Mindy don't mind

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Devo andare in bagno! So che può non interessarvi, ma non ho più messo piede nei bagni di scuola da quando il piede di Jennifer ha avuto un incontro ravvicinato con il mio polso.

Ho la paura, il terrore di vederla, quelle poche lezioni che abbiamo in comune le vivo come un agonia interminabile.

É sabato, sento per i corridoi il vociare di chi si sta organizzando per la serata:

Tizia: <<vai alla festa di Ray stasera?>>

Tizia 2: <<non posso di certo mancare, ho giusto un vestito che farà perdere la testa a Jake!>>

Tizia: <<spero proprio che ci sia!>>

Tizia 2: <<uno come lui non mancherà>>

Ppfff, che schifo, possibile che pensino sempre a far colpo sui ragazzi?

Giro l'angolo ed inciampo su di un libro pesante poggiato per terra, facendo volare fogli random per aria.
Una ragazza triste siede per terra e mi guarda come se io fossi il diavolo sceso in terra.

<<S-scusami tanto!>>, mi abbasso per raccogliere i suoi fogli, lei fa lo stesso in silenzio.

<<Non ti ho rovinato il libro o gli appunti vero?>>, scuote la testa in silenzio, sembra nervosa.

<<Tutto...okay?>>, fa cenno di si.

Non so che situazione sia questa, ma le porgo di istinto la mano per aiutarla ad alzarsi.
Mi guarda con un barlume di speranza negli occhi e la afferra debolmente, alzandosi.

<<Io... sono Mindy>>

Mindy? Ma che nome é? Che strano.

<<Io sono Lucy. Cosa ci facevi per terra? Non credo che il grado di pulizia qui sia tanto alto>>

<<Oh... Io... Beh>>

Piego la testa di lato non capendo nulla.

<<Stavo sistemando i miei appunti>>

<<Ah, capisco>>, le sorrido ma non riesco a scalfire la malinconia del suo volto.

<<Ti va di mangiare insieme?>>, eh? 'Miss malinconia portami via' mi ha davvero chiesto questo? Un bel passo avanti!

<<Certo, prendiamo qualcosa alle macchinette?>>, annuisce soltanto.

Dopo aver preso il pranzo ci sistemiamo nelle panchine del cortile di scuola. Mangiamo in silenzio, d'altronde non abbiamo molto di cui parlare, non ci conosciamo per niente.

Poi dal nulla arriva lo strafigo che ieri mi ha prestato i vestiti, la perfezione: jeans strappati, t-shirt verde militare, sorriso da far sciogliere tutto, trotterella nella nostra direzione.

<<Che fai stasera?>>

<<No ma dico, il ciao l'hai lasciato a fanculo?>>, sorride come un demente.

<<Hai ragione... Ciao... Che fai stasera?>>

<<Non sono affari tuoi>>

<<Vuoi smetterla di ferirmi?>>, si volta poi verso Mindy, <<ciao, sei una sua amica?>>

Lei si é impietrita, é rossa in viso e non riesce a spiccicare parola, devo salvarla.

<<Si, é mia amica, ma non importunarla troppo, a lei piace la gente con il cervello al posto dei pettorali>>

<<Oggi sei veramente acida sai?>>

<<Ne sto prendendo atto, grazie>>

Anche se i miei commenti sono cattivi, il sorriso non abbandona mai il suo volto.

I Am Miss Nobody [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora