Più forse che certezze

710 37 13
                                    

Quando torno a casa non trovo nessuno. I miei sono ancora a lavoro.
Mi preparo un piatto di spaghetti al volo e mi siedo nel salone a mangiare.
Accendo la TV dopo una vita che non lo facevo.

Non funziona...
Ma dico io, una cosa sola volevo fare per intrattenermi!
Va bene, passiamo alla prossima fase, leggere un libro.

Lo apro solo dopo aver finito di mangiare, i libri per me sono sacri.
Ho scelto IT, di Stephen King.
Mi immergo nella lettura.
Adoro come sa far entrare il lettore negli scenari macabri che crea.

Arrivata a pagina centoventi vengo interrotta da una notifica sul cellulare.
Guardo l'orario, cazzo ma per quanto ho letto?!
I miei torneranno a momenti!
E infatti scatta la serratura ed entrano.

<<Ciao tesoro, sei già a casa?>>, cosa dico? Mi hanno dato un passaggio? No, chiederebbero chi me l'ha dato e non ne uscirei più!

<<Le lezioni sono finite prima oggi, mancava un professore>>

<<Ah okay, vedo che hai già mangiato>>

<<Si, avevo appetito>>

<<Mi fa piacere>>, mi giro e continuo a leggere.

Dopo qualche minuto arriva un altra notifica sul cellulare, mi ero già dimenticata della prima, non l'ho nemmeno aperta.

Due messaggi:

Il primo di mia madre, voleva sapere se a pranzo preferivo carne o pasta, beh non sapeva che ero già a casa, me l'ha mandato quando era praticamente dietro la porta.

Il secondo é di...

Per poco non mi cade il cellulare dalle mani! Resto a bocca aperta a fissare il messaggio da fuori, senza aprirlo.
Deglutisco, magari ha sbagliato!

Jake: *"Hey, come stai? Ho visto che il professore voleva parlarti, tutto okay?"*

Già, lui era in classe, ma non ha sentito il discorso.

Inizio a scrivere una risposta ma a metà mi blocco.
Cosa sto facendo?
Non devo rispondere!
Con lui ho chiuso, ci sono quasi cascata.
Ignoro il messaggio e continuo a leggere.

É sera, ho gli occhi che bruciano, sono quasi arrivata a metà libro.
Mi stendo sul letto e metto gli auricolari.

Un altro messaggio.
Jake: *"Non so perché ti sto antipatico, non ricordo se abbiamo discusso o altro.
Mi scuso se ti ho offesa in qualche modo prima del mio risveglio"*

Una lacrima scende sulla mia guancia destra, perché non cancella il mio numero e basta? Se non si ricorda di me che cosa vuole?!
Non sa quanto mi sta facendo male...

Aumento il volume, c'è How to save a life, The Fray...

Let him know that you know best

Cause after all, you do know best

Try to slip past his defense

Without granting innocence

Lay down a list of what is wrong

The things you've told him all along

And pray to God he hears you

And I pray to God he hears you

Where did I go wrong?

I lost a friend

Somewhere along in the bitterness...

-----------------------------------------------------------

Jake's pov

Dopo l'ultima lezione esco velocemente da scuola per evitare di essere beccato da Jenny.
Non mi sta antipatica, ma tende a starmi appiccicata e questo mi dà un po' di fastidio.

Vado verso il negozio di musica.
Quando entro trovo Ronnie intento a pulire con fatica dei dischi su di un ripiano alto.

<<Serve una mano?>>, si volta di scatto e per poco non cade, non mi ha sentito entrare.

<<Cos'è vuoi farmi prendere un infarto?! Certo che mi serve una mano, tu che sei alto e snello, arrampicati sulla scala al posto mio per piacere>>

<<Ordini comandante!>>, lascio ricadere a terra lo zaino ed inizio a pulire.
In sottofondo c'è The show must go on dei Queen, la canticchio pensieroso.

Appena finisco scendo e bevo un bel the fresco, all'improvviso mi viene in mente Lucy, chissà come mai, forse per quel sogno che ho fatto qualche tempo fa.

Decido di getto di mandarle un messaggio.

Pranzo con Ronnie, pizza e cola. Mi chiede com'è andata la scuola e gli racconto i fatti più rilevanti, omettendo di aver fatto lo stalker di discorsi privati.

Guardo il telefono, sono passati venti minuti e ancora nessuna risposta.
Sospiro.

<<Che succede?>>, colto sul fatto.

<<Ma nulla...>>

<<Non mi sembra>>, non me ne fa passare una.

<<Beh ecco... Diciamo che ho mandato un messaggio alla ragazza che era in ospedale, ma non mi ha risposto>>

<<Ah chi, a Lucy??>>

Annuisco e sgrana gli occhi, si passa la mano sulla faccia e sospira.

<<Senti Jake, é meglio se non la contatti e non le parli>>

<<Spiegami, perché tutti mi dite la stessa cosa?>>

<<É difficile da spiegare, semplicemente non ti vuole parlare, accettalo>>

<<Lo accetterò solo quando conoscerò le ragioni di tale comportamento>>

<<Figliolo, fidati di me, lascia perdere. Ha tutte le ragioni per fare così, ma non é colpa tua. Solo... Stalle lontano, lasciala respirare>>, detto questo si alza, butta cartone e lattina e si mette a lavoro.

Mi incupisco un po', non riesco a capire perché anche lui fa così tanto il vago.
Decido di tornare a casa.

Passo il pomeriggio a parlare via WhatsApp con Jennifer, vuole uscire domani sera.

A Jenny: *"Se mio padre non ha bisogno in negozio ci sono ;)"*

Mi manda uno smile di risposta.
Dopo cena mi metto a studiare inglese, così il professore non mi lincia come ha fatto oggi.

Maledettamente i miei pensieri tornano su di lei.
<<Che cazzo di problemi ho?>>, sussurro a me stesso.

Prendo il cellulare ed entro nella sua chat:
A Lucy: *"Non so perché ti sto antipatico, non ricordo se abbiamo discusso o altro.
Mi scuso se ti ho offesa in qualche modo prima del mio risveglio"*

Rimango in attesa di una risposta che non arriva.
Mi sdraio a letto pensieroso.
Sono sicuro di non averla mai presa in giro, non é nel mio carattere.

Vorrei tanto poter capire cosa si nasconde dietro quegli occhi tristi e quel volto inespressivo.

Rimango sveglio fino alle tre, lasciando lei al centro dei miei pensieri.

Qualcosa si sta smuovendo tra i due o é solo una speranza da parte di entrambi? Continuate a leggere e commentate!! 😘❤

I Am Miss Nobody [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora