Identità confuse!

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Richiamo subito Angie, risponde dopo molti, troppi squilli.

<<Lucy, perdonami, ti ho svegliata?>>

<<No, non dormivo ancora>>

<<Buone notizie, Jake si é svegliato! Sta bene!>>

Ringiovanisco di non so quanti anni, sorrido come un idiota.

Le lacrime scendono, sono lacrime di gioia, mi porto la mano alla bocca per contenere i singhiozzi.

<<Lucy ci sei ancora?>>

<<Si....scusi... Quando posso vederlo? Perché posso vero?>>

<<Certo che si, da domani pomeriggio sarà possibile visitarlo, ti aspetto>>

Chiude la telefonata.

Vorrei urlare al mondo che si é svegliato, ma data l'ora decido di tenere le urla dentro di me e soffocare le mie lacrime.

Sembra un sogno, inizio a pizzicarmi il braccio per paura che lo sia davvero.

Ma la realtà non svanisce, é tutto vero.
L'immagine del suo sorriso passa davanti ai miei occhi, finalmente domani potrò rivederlo.

Mi addormento nuovamente con la musica in sottofondo.

--------------L'indomani--------------

Vado a scuola con un aria apparentemente allegra, apparentemente perché ho paura.
Chiamatemi codarda, ma ho il terrore di fronteggiarlo.

Come reagirà al suo aspetto? Come reagirà a quello dei genitori?
Che diritto ho io di andare lì ed avere il monopolio della sua attenzione.

Le paranoie mi stanno di nuovo assalendo.

<<Tutto bene?>>, sono seduta sui gradini dell'ingresso, Derek é di fronte a me con l'aria affranta.

<<No, cioè...si...non lo so, tu come stai?>>

<<Che importa, qui quella triste sei tu>>

<<É tutto okay, da oggi andrà meglio>>, gli rifilo uno dei miei sorrisi falsi, mi alzo e vado via.

<<Lucy?>>, mi volto, <<anche se gli sto antipatico, salutamelo appena lo vedi>>

Annuisco, sono sicura che tutti in fondo vogliono bene a Jake, beh magari non Jonas ma quasi tutti.

Le lezioni sono terminate, non torno a casa, prendo invece il bus (che si ferma nei pressi dell'ospedale).

Il viaggio é angustiante, penso sempre a lui, come reagirà alla mia vista?

Non so se farà differenza

Cosa mi dirà?

Ti chiederà dove sei sparita

Gli saró mancata?

Certo che no... Cosa vai a pensare...

Il bus si ferma scrollandomi dai pensieri negativi, scendo e mi incammino.

La musica sa sempre cosa dire, dopo aver messo gli auricolari parte Iridescent, si, sono fissata con i Linkin Park:

"Do you feel cold and lost in desperation?

You build up hope, but failure's all you've known

Remember all the sadness and frustration

And let it go.

Let it go...."

Manca poco all'ospedale, non riesco a stare ferma con le mani, mi sto torturando le dita.

Entro, deglutisco, mi tremano le gambe, cosa cazzo mi sta succedendo? Perché ho così tanta paura di vederlo?
Dovrei essere felice, no?

Nella sala d'attesa c'è Ronnie, appena mi vede sorride a trentadue denti.

<<Lucy!>>, mi abbraccia, <<che bello vederti! Vieni>>
Mi conduce verso la camera di Jake, apre la porta, é il momento.

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La luce bianca mi acceca, c'è solo lui nella stanza, niente secondo paziente come si vede di solito.

Sul comodino un palloncino con su scritto guarisci presto e dei fiori.

Ha la faccia di un angelo, é sempre bellissimo.
Gli sono cresciuti i capelli di parecchio.
É più magro in viso.

Ho gli occhi lucidissimi, mi trattengo per non renderlo triste.

<<Hey papà!>>, é la prima volta che sento Jake chiamare Ronnie papà, l'ha sempre chiamato per nome.

<<Hey campione, come andiamo?>>

<<Un po' ammaccato ma bene, tu?>>

<<Benone, guarda chi ti ho portato?>>, mi avvicino leggermente al suo letto con un sorriso timido

<<Hey Jake... Ti trovo bene...>>

Mi riserva un sorriso di cortesia, fa un cenno col capo e guarda i suoi genitori confuso.

<<Mamma... Chi é questa ragazza?>>

Odiatemi, io mi sto odiando 😭😂

I Am Miss Nobody [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora