Capitolo 39

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Capitolo 39:Federica
Gli sorrisi accomodandomi nella macchina di Riccardo e mi guardai intorno,era da così tanto tempo che non uscivo in macchina,o meglio che non uscivo proprio da quelle quattro mura di casa mia,quelle quattro mura che fino a quel momento erano state la mia prigione.

Da quando era arrivato Riccardo nella mia vita era come se tutto si fosse fermato e si fosse rivoluzionato,era come se quello che ero stata fino a quel momento non ci fosse più,si fosse fermata lì in quella casa,in quella casa in cui avevo vissuto ogni singolo momento di questi due ultimi anni.

Era strano per me stare fuori di casa,era strano che la luce del sole brillasse sulla mia pelle e mentre partimmo per andare alla scuola calcio abbassai il finestrino in modo che il vento mi accarezzasse la pelle,era inverno ma non faceva molto freddo anzi l'aria era abbastanza calda e sorrisi lasciandomi scompigliare i capelli dal vento mentre sentii Riccardo parlarmi:

Riccardo:"sono felice che hai accettato di venire con me....sono felice di farti entrare nel mio mondo....sai il calcio per me è una cosa tanto importante...."

mi disse facendomi sorridere e portai lo sguardo sul ragazzo sorridendogli e mi avvicinai per quello che potevo visto che non potevo muovere le gambe e gli schioccai un lieve bacio sulla guancia facendolo sorridere maggiormente e gli dissi:

Federica:"grazie a te di avermici portata...." gli dissi sorridendogli e tornando poi per bene sul mio sedile e dopo un pochino arrivammo difronte alla scuola calcio,dovevo ammettere che ero tanto nervosa perché era da tanto che non stavo fuori ma sapevo quanto lui ci teneva al fatto che io fossi qui oggi e quindi non mi andava proprio di deluderlo,non se lo meritava.

Si voltò verso di me sorridendomi una volta che fummo arrivati davanti alla scuola calcio e una volta che parcheggiò proprio davanti a questa.

Fortunatamente era ancora presto e non c'era qualcuno o mi sarei sentita a disagio a dover scendere dalla macchina in braccio a Riccardo che fece ciò dopo esser sceso dalla macchina e aver fatto il giro dal mio lato,mi sollevò come ormai faceva sempre e io gli sorrisi avvolgendo le braccia attorno al suo collo.

Mi tenne poi salda con un braccio afferrando da dietro con l'altra mano il borsone con dentro la sua roba che gli serviva per l'allenamento e se lo mise in saperla avvolgendo poi entrambe le braccia alla mia vita dicendomi:

Riccardo:"adesso entriamo.....ti porto sugli spalti così da la potrai vedere l'allenamento e poi ti farò conoscere quello che per me è un fratello non un semplice amico....okay?"

Mi chiese sorridendomi e nel frattempo ci eravamo incamminati all'interno della scuola calcio.

Io mi limitai ad annuire lievemente sorridendogli lievemente,ero nervosa,mi sentivo fuori luogo,come un pesce fuor d'acqua ma decisi di rilassarmi poggiando il viso sul suo collo inalando il suo profumo che mi tranquillizzava sempre,mi sentii stringere maggiormente e sussurrare lievemente:

Riccardo:"ehi.....qualsiasi cosa succeda io sarò in campo,ma i miei occhi non ti lasceranno mai....okay? E poi qui nessuno ti darà fastidio,li conosco tutti...."

mi disse cecando di rassicurarmi mentre mi portava verso il campetto dove arrivammo poco dopo e io gli sorrisi lievemente accarezzando appena i suoi capelli tranquillizzandomi un pochino,ero solo uscita ma non ricordavo neanche cosa volesse dire uscire di casa,era come se fosse tutto nuovo per me,come una bambina che crescendo deve scoprire tutto ciò che le sta attorno.

Arrivammo agli spalti e lui mi poggiò su un seggiolino che faceva parte degli spalti e mi sorrise abbassandosi alla mia altezza e mi sussurrò:

Riccardo:"farai il tifo per me?" Mi chiese e io divertita risi lievemente scuotendo la testa e gli dissi:

Federica:"se proprio devo...." gli dissi divertita facendo un sorriso divertito incrociando le braccia sotto al seno e lui mi guardò fintamente male,facendomi ridere di gusto e mi disse ridendo lievemente:

Riccardo:"sei una grandissima stronza lo sai tu?...."mi disse facendomi ridere maggiormente e io annui alzando appena le spalle e gli dissi:

Federica:"ne vado anche tanto fiera se proprio lo vuoi sapere...." gli dissi divertita facendolo ridere scuotendo la testa e mi disse poggiando le mani sulle mie gambe:

Riccardo:"sei incorreggibile....adesso vado,fra qualche minuto iniziamo,guardami eh..." mi disse sorridendomi e io ricambiai il sorriso ridendo appena lievemente dicendogli:
Federica:"contaci..."

gli dissi facendolo ridere ancora e prima di andarsene mi lasciò un piccolo bacio sulla guancia,ma mentre accadeva ciò sentii degli sguardi puntati su di noi.

Difatti quando mi girai vidii una serie di ragazze e gente varia che era arrivata sugli spalti perché l'allenamento stava per iniziare,ma gli sguardi erano proprio di quelle ragazze che stavano in gruppo e mi guardavano male farfugliando parole fra di loro e sorridendo poi a Riccardo quando questo si era allontanato da me ma lui non le degnò neanche di uno sguardo facendomi sorridere sotto i baffi e abbassai lo sguardo sulle mie gambe,quel ragazzo stava diventando la mia più grande gioia.

Riccardo:
La lasciai li sugli spalti e mi diressi giù da questi imbattendomi nelle solite ragazze che venivano a vedere i miei allenamenti e venivano proprio per vedere me ma io non me le filavo di striscio mai e non lo feci neanche in quel momento perché,soprattutto,volevo dimostrare a Federica che delle altre non me ne poteva importare di meno,mi aveva preso lei,stranamente lei in mezzo a tante persone,io avevo notato lei e non so se era il suo carattere avvolte così burbero e la sua insolita dolcezza ad avermi fatto legare tanto a lei ma sapevo che quel giorno avevo un motivo in più per giocare bene,il mio motivo era proprio lei che stava seduta sugli spalti guardandomi con quegli occhioni magnifici che aveva.

Raggiunsi Andreas mentre ero perso nei miei pensieri e vidii che stava dando uno sguardo agli spalti,ormai conosceva tutti quelli che venivano a vedere i nostri allenamenti e sicuramente aveva notato Federica e infatti mi disse:

Andreas:"ehi amico....sai per caso chi è quel bel bocconcino che sta sugli spalti?....non l'ho mai vista prima d'ora" mi chiese Andreas e ammetto che sentirlo parlare così di federica mi infastidì parecchio ma evitai di dirglielo ma gli dissi schiarendomi la voce:

Riccardo:"lei è qui con me...." gli dissi facendolo sbiancare e mi divertii un po' la sua espressione e si portò le mani davanti alla bocca aprendosi in un sorriso,eccolo il solito Andreas,ma gli volevo bene anche per questo.

Andreas:"oddio amico ma come hai fatto ad agganciare un bel bocconcino come quello? Complimenti eh..."

mi disse sorridendomi dandomi una pacca sulla spalla facendomi ridere appena divertito scuotendo appena la testa e alzai lo sguardo verso Federica che stava sugli spalti.

Gli sorrisi facendole cenno con la mano e lei ricambio sorridendomi e notai che tutte la stavano guardando male e la cosa mi fece ridere lievemente,la invidiavano e andava bene così,lei aveva tutto da invidiare tranne me,era così bella nella sua naturalezza.

La partita sarebbe cominciata da li a poco e perciò tornai a concentrarmi su Andreas sorridendogli e gli dissi:

Riccardo:"dopo te la faccio conoscere amico....è magnifica" gli dissi facendolo ridere lievemente ma non gli dissi chi era e cosa aveva,non gli dissi che era l'altra figlia di Maria e non gli dissi che non poteva camminare perché tutto questo per me era secondario,per me la prima cosa che di lei contava era quel splendido e mmagnifico sorriso che aveva sul viso ogni volta che i miei occhi incrociavano e si scontravano con i miei in una miscela magnifica.

*spazio autore*
Ragazzi ehilà come state? Inizio col dirvi che sono molto felice che questa storia vi stia piacendo tanto! Non mi sarei mai aspettata di arrivare a 3.000 visualizzazioni in così poco tempo e in così pochi capitoli!!! Continuate a scrivermi,amo leggervi!!! Ci vediamo al prossimo capitolo,che potrebbe arrivare anche in giornata!!!
F💓

Come le ali smarrite di una farfallaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora