Damie • Never tear us apart.

Capitolo 83.

Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vicende scritte  qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.

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Dakota's pov

"Alla prossima, Sam!" Gli dico, ridacchiando, mentre mi allontano da lui per arrivare alla mia macchina. Adoro fare yoga insieme a lui, mi diverte tantissimo. Mentre cammino verso la mia macchina noto un paparazzo che mi sta fotografando, ma non m'interessa poi tanto.. ho altri pensieri per la testa. Appena tornerò a casa dovrò farmi una bella doccia e poi dovrò fare una serie di telefonate importanti.

"Hey, zepp." Mormoro, entrando in casa. Appoggio la borsa a terra e vado dritta nel bagno della mia camera da letto, mi spoglio e mi infilo sotto la doccia. Mi lascio travolgere dal getto d'acqua e inizio a pensare a ciò che devi fare, o meglio, dire. Devo chiamare Chris, prima di tutto, e spiegargli questa storia. Poi devo chiamare Jamie e sistemare le cose. Non so come mi sento al riguardo... è strano, perché da una parte sono felice che sia successo, ma dall'altra mi sento tremendamente in colpa per via di Chris, che non merita questo atteggiamento da parte mia. Dopo una bella doccia fredda, mi avvolgo in un asciugamano e mi siedo sul letto. Chris è la prima chiamata che devo fare. Sono così ingiusta con lui, deve sapere cosa ho fatto.. Faccio un respiro profondo e lo chiamo, aspettando che risponda.

"Pronto?" Risponde, allegro come sempre.

"Hey, ciao..." Mormoro. "Ti disturbo?" Chiedo.

"Tu non disturbi mai. Dimmi tutto. Va tutto bene?"

"Si, ehm... relativamente." Quasi Balbetto. Non so come dirglielo, non riesco a trovare le parole giuste e ho troppa paura di ferirlo. Non se lo merita. "Devo dirti una cosa.. una cosa importante che mi riguarda. Che ci riguarda." Gli dico, mordendomi il labbro.

"Di che si tratta?" Chiede, con tono preoccupato.

"Senti. Non so come dirtelo.. quindi vado dritta al sodo." Sospiro. "Ho rivisto Jamie." Dico. "E non sto parlando dell'incontro di cui ti ho parlato. Ci siamo rivisti di nuovo. È stato totalmente inaspettato.. ma è successo." Gli dico. Lui dice nemmeno una parola.

"Okay. Perché ne fai una tragedia?" Chiede, confuso.

"Perché.. perché non ci siamo solo rivisti." Mormoro e in quel momento giurerei di sentirlo respirare più velocemente, come in preda all'ansia. "Insomma.. è successo di più. Abbiamo parlato e... ci siamo baciati. O meglio, io l'ho baciato. E stavamo quasi per fare sesso, ecco...." Dico, sospirando.

"Lo avete fatto?" Mi chiede, con un tono serio.

"No, no... ci siamo fermati giusto prima." Sospiro. "Ecco, adesso sai tutto. Sei libero di odiarmi, perché stavolta l'ho fatta davvero grossa, ma io non so più che fare. Sono confusa quanto te. Non ho più il controllo delle mie azioni e non so come fare." Gli dico. "E soprattutto mi sento una merda." Aggiungo.

"Io.. io non so che dire." Mormora. "Non so più che dire, più andiamo avanti e più non riesci a togliertelo dalla testa. Adesso addirittura questo..." Sospira. "Non so che dirti. E soprattutto non so più che fare."

"Siamo in due, credimi." Replico. "È come se non avessi più il controllo delle mie azioni in certi momenti, e non so come fare.. soffro anche io, cosa credi? E mi dispiace di far soffrire te in questo modo, perché non te lo meriti davvero." Gli dico.

"Dispiace anche a me." Mi dice. "Forse... forse non sono abbastanza per te. Pensavo di essere in grado di fartelo dimenticare prima o poi, invece...." Sbuffa, frustato. "Non so che dire. Non so più niente."

"E ne hai tutte le ragioni." Replico.

"Dakota, io ti amo... ci tengo davvero a te, ma non so se posso andare avanti così. Passi anche per questa volta, ma alla prossima io non so.. non so se..." Mormora. Una parte di me vorrebbe dirgli di finirla qua, che non ha senso andare avanti, ma d'altra parte sono consapevole di non voler rimanere da sola. Nonostante sia difficile, con lui sto bene, e a volte riesco ad essere spensierata. Ma diciamoci la verità, lui non è Jamie e non lo sarà mai. Starei malissimo da sola, senza Jamie, perché lui non tornerà mai con me. Lo so, lo sento... non ci sarà mai un futuro per noi. Ho lottato tanto per trovare un minimo di equilibrio con Chris, non posso arrendermi adesso. Ma so che non voglio stare con lui. Non so nemmeno io come comportarmi. "Hey, ci sei?" Chris richiama la mia attenzione.

"Si, ehm.. sono qui." Mormoro.

"Quindi.. vi siete fermati?" Mi chiede.

"Si. Ci siamo fermati." Confermo, anche se tecnicamente non dovrei, perché dentro di me so che è giusto fare questo ed altro con Jamie, perché lo amo e perché c'è stato troppo tra di noi, ma al tempo stesso mi sento in colpa verso Chris. È buffo tutto questo, perché quando lui vuole fare sesso mi sembra di affrontare quasi la Via Crucis, ma quando ho avuto la possibilità di farlo con Jamie non ci ho pensato due volte a saltargli addosso.

"E hai intenzione di rivederlo?" Chiede.

"Non lo so. Non credo. Però devo parlargli." Mormoro. "Ci siamo detti delle cose che vanno chiarite, mi dispiace. Posso dirti solo questo." Dico.

"Okay, okay." Sospira. "Guarda, voglio fidarmi ancora di te. Mi hai detto che ti sei fermata, quindi posso farlo... posso fidarmi." Dice, e percepisco un suo sorriso. Si, mi sono fermata, ma non di certo per lui. Mi sono fermata perché ho avuto paura di ciò che avrei potuto provare dopo tanto tempo insieme a Jamie. Ero spaventata dell'enormità dell'amore che provo per lui, questa è la verità.

"Okay." Mormoro, per mettere fine a questa storia. Non posso dirgli ciò che ho appena pensato, nonostante sia la verità. "Allora.. io vado." Dico.

"Okay. Ciao." Mi dice, dolcemente.

"Ciao." Replico, poi attacco. Mi sento tremendamente in colpa, non capisco cosa mi stia passando per la testa. Non ci capisco più niente. Adesso dovrei chiamare Jamie, ma non so più cosa dirgli. Cosa voglio da lui?  Non lo so nemmeno io. Sono tremendamente confusa, e non ha senso chiamarlo in queste condizioni. Devo avere la mente lucida e il pugno di ferro con lui, o mi lascerò travolgere. Non ci siamo sentiti molto in questo giorni, di lui so solo che è tornato a Londra subito dopo il nostro incontro. Ma non so perché, anche se ho qualche sospetto. Devo pensare bene a cosa dirgli, poi lo chiamerò e ne parleremo a lungo.

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