Capitolo 54: Federica
Non sapevo come faceva ma questo ragazzo trovava sempre il metodo per farmi sorridere,non sapevo cosa avesse,quale qualità avesse,per rendere sempre,tutto così fantastico e tutto così magico. Mi lasciai andare completamente fra le sue braccia lasciandomi cullare dal suono della musica e dal suono del temporale,si per me era un suono non un rumore,amavo i temporali così violenti come quello che c'era fuori ma da quel giorno in poi non avrei amato la gente che si aggirava fuori con i temporali. Nonostante mi stessi lasciando andare e mi stessi godendo il momento,dentro di me ancora c'era la figura di quell'uomo che stava proprio dietro la finestra,inzuppato di acqua,e mi guardava come ha volersi prendere gioco di me e di quel passato che stavo cercando di mettere da parte da tanto tempo,ma ahimè il non funzionamento delle mie gambe mi ricordava sempre che ero disabile e che qualcosa era successo visto che ricordavo perfettamente le passeggiate che avevo fatto con mia sorella in bicicletta quando saliva su a Roma dai nonni,ricordavo le lunghe nuotate fatte con gli amici,ricordavo le mattinate a correre con l'aria fresca che mi accarezzava la pelle,ricordavo i giri in motorino per milano,ricordavo le corse per i corridoi della scuola,ricordavo le serate a ballare sul letto,ricordavo corse e passi piccoli,ricordavo le mie gambe muoversi come non avevano mai fatto e come adesso non potevano più fare ma improvvisamente sembrava che tutto ciò che non potessi fare potessi farlo nuovamente,improvvisamente sembrava che il problema inerente alle mie gambe non esistesse più,e che potessi fare qualsiasi cosa grazie a questo ragazzo che non era diventato solamente una persona importantissima per me,ma era diventato anche le mie gambe,quelle gambe che io tanto odiavo erano state sostituite da due braccia forti che mi sostenevano e mi facevano volteggiare esattamente come una farfalla,una farfalla che aveva ritrovato le sue ali,una farfalla leggiadra che adesso aveva spiccato il volo,una farfalla che era tornata a volare.
Sorrisi sulle sue labbra quando mi baciò per quelle parole che gli avevo sussurrato ma avevo detto solamente ciò che avevo dentro e ciò che sentivo,non ero sicura di sapere cosa significasse amare ma se amare era tutto quello,allora io non è che ero innamorata di lui,ero innamoratissima,proprio persa di quel ragazzo,che non mi sarei mai aspettata di avere nella mia vita. Non sapevo se il mio modo di amare gli sarebbe stato bene,non sapevo amare e di questo ne ero sicura,non avevo mai amato nessuno e non sapevo neanche da dove dovessi incominciare ma per il momento andava bene così,per il momento avrei imparato ad amare,poi lo avrei amato sicuramente. Mi aggrappai al suo collo mentre lui mi faceva volteggiare da una parte ad un altra della stanza come se fossi la cosa più leggera di questo mondo,sembrava che non pesassi niente per lui,sembrava che fossi così leggera come una piuma o ancora proprio come una farfalla. Mi staccai appena dalle sue labbra sorridendo lievemente su di queste e portai una mano dietro il suo collo accarezzando i suoi capelli facendolo sorridere e poggiando la fronte sulla mia mi sussurrò lievemente:
Riccardo:"spero di averti fatta felice questa sera...." sussurrò lui lievemente e io sorrisi accarezzando i suoi capelli stringendoli lievemente nelle mani,non troppo per non fargli male e poi avvolsi nuovamente per bene le braccia dietro al suo collo. Lui non aveva idea di quanto felice mi aveva fatta,ma non solamente quella sera,lui mi faceva felice ogni momento che passava sempre di più,riusciva ha sorprendermi e riempirmi il cuore di gioia,non so come ci stava riuscendo,sapevo che non ero una persona facile da gestire e sapevo che mi stava facendo innamorare di lui,in una maniera così delicata,così dolce e così tenera e soprattutto così naturale che neanche me ne stavo accorgendo o meglio non sapevo come aveva fatto ha farmi sciogliere così tanto,con i suoi abbracci,con il suo proteggermi,il suo essermi sempre accanto e il suo amarmi così tanto,e soprattutto con i suoi baci,i suoi baci ti facevano sciogliere come neve al sole ed era possibile resistere a tutto ciò,il mio cuore non sapeva resistergli o semplicemente non voleva neanche resistergli. Così annuì lievemente e gli sorrisi per rispondere a quella domanda o affermazione che aveva fatto ma a me era suonata tanto come una richiesta,come se lui avesse bisogno di sentirsi dire che mi aveva fatta felice,come se questa cosa non fosse già abbastanza ovvia,come se fosse la cosa che gli interessava di più,come se la mia felicità fosse la cosa più importante di questo mondo. Strinsi così le braccia attorno al suo collo e sorridendogli lievemente gli sussurrai lievemente:
Federica:"non hai neanche la minima idea....di quanto tu possa rendermi felice anche solo stringendomi la mano o stringendomi fra le tue braccia....questo per me è già così dannatamente tanto....quindi si mi hai fatta non felice,di più.....mi hai riempito il cuore di gioia..." sussurrai lievemente e lo vidi sorridere e accarezzandomi lievemente una guancia mi disse sussurrando lievemente:
Riccardo:"spero di riuscirci sempre allora....anche quando il mondo ti dovesse crollare addosso...." mi sussurrò lievemente facendomi sorridere e stringendomi ancora più forte e io sussurrai lievemente lasciandogli un tenero e caldo bacio sull'angolo delle labbra:
Federica:"non ti assicuro che nei prossimi giorni mi vedrai sempre sorridente.....devo scoprire delle cose....che adesso non ho la forza di raccontarti....riguardano il mio passato.....la mia disabilità......quello che ho visto questa notte fuori da questa finestra.....questo posto è così bello ma chi sa cosa si nasconde dietro.....questo posto è stato fonte di ogni mia gioia ma anche di uno dei miei più grandi dolori....ho vissuto con te uno dei momenti più belli della mia vita....e ho rivisto fuori dalla finestra ciò che avrei sperato non rivedere mai più...." sussurrai lievemente sospirando lievemente,avevo tanto dolore dentro ma ormai mi ero abituata a convivere con questo,mi ero abituata ad avere un macigno in gola e in petto,mi ero abituata alla sofferenza,perché la vita mi aveva sempre e solo riservato quella e io adesso avevo paura,paura che una cosa così bella come lui,mi fosse portata anche via,non volevo perdere l'unica cosa bella che mi fosse mai capitata nella vita,avrei lottato se era necessario,avrei lottato con le unghie e con i denti per tenerlo li,li accanto a me. Lui mi sorrise lievemente e mi sussurrò lievemente stringendomi più forte a lui e tranquillizzando quel timore che avevo dentro di me:
Riccardo:"sarò sempre con te....anche nei momenti in cui non mi vorrai....e scopriremo tutto insieme,non sei sola....ti aiuterò e quando vorrai raccontarmi tutta questa sofferenza che hai dentro....io ti ascolterò....ti consolerò....ti proteggerò....mi prenderò cura di te...prendendomi un po' del tuo dolore.....perché fa meno male se il proprio dolore lo si porta in due...." sussurrò lui lievemente io abbassai il viso sorridendo. Ecco! Ecco perché non potevo fare a meno di questo ragazzo,sapeva sempre leggere dentro di me,sapeva sempre cosa dire e sapeva sempre consolarmi,sapeva sempre proteggermi e sapeva sempre come farmi stare meglio ma soprattutto sapeva magicamente come farmi innamorare di lui.Riccardo:
Sapevo che il dolore che portava dentro era enorme,sapevo che era un dolore più grande di quanto lo era lei,così piccola,così fragile ma così un uragano potente ma non potente quanto lo era quella sofferenza che da sola la stava schiacciando,non lo era tanto quanto sopportare quel forte dolore che l'aveva distrutta e che aveva distrutto anche me quando avevo visto in che condizioni le sue gambe erano ridotte. Così avrei preso io una parte del suo dolore,le sarei stato accanto,le sarei stato sempre vicino,l'avrei aiutata a scoprire ciò che voleva sapere e se quelli che avrebbe scoperto l'avesse fatta crollare,io l'avrei sostenuta per non farla cadere,o l'avrei raccolta da terra provando nuovamente ad aggiustarla,provando a trovare sempre la combinazione perfetta a tutti quei piccoli pezzetti per poterli rimettere insieme,inutile dire che facevo tutto quello perché ero perdutamente innamorato di questa magnifica e bellissima ragazza,era così lampante che io fossi innamorato di lei,me lo si leggeva negli occhi,nel viso,sulla fronte. Appena i miei occhi incontravano il suo sguardo questi si illuminavano e quando mi diceva qualcosa spiazzandomi,il cuore sembrava volesse uscire dalla gabbia toracica e quando mi abbracciava,quando mi baciava o semplicemente veniva ha rifuggirai fra le mie bracci,bue in quel momento ero un misto di emozioni e sensazioni diverse e che mi facendo sentire l'uomo più fortunato del mondo per averla. Molti mi avrebbero potuto dire che ero un matto,un matto ad essermi innamorato di una ragazza invalida,ma io amavo anche questo di lei,perché quando ami,ami e basta,senza se,senza ma,senza forse e senza perché,non importava come lei fosse importava come io stavo quando ero con lei,come mi faceva sentire e lei mi faceva sentire speciale,mi faceva sentire fottutamente felice e libero di poter amare davvero per la prima volta e mi faceva sentire che forse qualcuno nel mondo che mi amasse come la mia famiglia aveva mai fatto,c'era e forse,forse ero sicuro che quella persona,quella ragazza,fosse proprio lei,lei così piccola e fragile ma così forte e potente da avermi stravolto la vita. Non le sussurrai granché mentre L'abbracciai e la strinsi forte a me le sussurrai semplicemente accennando un sorriso:
Riccardo:"il fatto è che ti amo....ti amo così tanto che non mi stancherò mai di dirtelo...." sussurrai lievemente e lei prendendomi il viso fra le mani mi sussurrò prima di baciarmi quasi sulle labbra facendomi sorridere poi su di queste:
Federica:"e io non mi stancherò mai di sentirtelo dire....perché detto da te sono le parole più belle del mondo....quindi no,non smettere mai di dirlo,non smettere mai di dirlo a me...." mi sussurrò lievemente e inutile dire che la baciai con tutto l'amore e la passione che avevo,e che non mi sarei mai stancato di darle.
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Come le ali smarrite di una farfalla
RomansMille emozioni diverse in una storia piena di mistero. Tanti sentimenti,tanti pericoli e un paio di gambe volate via,come le ali,le ali smarrite di una farfalla.🦋