Carezze tenaci

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Il pugno che mi arriva in faccia mi fa andare così indietro da finire col culo per terra.
Sento il sangue caldo sgocciolare dal naso, vedo una sagoma stagliata sulla porta e la sento ridere.

<<Davvero pensavi di poter andare in giro e stare intorno a Jake scodinzolando come la cagna che sei?>>

Cerco di mettere a fuoco chi ho davanti ma mi arriva un altro pugno, stavolta sull'occhio sinistro.

<<Credevi davvero che non lo avrei scoperto? Che avrei guardato la scena dagli spalti senza agire? Ti sbagliavi cara Lucy...e non sai quanto>>

Non vedo bene, mi pulsa l'occhio ed ha iniziato a lacrimare, il naso brucia tantissimo.

<<Adesso é ora di calmare gli ormoni signorina, ti avevo avvertita, dovevi stargli lontana ma a quanto pare oltre che ad essere insignificante sei anche sorda>>

Mi molla un calcio sulla coscia sinistra che mi fa urlare per il dolore.
Che cazzo sta succedendo? Cosa vuole?

Non c'è bisogno di un genio o di vedere per capire chi é, riconoscerei la voce di quella tizia ovunque, é Jennifer.
Inizia a ridere di gusto.

<<Vedo che sei messa proprio male, ben ti sta, così impari ad abbracciare il mio ragazzo>>

Prima di tutto in quale cazzo di universo parallelo lui é il suo ragazzo!
Secondo come fa a sapere che mi ha abbracciata, lo segue? Segue me?
Sto iniziando a preoccuparmi più di questo che del dolore.

<<Vado prima che torni qualcuno, mi raccomando, non farmi tornare>>, esce chiudendo la porta alle sue spalle.

Cerco di alzarmi per constatare i danni che mi ha fatto. Vado su davanti allo specchio del bagno.
Ho il sangue che cola anche sulle labbra, l'occhio si sta gonfiando ed arrossando velocemente.
Come lo spiegherò ai miei?
Forse posso farcela, ma devo pensare.
Fortunatamente non torneranno prima dell'ora di cena, posso escogitare qualcosa.

Mi sciacquo il viso, mi asciugo e indosso una felpa con cappuccio.
Porto tutti i fondotinta che ho in camera mia, chiudo a chiave la porta e mi stendo a letto.
Passo il tempo respirando profondamente, versando lacrime ed ascoltando musica.
Quando sto quasi per addormentarmi, ignara delle ore che sono passate veloci, sento bussare alla mia porta.

<<Tesoro, tutto bene?>>

<<Sì mamma, ho solo un po' di febbre, ho già preso le medicine, mi stavo per addormentare>>

<<Oh, scusa! Dormi bene tesoro>>

<<Notte mamma>>

Mi addormento quasi immediatamente, ho già paura di affrontare la verità domani.

La notte passa veloce, mi sveglio un paio di volte per il dolore, ma mi riaddormento subito.

La luce del sole alcune ore dopo mi sveglia.
Sono le sette del mattino.
Apro WhatsApp perché vedo parecchie notifiche nella home.
Trovo i seguenti messaggi:

Jake: *"Hey, so che sicuramente ce l'hai a morte con me, lo so sono un idiota, non dovevo fare così ieri"*

Anonimo: *"Come stai? Non voglio farti iniziare bene la giornata, voglio solo ricordarti quanto sei brutta al momento"*

Meraviglioso, il risveglio più dolce della mia vita!

<<Lucy? Ti é scesa la febbre?>>, tossisco per finta.

<<Non molto, scusa mamma non me la sento di andare a scuola, vorrei dormire un altro po>>

<<Ma devi mangiare qualcosa>>

<<Più tardi scendo, promesso>>

<<Va bene tesoro, riposa allora, tra poco vado a lavoro>>

La sento scendere le scale.
Apro la fotocamera interna del cellulare e guardo i danni alla mia faccia: naso rossissimo, sembro Rudolf, la renna di Babbo Natale, l'occhio é rosso e gonfio...
Sono messa benissimo, pronta per correre la staffetta.
Il livido sulla gamba é viola.

Appena sento mia madre e mio padre uscire di casa mi precipito in cucina, recupero un pacco di biscotti, il mio libro di King e risalgo su, chiudo di nuovo a chiave.
Torno sul letto ed inizio a leggere mangiando un biscotto a pagina, il libro ne ha più di mille.
Il pacco finirà molto presto.

A pranzo fingo di dormire, scendo di nuovo nel pomeriggio per prendere un toast e dei salumi per poi barricarmi di nuovo in camera.

Chiamata da parte di Jake. Rifiuto.
Cosa vuole...
É indirettamente colpa sua se sto così.
Ho provato con tutte le mie forze a stare lontana da lui, ma nulla.

Richiama, lascio squillare.
Richiama, rifiuto.

Messaggio: *"Non essere arrabbiata con me ti prego, dai, ti porto del gelato?"*

In realtà vorrei avere lui vicino, piangere sulla sua spalla, abbracciarlo.
Ma quella felicità mi costerebbe più dolore fisico di quello che sto già provando.

Mi manca ciò che eravamo...
Mi manca troppo...

Mini capitoloooo!
Sofferenze varie per Lucy, poverina.
Siamo quasi a 400 letture, vi ringrazio di tutto! ❤ stay tuned😄

I Am Miss Nobody [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora