Capitolo 4

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Capitolo 4: Federica
Me ne andai in un altra stanza perché ero stufa di starla ad ascoltare,mi diceva sempre le stesse ed esatte cose che mi diceva ogni santo giorno e già la mia vita era abbastanza monotona così ci mancava solamente lei che mi faceva il ripasso ogni mattina,mi aveva davvero scocciato.

Se solo avessi potuto,se solo non fossi su questa stupida sedia,probabilmente non sarei più neanche a Milano,ho sempre sognato di vivere per fatti miei lontano da qui e non dipendere da nessuno,invece sono costretta sempre a dover dipendere da qualcuno.
Sbuffai e accessi la tv del salotto e vidi mia madre sull'uscio della porta venirmi a salutare per poi andarsene a lavoro.

Mamma M:"ciao gioia,ci vediamo per pranzo,se hai bisogno di qualcosa non esitare a chiamarmi." disse mia madre salutandomi con un bacio sulla guancia e se ne andò via lasciandomi la da sola ma non sapevo in realtà cosa stava tramando mia madre,lei per pranzo non tornava mai proprio perché aveva una squadra intera a cui cucinare e quindi la cosa iniziò a preoccuparmi.

Riccardo:
Iniziò l'allenamento,feci ben tre goal e vedevo Andreas che mi guardava di sbieco per dargli la palla per fare un goal anche lui ma io me la ridevo di gusto,questa situazione mi divertiva troppo.

l'allenamento termino e andras mi inseguiva negli spogliatoi per "menarmi" ma io non facevo altro che ridere di gusto per quella situazione e mi chiusi dentro una doccia per potermi lavare e così feci mentre Andreas da dietro la porta mi urlava ridendo anche lui:
Andreas: "Riccardo potevi passarmela una palla maledetto!"
Riccardo:"potevo ma se lo avessi fatto non mi sarei divertito così tanto" gli dissi ridendo mentre l'acqua scorreva sul mio corpo guadagnandomi un vaffanculo divertito da parte del mio amico che era entrato nell'altra doccia.

Una volta che entrambi finimmo di lavarvi uscimmo e ci dirigemmo a mensa e fuori da questa stava già tutta la squadra e Arianna ma non capivo perché stavano lì e non dentro a mangiare e mi avvicinai a loro con espressione confusa insieme ad Andreas che era perplesso quasi quanto me.

Riccardo:"che succede ragazzi?"
Arianna:"oggi venite tutti a pranzo a casa mia,mia madre per una volta vi vuole tutti per casa" mi disse Arianna sorridendomi e poggiandolo una mano sul braccio e io portai il mio sguardo su quella mano e spostai il braccio delicatamente e mi voltai nel frattempo verso Maria che era uscita dalla cucina e questa appena mi vide mi sorrise,non so perché ma Maria era molto affezionata a me e mi trattava sempre come un figlio e devo dire la verità anche io ero molto legata a lei.

Ci dirigemmo così alle nostre auto e con me sali anche Andreas e ci dirigemmo verso casa di Maria seguendo la macchina di quest'ultima perché non sapevo dove abitasse,in effetti non eravamo mai stati a casa sua,chissà magari avrei conosciuto l'altra figlia anche se ho sempre pensato che non sia proprio a Milano visto che non l'ho mai vista neanche per sbaglio in questi ultimi anni che ho conosciuto Maria.

Andreas mi risveglia dai miei pensieri.
Andreas:"a cosa pensi fratello?"
Riccardo:"ricordi che una volta Maria aveva detto di avere due figlie ma dell'altra non ne abbiamo mai saputo niente ne da Arianna e ne da Maria stessa. Chissà se oggi la conosceremo"
Andreas:"eh Riccardo pronto ad accalappiare"
Riccardo:"ma quanto sei stupido? Mi chiedevo solamente ciò." gli dissi ridendo leggermente scuotendo la testa e nel frattempo mi parcheggiai davanti alla macchina di Maria non appena questa si fermò e insieme ad Andreas scendemmo dalla macchina e seguimmo Arianna e Maria insieme al resto della squadra.
Osservai la casa da fuori,era una casa a se,in una stradina abbastanza isolata ora che ci facevo caso e la casa non aveva piani era tutta una,ero curioso proprio di entrarci anche per scoprire cosa avrei trovato al suo interno.

Maria apre la porta e ci fa accomodare dentro,la casa era molto accogliente e mi guardai attorno sorridendo appena mettendo le mani in tasca e la voce di Arianna mi distrae.
Arianna:"benvenuti ragazzi,accomodatevi pure.....Fede vieni di qua per favore." Mi accomodai e notai ciò che aveva detto Arianna,quindi si avrei conosciuto l'altra figlia di Maria ed ero proprio curioso poiché non era mai venuta a lavoro a trovare sua mamma neanche quando questa rimaneva giornate intere alla scuola calcio e la cosa mi incuriosiva non poco,chi sarà mai questa ragazza?

Come le ali smarrite di una farfallaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora