Capitolo 60: Federica
Arianna si staccò dall'abbraccio in cui mi aveva travolta in lacrime e mi guardò con occhi smarriti,fortunatamente aveva smesso di piangere ma i suoi occhi erano ancora tanto rossi e gonfi per le lacrime che aveva versato per quell'uomo che di lacrima non ne merita neanche una. Le spostai i capelli che le si erano attaccati al viso inumiditi da quelle lacrime salate e le sorrisi appena cercando di tirarle su il morale,io e lei non avevamo uno splendido rapporto,non lo avevamo mai avuto ma mi spiaceva così tanto vederla così proprio perché mi rivedevo in quelle lacrime e in quel viso stravolto da quest'ultime. Non eravamo mai state fortunate nella nostra vita,io meno di lei,ma anche lei aveva subito dolore in varie occasioni,ma c'è forse un dosaggio al dolore? C'è forse chi soffre più di un altro? A me il dolore sembra solamente un masso,un masso pesantissimo come quelli che mettono in mare per bloccare le acque tremende che vogliono portare via con se negli abissi la sabbia,ecco cos'è il dolore per me,per me il dolore è un qualcosa di così forte e impetuoso che ti porta giù nei suoi abissi e ti tiene stretto,stretto nelle sue grinfie,non permettendoti di liberarti mai del tutto,ecco il dolore non ti lascia mai completamente,il dolore ti logora lentamente fino ha sfinirti ma arriva un punto in cui diventi immune al dolore,questo ti passa su e anche se ti attraversa non lo senti,non lo senti perché per te è normale,perché oramai il dolore fa parte di te.
Federica:"sai Arianna....noi non meritiamo tutto questo dolore....tu non lo meriti..."sussurrai lievemente accarezzandole lievemente la guancia umida e le sorrisi appena sospirando lievemente. Lei scosse la testa e si portò le mani sul viso e accennò appena un sorriso,ed ero contenta di averla fatta sorridere almeno un pochino.
Arianna:"neanche tu lo meriti....eppure ne sopporti ogni giorno così tanto....anche più di me...." sussurrò lievemente e ahimè dovevo per forza darle ragione,quante ne avevo passate io in così pochi anni,un uomo normale in media lo passava in tutta la sua vita. Abbassai lo sguardo senza dire nulla e tolsi la mano dalla sua guancia portandola dietro alla nuca e scossi lievemente la testa e lei continuò a parlare sussurrando lievemente:
Arianna:"e poi tu adesso hai qualche altro su cui contare....si vede proprio che sta tanto sotto per te.....ha rifiutato persino le mie avance....e c'è ne vuole...."sussurrò lievemente accennando appena una risata divertita ma non cattiva. Alzai leggermente lo sguardo e la fulminai con questo,so che stava scherzando ma mi dava ugualmente fastidio quello che aveva detto,non ero gelosa,non sapevo neanche cosa fosse la gelosia,non l'avevo mai provata ma Riccardo era una cosa diversa per me,era diverso e inaspettato e dopo tutto ciò che era successo,in qualche modo anche se sapevo che non era totalmente così,lo sentivo mio e qualunque persona gli si avvicinasse mi dava solo un fastidio e in irritazione tremenda. Vedendo il mio sguardo Arianna rise lievemente e scosse la testa dicendomi sussurrando lievemente:
Arianna:"uh gelosetta....tranquilla non te lo tocco....e poi è così dannatamente preso da te che non guarderebbe nessuno..." sussurrò lievemente sorridendomi questa volta lievemente e io la guardai neutralmente,non sapevo neanche cosa dirle,sapevo che Riccardo ci teneva a me e sapevo che io ci tenevo ma non sapevo se ero gelosa come Arianna diceva,e non sapevo se era vero che Riccardo non guarderebbe mai nessuna oltre me,mi sembrava una cosa assurda anche solo pensarlo,sicuramente aveva di meglio da guardare che una ragazza invalida.
Federica:"non sono gelosa...."sussurrai lievemente ma il mio viso e il mio sguardo dicevano il contrario e Arianna se ne accorse e si mise a ridere lievemente scuotendo lievemente la testa:
Arianna:"si e io sono la più bella del mondo....dai fede si vede lampante che vi mangiate con gli occhi...."mi disse sussurrando lievemente Arianna e mi sorrise ma io scossi lievemente la testa nascondendo un sorriso sotto i baffi,ahimè sapevo che era così e sapevo che forse mi stavo innamorando sul serio.Riccardo:
Mi staccai lievemente da Maria e le sorrisi lievemente mentre questa mi sorrideva a sua volta e nel frattempo il mio pensiero volava alla ragazza che stava dietro quella porta e adesso volevo tornare da lei e speravo in cuor mio che avesse calmato un pochino Arianna,mi dispiaceva tanto per lei ma ahimè dovevo ammettere che il mio pensiero principale non era mica Arianna ma lo era sua sorella,quella ragazza mi aveva totalmente fottuto il cervello e volevo davvero proporle di allontanarci da lì,di andare via insieme da tutto quel dolore,volevo scappare via con lei,avrei rinunciato a tutto quanto per lei,per poter vederla sorridere e chissà forse un giorno l'avrei rivista anche camminare in una città che magari le poteva restituire le gambe alla stessa maniera in cui la sua città,la sua casa gliele aveva tolte così prematuramente,avrei fatto qualsiasi cosa pur di vederla felice perché la sua felicità era la mia. Avrei lasciato ogni cosa,ahimè anche mia sorella che mi sarebbe mancata tantissimo ma non mi sarebbe dispiaciuto per nessun altro,la mia famiglia non meritava la mia nostalgia o che io sentissi la loro mancanza visto che loro non sentivano mai la mia e non si preoccupavano minimamente di me e pretendevano solamente che io fossi come loro volevano,pretendevano che io facessi della mia vita ciò che loro pensavo che fosse giusto per me,ma io ero testardo e non avevo mai abbandonato il mio sogno di essere un calciatore,ma per lei se lo dovevo fare lo avrei fatto perché non vi era cosa più importante.
Riccardo:"vado a vedere cosa combinano....e se Arianna si è calmata un pochino..."gli sussurrai guardandola e Maria annuì accecandomi appena un lieve sorriso e se ne andò per il corridoio ritornando in cucina e io sospirai lievemente e feci per entrare in camera nuovamente ma rimasi bloccato con la mano sulla maniglia che stavo girando per poter aprire la porta e entrare in camera ma avevo sentito parlare,stavo sentendo ciò che dicevano e sorrisi appena nel sentire le parole di Arianna,tenevo così tanto a lei che se ne era accorta anche Arianna e mi fece sorridere ancora di più quando le disse che era gelosa dopo averle detto che ci aveva in qualche modo provato con me. Sorrisi e rimasi poggiato alla porta ma avrei voluto stare lì dentro,prenderla in braccio e dirle che non volevo niente se non lei,perché l'amavo e l'avrei amata sempre,ogni momento che passava sempre di più,ogni minuto della mia vita.
STAI LEGGENDO
Come le ali smarrite di una farfalla
RomanceMille emozioni diverse in una storia piena di mistero. Tanti sentimenti,tanti pericoli e un paio di gambe volate via,come le ali,le ali smarrite di una farfalla.🦋