Capitolo 50

266 19 9
                                    

Capitolo 50: Federica
E fu così che diventammo un corpo e un anima,una combinazione perfetta,una melodia e una danza in magnifica armonia,non parlammo più nessuno dei due,ci cercavamo solamente con lo sguardo,i suoi occhi in questo momento erano così belli,riuscivo ha vederli nonostante la stanza fosse totalmente buia,fortunatamente la luce della luna che filtrava dalle vecchie finestre di quella camera mi permetteva di guardarlo,per quello che potevo visto gli occhi che erano troppo inondati di piacere e non riuscivo a tenerli aperti,ma lo ammirai per come potevo,perché lui che si muoveva sopra di me era la visione più bella del mondo.

Non sapevo cosa stessi provando per lui,dire che stavo bene era abbastanza riduttivo,non stavo bene,stavo magnificamente così connessa a lui e così in sintonia con il suo corpo,la sua anima ed il suo cuore.

La mia testa si rovesciò verso dietro quando mi resi conto di star giungendo al culmine del piacere e mi accorsi che anche lui si stava riversando dentro di me,o meglio dentro quella protezione che aveva indossato,ma ugualmente era uno stato di enfasi incredibile tanto che mi sembrava di aver toccato il cielo con un dito.

Ripresi fiato affannata mentre lui fermò le mani sui miei fianchi che non si mossero più essendo stati bloccati dalle sue mani che prima li facevano muovere e si fermò anche lui mentre tentava di riprendere fiato,anche lui affannato come se avesse fatto una gara di corsa.

Si sporse però verso di me lasciandomi un delicato bacio sulle labbra sorridendomi lievemente su queste e io ricambiai sorridendo a mia volta,mi sentivo così leggera e così libera e così schifosamente felice che non mi sembrava vero,semplicemente perché felice davvero non lo ero mai stata,né prima dell'incidente e né subito dopo questo visto tutte le difficoltà e tutti i dolori che la vita mi aveva gentilmente donato.

Rimanemmo così,lui dentro di me e io sotto di lui per un tempo che mi sembrò infinito e volevo che tutto ciò non finisse mai,che tutta questa magnifica serata e tutta questa magnifica sensazione,non finisse mai,volevo restare così esattamente per sempre,esattamente per tutta la vita.

Mi accolse fra le sue braccia calde,eravamo bollenti entrambi e anche abbastanza sudati,e mi strinse forte,proprio così come eravamo e io avvolsi le mie braccia dietro al suo collo stringendolo forte a me,mi lasciò un delicato bacio sulla fronte e sospirando appena uscii lentamente da dentro di me facendomi sussultare,mi sarebbe mancata quella bellissima sensazione,lui mi sorrise e poggiò una mano sul mio viso accarezzandolo lievemente,rimanendo sopra di me facendosi leva su un braccio per non pesarmi troppo con il suo corpo ma a me non importava il fatto che mi avrebbe potuto schiacciare,volevo che mi stesse vicino perché ne avevo bisogno.

Sospirai appena e lo tirai verso di me facendolo avvicinare di più e mi sorrise strofinando lievemente il mio naso con il suo e io gli sorrisi di rimando e lievemente mi sussurrò accarezzando il viso con una mano:

Riccardo:"tesoro mio....tutto okay? Com'è stato? Ti ho fatto tanto male...?" Sussurrò lui lievemente a raffica facendomi ridacchiare per quanto era buffo e io scossi la testa mentre lui mi guardava perplesso e sussurrai lievemente mettendo una mano dietro la sua nuca giocherellando e accarezzando i suoi capelli:

Federica:"sei buffo quando sei preoccupato....comunque è stato bellissimo e no non mi hai fatto male per niente davvero...." sussurrai lievemente ridacchiando appena facendolo sorridere poi e scosse la testa sussurrandomi lievemente lasciandomi prima un tenero e caldo bacio sulle labbra:

Riccardo:"sempre simpatica tu eh.....comunque è stato magnifico per me piccola mia..." mi sussurrò facendomi imbarazzare lievemente e abbassai appena lo sguardo sussurrando lievemente:

Federica:"davvero? Non penso di esser stata tanto capace...." sussurrai lievemente imbarazzata ed era davvero così,non sono mai stata con nessun ragazzo in questo senso prima di questo momento stesso,era il primo per me e non so cosa si era mosso dentro di me per avermi fatto fare ciò,probabilmente tenevo troppo a questo ragazzo,anche più di quanto sia io che lui potessimo imaginare ed era magnifico ma allo stesso tempo mi spaventava,mi spaventava quanto avrei potuto amare quel ragazzo,mi spaventava quanto mi sarei potuta legare a lui,mi spaventava davvero tanto.

Come le ali smarrite di una farfallaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora