Capitolo 57: Federica
Ciò che disse mi fece stringere il cuore perché non vi era cosa peggiore di due genitori inesistenti e ahimè in questo lo potevo in parte capire...Potevo capire quando si sentisse solo questo ragazzo e aveva l'amore negli occhi quando parlava della sorella,era così bello sentirlo parlare con così tanto amore ed ero proprio curiosa di conoscere questa ragazzina,se era come diceva,se era come me,l'avrei adorata sicuramente. Non resistetti quando mi disse quelle parole perché si era aperto con così tanta spontaneità a me che mi fece quasi commuovere,quella spontaneità che io non riuscivo ad avere con lui,forse perché io il dolore non sapevo affrontarlo come lui,e per questo lo invidiavo anche,invidiavo il suo modo di reagire al dolore perché per quanto io potessi mostrarmi forte in realtà sono fragile come una piuma nell'aria,così impotente davanti al flusso troppo forte del vento,ecco io ero proprio così ero forte ma c'erano delle cose che erano troppo forti anche per me. Ma lui,lui si mostrava sempre cosi pronto a sopportare tutto anche un dolore così grande come il mio,era stato pronto ha prendermi con se,fra le sue braccia senza mai esitare,in un modo talmente bello e talmente a me sconosciuto che mi aveva affascinato gli occhi e riempito il cuore. Ma lui no,non doveva sentirsi solo perché se c'era una cosa che potevo giurargli,era che non lo avrei mai lasciato andare,che fossimo amici,o altro o addirittura se un giorno non dovessimo essere niente di niente,potrà sempre trovare la porta di questa stanza aperta,e così come questa anche quella piccola porta del mio cuore frantumato,avrà sempre uno spiraglio aperto per lui,per farlo entrare e chiuderla poi perché nel mio cuore c'era spazio solo per lui,solo per lui che mi faceva così bene al cuore:
Federica:"mi dispiace per tutto questo....posso capirti....la mia famiglia non è mai stata tanto unita neanche...." sussurrai lievemente stringendolo forte e sorrisi appena sentendo i lievi baci teneri e caldi che stava lasciando sul mio collo facendomi rabbrividire e lo sentii stringermi più forte mentre stavamo entrambi seduti su un pavimento,potevamo sembrare stupidi,eravamo per terra quando potevamo essere tranquillamente su un letto o su una poltrona di questa stanza,ma con lui non importava mai dove stavo,ogni posto,ogni momento era semplicemente magico.
Riccardo:"non hai idea di quanto mi sento bene a parlare di questo con te....mi fa bene sapere che in qualche modo stai entrando completamente nella mia vita....ma non ti nascondo che ciò mi fa stare male,tanto.....ho sempre sognato di avere l'appoggio di mio padre per quanto riguarda il calcio,Dio sa quanto avrei voluto vederlo sugli spalti con mia mamma e mia sorella a fare il tifo per me....ma questo non è mai accaduto e mai accadrà...." sussurrò lui lievemente sollevando appena il viso dal mio collo per guardarmi negli occhi e sospirò lievemente poggiandomi una mano sulla guancia accarezzandola lievemente e io lo guardai negli occhi capendo e assorbendo il suo dolore,il suo dispiacere,il suo sconforto per quello che avrebbe voluto ma che non poteva avere e io nelle sue parole mi ritrovavo perché io,io ho una storia simile alle spalle ma ahimè con molti altri scheletri nell'armadio:
Federica:"non ti deve importare di questo....vai avanti per la tua strada con la gente che ti ama,con la gente che ti vuole bene....e il tuo amico Andreas,tua sorella....ed io.....siamo parti di questo...." sussurrai lievemente poggiando una mano dietro alla sua nuca e lui mi sorrise lievemente poggiando la fronte sulla mia sussurrando lievemente:
Riccardo:"non so mai quando la gente mi ama davvero....sono sempre stato tanto diffidente e non mi sono mai fidato di nessuno....come posso fidarmi degli altri se non posso fidarmi dei miei genitori?....Da piccolo ero così legato a mio padre che era il mio mito....da grande avrei voluto diventare esattamente come lui...." sussurrò lui lievemente sospirando appena e abbassò lo sguardo e io tirai leggermente la sua testa dalla nuca facendolo poggiare sul mio petto,esattamente come una mamma fa con un bambino per cullarlo quando piange e gli lasciai un caldo e tenero bacio sulla testa sussurrando lievemente:
Federica:"il tuo unico eroe dovrebbe essere te stesso....perché sei stato così forte,sei così forte ad esserti formato da solo....sei stato cosi forte a capire cosa è giusto e cosa è sbagliato.....sei stato coraggioso ad inseguire i tuoi sogni anche senza l'appoggio delle persone per te importanti....e sei così forte da voler togliere via anche il mio dolore e prenderlo tu....ma tu ne hai già tanto dentro di te che il mio ti schiaccerebbe...." sussurrai lievemente lasciandogli delicati e tenero baci sulla testa accarezzandogli i capelli mentre mi strinse più forte avvolgendo maggiormente le braccia alla mia vita e mi sussurrò lievemente:
Riccardo:"io non sono forte...non lo sono mai stato....ma lo sono per le persone che amo...." sussurrò lui lievemente facendomi sorridere lievemente,eravamo così diversi ma così simili,due pezzi di puzzle che si incastravano alla perfezione.
Federica:"ho così tante cicatrici che tu non hai neanche idea....ma non ti lascerò fuori....aiutami a cercare ciò che mi fa male,aiutami a cercare cosa si nasconde dietro quella casa....aiutami a trovare ciò che da quella finestra ho visto,perché se è reale,beh se è reale ci sono tante cose che ancora devo fare...." sussurrai lievemente stringendolo a me socchiudendo gli occhi lasciando andare il viso sulla sua testa aspirando il profumo dei suoi capelli,lui sollevò poi appena il viso e mi sorrise lievemente sussurrandomi lievemente:
Riccardo:"avrai sempre il mio aiuto....sempre piccola,ricordalo..." sussurrò lievemente e io annuì appena sorridendo lievemente mentre lui si sporse per lasciarmi un delicato bacio sulle labbra,bacio che sapeva di tanto amore ma anche di tanto dolore,quel dolore che adesso stava dentro di noi,e che stavamo condividendo,anche se non del tutto,ma il dolore fa meno male se condiviso in due.Riccardo:
Volevo così tanto scoprire quale fosse la motivazione di tutto questo dolore di cui parlava ma notavo nella sua voce e nei suoi occhi che solo il parlarne,così a grandi linee,le faceva davvero male e io non volevo obbligarla a parlarmi di qualcosa che le faceva male,non volevo soffrisse ancora più di quanto già non lo stesse facendo. Era una ragazza forte e questo lo avevo capito sin dalla prima volta che l'avevo vista,mi aveva sempre tenuto testa ma non solamente a me,ma anche a sua mamma,a sua sorella e a qualsiasi persona le si presentasse davanti.
Ma nonostante ciò ero contento che mi avesse chiesto di aiutarla,ero contento che in qualche modo mi avesse fatto partecipe di tutto questo e non mi avesse lasciato fuori. Sospirai lievemente e sollevai lievemente il viso sorridendole lievemente e poggiai la fronte sulla sua baciandola dopo averle sussurrato che io l'avrei sempre aiutata,perché io per lei ci sarei sempre stata. Presi il suo viso fra le mani e la tirai verso di me e schiusi le labbra per poter intensificare quel bacio che sapeva di amore e di dolore,e la strinsi forte a me mentre la porta della sua camera si aprii e ci staccammo di colpo voltandoci verso questa e sulla porta stava Arianna in lacrime che corse verso sua sorella abbracciandola togliendola quasi dalle mie gambe,ero perplesso non capivo,non capivo cosa succedeva adesso? Arianna non era mai andata particolarmente d'accordo con sua sorella e ora correva qui da lei piangendo? Cosa stava succedendo? Cosa c'era dietro tutte quelle lacrime e tutta quella sofferenza? Non lo sapevo ma sapevo che doveva essere qualcosa di grande,di tanto grande,anche più grande di tutti noi messi insieme,Federica la strinse forte,doveva aver capito cosa stesse succedendo e mi fece segno di lasciarla lì da sola su quel pavimento,con sua sorella in lacrime e lei,lei era anche pronta ad esplodere in un forte pianto ma sembrava che avesse prosciugato tutta la riserva di lacrime. La lasciai lì con sua sorella e uscì dalla stanza poggiandomi alla porta che chiusi alle mie spalle e mi portai le mani sul viso,tutto quel dolore mi stava piovendo addosso ma io volevo solo riparare da tutto ciò la ragazza che amo,e avrei ucciso chiunque le stesse facendo tutto questo,chiunque le stesse dando tutta*spazio autrice*
Buongiorno,volevo dirvi che da oggi posterò un capitolo nuovo ogni giorno!❣️
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Come le ali smarrite di una farfalla
RomanceMille emozioni diverse in una storia piena di mistero. Tanti sentimenti,tanti pericoli e un paio di gambe volate via,come le ali,le ali smarrite di una farfalla.🦋