Svolta inaspettata

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Il suo sguardo sembra forarmi la pelle, guardare che sentimenti ho dentro ma non riuscire a comprenderli a pieno.
Non li comprendo a pieno nemmeno io.

Il mio silenzio lo fa agitare un po'.

<<Se mi avvicino di più a te>>, si avvicina, <<se prendo la tua mano>>, la prende intrecciando le nostre dita, <<che cosa provi?>>

Arrossisco di colpo, due lacrime scendono sulle mie guance.

<<Scusa>>, non so nemmeno perché mi sto scusando, asciugo via le lacrime, <<é che... Mi sei mancato così tanto...>>
Le mie parole fanno scattare qualcosa, mi attira delicatamente verso di lui e mi stringe in un abbraccio che non ricevevo da troppo tempo.

Eccola qui, quella sensazione di protezione, di felicità, di completezza.
Solo lui sa farmi provare certe emozioni.

<<Mi sei mancata anche tu, più di quanto immagini>>, stringe un po' la presa e gli cingo la vita con le braccia, non vorrei mai sciogliere quest'abbraccio.
Sarebbe magnifico rimanere congelati in questo momento dove i gesti valgono più delle parole.

Peccato che non si può...

Il mio cellulare squilla facendomi spaventare, Jake allenta la presa fino a lasciarmi.

<<Scusa, é mia madre>>

<<Fai pure>>

<<Mamma? No, non sono a scuola... Non é successo nulla non preoccuparti... Sono sicura... Beh perché...>>, Jake mi prende il telefono dalle mani con un sorrisino bastardo sul volto e fa un enorme passo indietro.

<<Signora sono Jake, si ricorda?... Tutto bene la ringrazio... Sono passato a trovare Lucy... certo, volentieri...non si preoccupi, a più tardi>>, mi ripassa il telefono, non so che sguardo ho adesso, ma di sicuro fa più paura di quello di un omicida.

<<Mamma?... Ah, okay, a dopo>>

Chiudo la telefonata, poso il cellulare in tasca e mi sgranchisco le dita.

<<Avanti, dimmi come vuoi morire, perché ti assicuro che sarà per mano mia>>, lui scoppia in una fragorosa risata.

<<Dai Lucy non fare così, ho solo salutato tua madre>>

<<Che cosa ti ha detto? Quando mi hai passato il cellulare ha detto che 'Jake sa dove andare'>>

<<É un segreto>>, si leva il giubbotto, si avvicina, mi prende a braccetto e lo porta sulle nostre teste, <<Fai strada, tua madre ci aspetta a casa tua e non abbiamo un ombrello>>

<<Che cosa??!!!>>, mi dà un leggerissimo bacio sulla guancia e mi fa cambiare completamente colore.

<<Dai su, riprendiamo il discorso più tardi>>

<<Giuro che ti uccido>>

<<Si, si, si, lo dici da quando mi hai conosciuto la prima volta, andiamo>>

Ci immettiamo sotto la pioggia e andiamo a passo spedito.
Non incontriamo molte macchine lungo la strada, si sente solo il rumore della pioggia.

Dopo aver preso per sbaglio un infinità di pozzanghere ed esserci bagnati anche con l'ombrello/giubbotto di emergenza arriviamo finalmente sotto casa mia.
Sto cercando le chiavi ma Jake con noncuranza suona il campanello, lo guardo malissimo e sorride facendomi l'occhiolino.

Sto morendo male, no ma che dico, malissimo!!!

Qualche secondo dopo mia madre apre la porta con un sorriso luminosissimo che non le vedevo sul volto da tanto tempo.
Mi si stringe il cuore nel petto.

I Am Miss Nobody [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora