Capitolo 41

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Capitolo 41: Federica
Mi ritrovai accerchiata da questo gruppetto di ragazze,quella centrale quella che mi guardava peggio di tutto,era alta,tanto alta,mora e aveva un fisico slanciato sembrava quasi una modella ma il modo in cui si era conciata per venire a vedere un'allenamento faceva pensare ben altro che una modella,e io mi lamentavo sempre di Arianna che vestiva corto e troppo scollato.

Le altre le stavano tutte di lato,due erano biondine e l'altra era rossiccia,ma avevano tutte e quattro la stessa espressione sul viso,un espressione minacciosa e abbastanza disprezzante e io le guardai perplessa,okay che erano invidiose del fatto che Riccardo mi dava attenzioni che a loro non dava,ma adesso stavano esagerando e avevo sopportato già anche troppo per i miei gusti,anche se sapevo che potevo fare ben poco visto che non potevo neanche muovermi da quel seggiolino,ma la parola e il carattere non mi mancava sicuramente per controbattere a qualsiasi cosa mi avessero detto sperando che Riccardo tornasse lì in fretta per non rovinare,quella che fino a quel momento era stata una bella giornata.

Prese parola proprio la ragazza che mi stava di fronte che prima di parlare fece una risatina disprezzante insieme al resto del club delle oche,le avrei chiamate proprio così e ciò che mi disse mi stava facendolo solamente ridere,era patetica:

X:"ma guardate un po' che ragazza si è portata riki dietro.....non credevo fosse caduto così in basso.....come ti chiami tesoruccio?" Mi chiese questa con una voce talmente stridula che mi fece accapponare la pelle,ma era una ragazza o una papera? Me lo stavo davvero domandando.

Scossi appena la testa e accennai una risata ironica alzando la sopracciglia e incrociando le braccia sotto al seno sollevando appena il mento e gli risposi a tono:

Federica:"oh ti sbagli sai.....non è caduto così in basso altrimenti sarebbe atterrato proprio su di te.....e il mio nome non è una cosa che ti riguarda tesoruccio" gli dissi ironica calcando sull'ultima parola sorridendo beffarda e schioccando la lingua al palato mentre questa si innervosì di più così come le sue amichette e mi ribattè:

X:"guardate un po' ha anche il coraggio di rispondermi la ragazzina.....ma tu sai chi sono io? No è si vede....altrimenti ti saresti ingoiata la lingua,ma possiamo sempre fargliela ingoiare noi che dite ragazze?"

Mi disse nervosa e sorridendo beffarda mente poi si rivolse alle amiche che le dissero che sarebbero state felici di farmi tutto ciò e avevo capito che la ragazza si chiamasse Elena,o almeno così l'avevano chiamata le sue amiche.

Non feci in tempo a risponderle come si deve,perché mi avevano davvero scocciata che questa Elena ribatté ma ciò che disse mi fece raggelare il sangue:

Elena:"se hai così tanto coraggio ad affrontarmi....alzati in piedi....e affrontami come si deve!"

Mi disse minacciosa sorridendo beffarda,non aveva mai perso quel sorriso e ciò che disse mi fece gelare sul posto,mi stava sfidando e io detestavo essere sfidata ma senza saperlo mi stava sfidando su una cosa in cui non potevo neanche provare a mettermi in gioco,le mie gambe non si muovevano neanche per scherzo figuriamoci se mi sarei potuta alzare e fronteggiarla,anche se in quel momento era quello che volevo ma non mi persi d'animo,non le avrei dato sicuramente nessuna soddisfazione a quell'oca giuliva che avevo davanti perciò risi lievemente beffarda e ironica:

Federica:"perché mai dovrei alzarmi,dovrei forse mettermi alla tua altezza? Mi dispiace ma lo sono anche più di te,sei tu che ti devi abbassare a me se è del caso...."

sapevo che quelle parole erano tante provocatorie e sapevo che l'avevo solamente fatte innervosire di più ma non mi potevo stare zitta,mi stavano attaccando gratuitamente senza aver fatto niente,solamente per essere amica di un ragazzo che interessava loro ma che lui non si filava di striscio.

Come le ali smarrite di una farfallaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora