Capitolo 7

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Capitolo 7: Federica
Ci mancava solamente questo per farmi perdere completamente le staffe con mia madre e mia sorella,non avevano la più pallida idea di cosa gli avrei combinato non appena quello e quegli altri se ne fossero andati per sempre da questa casa.

Strinsi le mani sui bracci della sedia a rotelle cercando in ogni modo di mantenere la calma e non esplodere peggio di un vulcano in eruzione.

Odiavo la sensazione che quel ragazzo con quei suoi occhi celesti mi aveva trasmesso,compassione.;ma poi qualcosa è cambiato nel suo viso e nel suo sguardo e forse aveva capito che quella compassione io la disprezzavo.

Odiavo il fatto che un perfetto sconosciuto mi abbia visto in questo modo,era il primo oltre mia madre e mia sorella,e quei pochi dottori,ad avermi visto bloccata su questa maledetta sedia che in questo momento volevo distruggere così come volevo fare con le mie gambe,erano un pezzo davvero inutile di me.

Aveva detto di chiamarsi Riccardo e avevo capito che era il ragazzo spesso mia madre mi nominava,potevo dire quasi di conoscerlo senza averlo mai conosciuto visto che mia mamma e ariana parlavano spesso di lui,raccontando come era bravo a giocare a calcio,o che era un ragazzo speciale o ancora,Arianna non smetteva di dire che era un bel ragazzo ma io sinceramente tutta questa bellezza non c'è l'ho vista.

Non mi intendevo di ragazzi,non ho amiche,né tanto meno amici e sapevo che l'intento di mia madre portando qua quei ragazzi,era proprio questo! farmi fare amicizia ma era un tentativo vano.

Presi il cellulare che stava sul comodino e digitai un messaggio a mia madre dicendole di venire di la ma questa ci mise più del dovuto prima di arrivare facendomi diventare ancora più nervosa.

Riccardo:
Mi intrufolai in bagno ancora abbastanza perplesso da quanto successo e mi lavai le mani distrattamente e mi diressi fuori dal bagno mettendomi le mani in tasca scuotendo lievemente la testa mentre gettai un occhiata alla porta della camera di quella ragazza che era nuovamente,rigorosamente,chiusa.

Non capivo perché si nascondeva,perché non voleva farsi vedere dagli altri,non era mica un mostro! Era solamente su una sedia a rotelle alla fine,non era sgorbia in viso,anzi mi sembrava molto carina nonostante sembrava un viso molto vissuto ma era bello così,senza un filo di trucco.

A pensarci non avevo mai visto una ragazza così al naturale e ciò mi portò a fare un paragone con sua sorella Arianna,la quale era tutto il contrario.

Mentre mi perdevo in questi pensieri,camminando per il corridoio,vidi Maria venirmi incontro sorridendomi lievemente,doveva aver notato il mio scombussolamento perché mi chiese:
Mamma M:"tesoro tutto bene? È successo qualcosa?"

mi sentivo a disagio ma decisi comunque di raccontarle quello che era successo,forse per saperne di più su quella ragazza così strana.
Riccardo:" beh in realtà mi sono imbattuto in tua figlia"
gli dissi mettendomi una mano dietro la nuca e vidi Maria sbiancare e deglutire visibilmente nervosa,sicuramente immaginava come aveva reagito sua figlia.

Mamma M:"oh...hai conosciuto Federica quindi...beh Riccardo mi dispiace se ti ha trattato male...ma lo fa con tutti,lo fa persino con me e con sua sorella...odia davvero il mondo...perdonala"

Riccardo:"Non preoccuparti Maria non c'è niente da perdonare,posso capire...solo mi sembra una ragazza così strana..."
Mamma M:"Riccardo non è strana....è speciale...tu non sai quanto si nasconde dietro tutto quel dolore"

Riccardo:"oh..." questo fu tutto ciò che riuscì a dire e superai Maria tornando dagli altri. Era vero non sapevo cosa si nascondeva dietro quel dolore ma un qualcosa di insolito dentro di me mi diceva che lo avrei voluto sapere.

Come le ali smarrite di una farfallaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora