Capitolo 35

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Capitolo 35: Federica
Non so cosa mi spinse a farlo ma gli afferrai il viso fra le mani e glielo sollevai baciandolo,premetti le labbra sulle sue in un bacio disperato misto a lacrime salate e disperazione,le sue lacrime erano miste alle mie,avevo iniziato anche io a piangere quando aveva iniziato lui in quel modo così straziante.

La cosa che mi colpii maggiormente e che stava piangendo per qualcosa che non era successa a lui e stava piangendo come se fosse accaduto adesso tutto quanto in questo momento stesso ma tutto ciò era accaduto due anni fa e lui neanche c'era ma era come se il dolore che avevo vissuto io prima,adesso lo stava vivendo lui,lo sentivo dalle lacrime salate che bagnavano le nostre labbra che si cercavano disperatamente,si era totalmente lasciato andare a me,mi aveva preso anche lui a sua volta il viso fra le mani e a quel punto io avvolsi le braccia attorno al suo collo accarezzando lievemente i suoi capelli.

Le sue lacrime si erano mischiate alle mie e quel bacio diventava sempre più passionale,era uno scontro,una danza disperata di lingue,disperata quasi quanto lo era lui stesso in quell'esatto momento.

Fuori era calato il buio,era sera ormai,era la sera di una giornata troppo intensa,un misto di emozioni belle e brutte ma che avevamo affrontato insieme e speravo che da quel momento in avanti lui ci sarebbe stato sempre e avrebbe sopportato insieme a me quel dolore che mi stava schiacciando da sola da ormai troppo tempo.

Le mie gambe erano ancora nude ma mai una volta mi aveva fatto sentire in imbarazzo,non si era soffermato sul mio essere mezza nuda ma si era soffermato su quei tagli e quei lividi,ancora non me la sentivo di raccontargli di ciò che era successo ma ero sicuro che a poco a poco sarebbe entrato totalmente nella mia vita conoscendo ogni cosa di me,sia belle e sia brutte.

Mi staccai appena cacciando le lacrime indietro e poggiai nuovamente le mani sulle sue guance accarezzandole lievemente per togliere via le lacrime che inondavano il suo viso e gli sussurrai lievemente:

Federica:"oi.....non succede niente.....è tutto apposto.....non devi stare male per me....." sussurrai lievemente sulle sue labbra lasciandogli un altro piccolo bacio.

Riccardo:"non posso non stare male pensando a tutto ciò che ti ha potuto far ciò.....so che dovrei essere io ha consolarti e non tu....ma non c'è la faccio proprio,vorrei solamente tornare indietro nel tempo ed evitare tutto questo....ma non posso,non posso cambiare il tuo passato,ma posso solamente assicurarti un futuro migliore....."

sussurrò lui lievemente sulle mie labbra accarezzandomi la guancia tirando indietro le lacrime e sollevò poi il viso per lasciarmi un delicato e tenero bacio sulla fronte.

Federica:"davvero alcune volte mi domando chi ti abbia mandato nella mia vita...." sussurrai lievemente accennando il lieve sorriso mentre lasciai andare il viso sulla sua mano che mi accarezzava la guancia facendomi rilassare.

Riccardo:"perché?...." mi chiese lui sussurrando lievemente stringendomi forte a lui avvolgendomi un braccio attorno alla vita poggiando poi il viso sul mio collo frugando in questo facendomi lievemente sorridere e poggiai una mano fra i suoi capelli accarezzandoli sorridendo lievemente:

Federica:"perché sei magnificamente inaspettato.....sei ciò che cercavo in cuor mio ma non avevo mai trovato...." gli sussurrai lievemente accarezzandogli i capelli lievemente lasciando poi andare il viso su questi annusandoli,sapevano di buono,di casa,forse perché lui ora era casa mia.

Riccardo:
Non sapevo cosa mi stesse facendo questa piccola ragazza,piccola non solo perché era minuta e perché era bassina,piccola perché era anche tanto più piccola di me,ci passavamo un bel paio di anni ma questo non mi importava più di tanto,mi ero legato a lei più di ogni altra persona al mondo,avevo questo rapporto così speciale solamente con Andreas,il quale sicuramente mi aveva dato per scomparso ma per il momento non potevo dirgli niente,non volevo rovinare quel rapporto che con fatica avevo creato.

Mi lasciai baciare e mi lasciai coccolare da lei,era come se fossi nelle sue mani o meglio era davvero così,ero nelle sue mani.

Le sue parole poi mi riempirono il cuore,lo fecero totalmente esplodere e le lacrime lasciarono spazio ad un sorriso enorme sul mio viso. Sollevai quest'ultimo e le diedi un delicato bacio sulla fronte e le sussurrai lievemente:

Riccardo:"tu oggi mi hai portato nella tua vita....o almeno in un pezzo di questa,adesso toccherà a me fare lo stesso...." gli sussurrai lievemente sorridendole lievemente e lei mi guardo perplessa facendomi lievemente ridere facendomi appena scuotere la testa e poi proseguii sussurrandole lievemente:

Riccardo:"ti va di venire a vedere una mia partita.....so che tu non esci di casa da tanto.....ma potremmo non metterti sulla sedia a rotelle.....e potresti stare sugli spalti seduta insieme ad Arianna e Maria? Cosa dici?.....dimmi di sì piccola,per favore....."

gli chiesi sussurrando speranzoso guardandola negli occhi e la vidi deglutire,sapevo che le stavo chiedendo qualcosa di davvero difficile per lei,ma sapevo anche che volevo portarla nella mia vita ma per far ciò avevo bisogno di portarla innanzitutto su un campo da calcio,quella era la mia seconda casa.

Federica:"ci penserò....." mi sussurrò lei accennandomi un lieve sorriso facendomi sorridere e mi aveva dato una speranza e non potevo che esserne più felice,ciò che mi rendeva però così felice e che lei stesse facendo tutto questo per me,e io iniziavo ad adorarla ogni momento di più.

Come le ali smarrite di una farfallaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora