mai accadermi nulla tra sue le braccia, e mi capita sempre e solo con lui. Forse perché dal primo momento è sempre stato protettivo verso di me, a cominciare dalle piccole cose. Sul set era sempre il primo a proteggermi da qualsiasi tipo di situazione imbarazzante, e gliene sono sempre stata grata. È sempre stato un gran gentiluomo, e questa è una delle tante qualità che ho sempre apprezzato in lui. "Non ci posso credere che sei davvero qui." Mi prende il viso tra le mani e mi bacia di nuovo.
"Sono qua." Appoggio la fronte contro la sua. "E adesso andrà tutto bene, te lo prometto." Gli dico, promettendolo a lui e sopratutto a me stessa.
"Lo so." Mi sorride, spostandomi una ciocca di capelli dal viso. "Beh... Allora.." Si scosta dalla parete e mi prende la mano, intrecciando le dita tra le mie. Un gesto che ancora oggi, dopo tanto tempo, non smette di farmi tremare le ginocchia. "La suite la conosci già. Il frigo è stato rifornito e puoi fare tutto quello che vuoi. Io devo essere sul set tra poco, mi dispiace di doverti lasciare gia da sola." Mi dice.
"Non ti preoccupare. Ho intenzione di farmi una bella dormita." Gli dico, abbassando il viso sulle nostre mani intrecciate. "Non ho... dormito molto... durante questi giorni." Dico, sollevando le spalle. Percepisco il suo sguardo preoccupato su di me.
"E non contare di farlo, adesso che sei qua con me." Mormora, sollevandomi il mento, prima di baciarmi. Io sorrido, grata di essere di nuovo al suo fianco. "Devo andare davvero, a stasera." Mi bacia di nuovo, poi si avvia verso l'ingresso e si infila la giacca. Lo seguo. "Non penso che stasera ti vada di uscire, giusto?" Mi chiede. Scuoto la testa, arricciando il naso. "Okay, che ne dici se ordino qualche pizza per cena?" Chiede, sollevando le spalle.
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Damie • Never tear us apart.
Fiksi Penggemar▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.