Monotonia

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É passata una settimana dall'incidente di Jake, vado tutti i pomeriggi a trovare i suoi genitori e a dargli conforto, per quanto io possa darne...

Mi manca.

Non mi hanno permesso di vederlo nemmeno una volta, possono vederlo solo i parenti, e sua madre mi ha spiegato che per via dell'adozione le stavano quasi proibendo di entrare in stanza.

Che schifo di mondo, penso che la madre é chi ti cresce donandoti tutto l'amore che ha, non necessariamente quella che ti ha concepito.

Sono appena entrata in sala d'attesa.

<<Novità?>>, Angie é dimagrita più del dovuto, Ronnie non c'è.

<<Lucy, tesoro>>, mi abbraccia forte, non posso che ricambiare.

<<Nessuna novità, l'unica buona notizia é che Jake é stabile. Ma non vuole svegliarsi>>

Eh già, ci sono stati miglioramenti grazie a farmaci e macchinari, ma non da segni di un probabile risveglio.

<<Ha ancora gli ematomi della caduta sul viso e sul corpo, povero tesoro mio>>, non riesco ad immaginare Jake ferito, non riesco proprio.

<<Capisco...>>

<<Lucy... Non sei obbligata a venire qui ogni giorno. Non c'è più la stessa luce nei tuoi occhi, lo so che vuoi esserci d'aiuto ma...>>

<<Angie, sono seriamente innamorata di suo figlio. Non poterlo vedere mi fa male, l'unica cosa che mi divide dal rimanere sola in camera a piangere tutte le mie lacrime é venire qui e parlare con lei>>

Non risponde, mi abbraccia e basta.

L'affetto vale più di mille parole.

<<Come va la scuola?>>

<<Tutto bene grazie>>

Arriva Ronnie con dei panini, mi invita a mangiare con loro ma non me la sento.

Provo un angoscia dentro che non riesco a reprimere.

Mi congedo e torno a casa.

<<Lucy, ho fatto le lasagne>>

É tutta la settimana che mia madre prova a farmi sentire meglio con il cibo, e lo apprezzo, é il suo modo di starmi vicina.

Mangio di controvoglia, ho perso ogni forma di appetito.

Mi sdraio sul mio letto, prendo il cellulare e rileggo gli stupidi messaggi che ci siamo mandati nel corso dei mesi precedenti.

Sorrido, un sorriso amaro. Le lacrime mi fanno compagnia.

Metto gli auricolari e parte Shadow of the day dei Linkin Park, é come se la musica conoscesse il mio stato d'animo.

And the sun will set for you

The sun will set for you

And the shadow of the day

Will embrace the world in gray

And the sun will set for you

Mi addormento con queste parole, riversando sul cuscino tutto il mio dolore.

--------------il giorno dopo a scuola-----------

Cammino a testa bassa, seguo le lezioni in silenzio.

Guardo spesso il banco che lui occupava al posto mio, é vuoto da troppo tempo.

Passo le ricreazioni a leggere e studiare.

Non ho più incontrato Mark, né Jonas.

Invece lei, lei la incontro ogni giorno.
É a conoscenza dell'incidente e ogni volta che incrocio il suo sguardo sembra volermi chiedere qualcosa.

Per avvalorare la mia tesi all'uscita di scuola Jennifer mi si para davanti.

<<Cosa vuoi?>>, sono già di cattivo umore.

<<Non fare tanto l'acida!>>

Non rispondo, testata tra tre, due, uno...

No, okay, non posso essere sospesa, non sarebbe una buona idea.

Cerco di passare oltre ma mi blocca.

<<Come sta?...>>, sembra seriamente preoccupata.

<<Non lo so... Non sono riuscita a vederlo>>

<<Non raccontarmi cazzate!>>, la guardo dritta negli occhi furiosa.

<<Ti sembra che stia dicendo cazzate?!>>, alzo la voce più del dovuto, cosa che la convince.
Abbassa lo sguardo e passo oltre.

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Passa un'altra settimana.

Jake dorme ancora.

Io sono sempre più esausta mentalmente.

Ronnie ed Angie stanno diventando sempre più cupi in volto.
Sembrano aver perso ogni speranza.

Ma non voglio vederli così, Jake ne sarebbe triste.

Oggi é domenica, niente scuola. Ne approfitto per fare dei muffin al cioccolato che porto con me in ospedale.

<<Lucy, sei sempre così carina con noi>>, sorridono appena, ma vedo la gratitudine nei loro occhi.

<<Mi dispiace trattenermi poco oggi, devo studiare per un esame importante>>

<<Non devi dirlo nemmeno per scherzo, diremo noi al bell'addormentato che sei passata>>, mi strappa un sorrisino.

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Supero le verifiche di fine trimestre. Eh sì, sono passati tre mesi e Jake non é ancora tra noi.

Mi sembra sia passato un secolo dall'ultima volta che ho sentito la sua voce, la sua risata, le sue battute idiote.

Mi manca terribilmente.

Mando giù il groppo che ho in gola, sono le quattro del mattino, l'ho sognato poco fa.

Ho sognato il suo risveglio... Possibile che io abbia ancora lacrime da versare?

Sto per posare il cellulare sul comodino quando vibra all'improvviso.

Per lo spavento lo faccio volare in aria e cade sotto il letto, nel posto più lontano, la mia solita fortuna.

Riesco a prenderlo ma la chiamata termina prima che possa rispondere.

É la madre di Jake....

Mi sono angustiata da sola a scrivere questo capitolo, sad 😭❤

I Am Miss Nobody [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora