Capitolo 38

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Capitolo 38: Federica
Mi svegliai presto quella mattina,il sole filtrava dalle tapparelle della finestra e il mio viso non era poggiato al morbido cuscino come sempre ma era poggiato sul petto del ragazzo che ultimamente,in questi giorni,mi stava sempre affianco.

Quella mattina delle domande mi vennero in mente:ma lui non ha una famiglia? Non ha persone con cui sta a casa? La verità era che sapevo poco e niente di quel ragazzo a cui mi stavo legando tanto ma oggi mi avrebbe portato in un pezzo della sua vita,la scuola calcio.

Non ho mai adorato particolarmente questo sport,pensavo che chi giocasse a calcio fosse gonfiato tanto quanto la palla con cui giocavano ma Riccardo non era così,era una persona con la testa sulle spalle e non era per niente superficiale,questo lo sapevo per certo.

Sollevai lentamente il viso dal suo petto e stiracchiai le braccia mentre assonnata gettavo uno sguardo alla sveglia di lato al comodino,erano le 07:30,ancora era presto per andare e quindi decisi di lasciarlo dormire ancora.

Mi voltai a guardarlo e sorrisi lievemente,aveva il viso di un angelo mentre dormiva tranquillamente,il nostro rapporto era strano,ma andava bene così,alla fine io neanche sapevo cosa significasse avere degli ottimi amici ma sapevo che quei baci erano stati abbastanza insoliti per due che sono solamente amici ma non me ne pentivo,se l'ho baciato era perché in quei momenti sentivo di volerlo e io facevo sempre tutto ciò che sentivo.

Sorrisi lievemente persa in questi miei pensieri e poggiai una mano fra i suoi capelli accarezzandoli lievemente stando attenta a non svegliarlo e nel frattempo irruppe in camera mia,mia mamma,mi ero dimenticata che la mattina passava sempre per vestirmi e prepararmi come una bambola e sospirai cacciando la mano dai capelli di Riccardo imbarazzata,ero sicura che si fosse accorta di ciò e infatti mi disse a bassa voce per non svegliare Riccardo sorridendo:

Mamma M:"guarda che ti ho vista.....ti piace vero?" mi chiese sussurrando mia mamma chiudendo la porta e venendo verso di me. Io voltai gli occhi al cielo infastidita e sbuffai sussurrando lievemente:

Federica:"no siamo solamente amici mamma....niente di più,niente di meno...." sussurrai lievemente guardandola e gettando poi uno sguardo a Riccardo che dormiva beato.

Mamma M:"è un ragazzo tanto speciale lui....sai la prima volta che lo vidi mi venisti in mente tu....era così determinato a raggiungere il suo obbiettivo....non gli importava niente di niente e di nessuno....proprio come te...."

mi sussurrò lei sorridendomi sedendosi al bordo del letto e allungò una mano verso il mio viso lasciandomi una carezza e io evitai di scostarmi,nonostante non adorassi particolarmente essere toccata.

Federica:"perché mi dici questo mamma?...." le chiesi sussurrando passandomi una mano fra i capelli perplessa.

Mamma M:"perché ho visto in che modo ti guarda.....e fidati se prima il calcio era il centro della sua vita....adesso credo che abbia trovato altro a cui fare centro oltre la rete,ha trovato il tuo cuore...."

mi sussurrò mia mamma e io abbassai lo sguardo sul ragazzo che stava steso di lato a me sorridendo appena in modo che mia mamma non si accorgesse di ciò.

Dopodiché feci segno a mia mamma di andare di là,mi sarei vestita dopo,quelle parole mi avevano dato tanto su cui riflettere ma era impossibile che fosse così,io e Riccardo eravamo amici,fine.

Non gli sarei mai potuta piacere,ero una ragazza invalida e nonostante fosse tanto dolce con me,sapevo che era perché ci teneva a me ma non in un senso che andava oltre una semplice amicizia.

Sospirai persa fra i miei pensieri e sobbalzai quando due mani calde si poggiarono attorno al mio busto e un viso si poggiò sul mio collo,mi fece sorridere lievemente e mi voltai così verso di lui.

Federica:"giorno.....dormito bene?" sussurrai lievemente sorridendogli appena e lui mi sorrise assonnato e mi sussurrò:

Riccardo:"benissimo con te accanto.....sei pronta per vedermi giocare a calcio?" Mi sussurrò sorridendomi lasciandomi un tenero bacio sulla fronte facendomi sorridere lievemente e decisi di prenderlo un po' in giro ridendo lievemente divertita:

Federica:"uh si certo,sono pronta a vedere te che non segni neanche un goal e che non prendi manco mezza palla...."

gli dissi ridendo appena divertita incrociando le braccia sotto al seno. Lo vidii guardarmi sbalordito strabuzzando gli occhi e fintamente minaccioso mi disse:

Riccardo:"ma con chi credi di parlare signorina? Adesso ti faccio vedere io!" Mi disse divertito anche lui e fintamente offeso iniziò a farmi il solletico sopra dei fianchi,dove ancora potevo percepire le sue dita.

Iniziai a ridere cercando di dimenarmi come potevo visto che non potevo muovere le gambe e lui ridendo anche mi disse:

Riccardo:"ritiri quello che hai detto?" Mi disse continuando a farmi il solletico facendomi ridere a crepapelle ma non gli avrei mai dato quella soddisfazione!

Federica:"mai!" Gli dissi fra una risata e un'altra dimenandomi come potevo,adoravo ridere così,così di gusto perché non lo facevo da tempo e quasi avevo dimenticato come si facesse a ridere.

Riccardo:
La feci ridere tanto da farle avere le lacrime agli occhi,era magnifica quando rideva e mi si riempiva il cuore di gioia nel vederla così allegra e spensierata,così gioiosa e felice.

Risi anche io e smisi quando mi accorsi che fra un po' non riusciva più a respirare per il troppo ridere e la lasciai prendere fiato ridendo lievemente scuotendo appena la testa e passai una mano fra i suoi capelli scompigliandoglieli e lei mi fece una linguaccia divertita e io risi,sembravamo due bambini che giocavano insieme e adoravo tutto questo.

Mi alzai poi lentamente dal letto prendendo la maglietta e indossandola,dovevo correre a cambiarmi e poi sarei passato a prenderla e l'avrei portata con me,ero felice ma anche in ansia sapendo che ci sarebbe stata lei a guardarmi,ma sarebbe stata il mio portafortuna.

Riccardo:"piccola ora vado a casa a prendere la roba per il calcio,mi cambio e torno ha prenderti e andiamo all'allenamento okay?..." gli chiesi sorridendogli lievemente afferrando le chiavi della macchina dal comodino accanto a letto.

Federica:"si signor capitano" mi disse facendo il segno con la mano tipico dei capitani facendomi ridere e rise insieme a me mentre mi avvicinai e gli schioccai un bacio sulla guancia e poi me ne andai sorridendo. Feci tutto di corsa,corsi in macchina salutando di striscio Maria che stava in cucina e misi in moto una volta in macchina e andai a casa mia,per fortuna li non mi imbattei in nessuno nonostante mi dispiacesse non vedere mia sorella Francesca,tenevo tanto a lei.

Mi cambiai e tornai in macchina con il borsone da calcio e guidai nuovamente verso casa di Federica,una volta giunto nuovamente li scesi dalla macchina sorridente e suonai al campanello,venne ad aprirmi lei sulla sedia a rotelle e mi sorrise lievemente aprendo le braccia per farsi prendere e io risi lievemente dicendole:

Riccardo:"ti sei abituata vero?" Le chiesi ridendo lievemente sollevandola come una piuma dalla sedia a rotelle,era davvero leggerissima.

Federica:"zitto e cammina!" Mi disse divertita aggrappandosi al mio collo e chiusi la porta di casa sua dirigendomi verso la macchina ridendo lievemente:

Riccardo:"ehi ehi calma....dove la porto signorina?" Le chiesi poi ridendo mettendola in macchina sul sedile di lato a quello del guidatore chiudendo lo sportello e salendo poi in macchina anche io facendo lo stesso e lei mi sorrise,uno di quei sorrisi che scaldava il cuore,riempiendolo di gioia e mi disse:

Federica:"ovunque tu voglia...." mi disse sorridendomi lievemente e io le sorrisi mettendo in moto partendo,si fidava di me e sapevo che sarebbe venuta anche in capo al mondo con me se solo glielo avessi chiesto.

Come le ali smarrite di una farfallaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora