Lite tra innamorati

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Sono a casa con la 'febbre' da tre giorni ormai, oggi é il quarto. Il gonfiore é diminuito quasi del tutto così decido di usare le mie doti di truccatrice per la prima volta sul mio viso.
Beh non é proprio la prima volta che nascondo i lividi sotto il trucco.
Vado già pronta per uscire in bagno e copro tutto il violaceo che c'è sul mio viso.

Bene così, sembro quasi normale.

Scendo giù ed esco salutando velocemente, continuo ad indossare la felpa con cappuccio, spero di ridurre la visibilità della mia faccia alla gente.

Arrivata a scuola entro in classe e mi siedo vicino alla finestra.
Ascolto le lezioni come se non fossi minimamente presente in aula, tengo la testa bassa e cerco di non incrociare lo sguardo di nessuno.

Ricreazione, non esco dall'aula, tanto ho la stessa materia dopo, evito di farmi vedere in giro.
Sto cercando di mangiare un toast con marmellata e burro di arachidi ma...

<<Allora sei ancora viva!>>, sto per strozzarmi, la voce di Jake risuona forte nella stanza vuota.

Continuo a tenere la testa bassa e a mangiare.

<<Guarda che é maleducazione masticare mentre una persona ti parla a bocca aperta>>, che cosa?!
Scoppio a ridere e per poco non mi strozzo davvero.

<<Semmai é maleducazione parlare con la bocca piena, idiota!>>

<<E io cosa ho detto?!>>, lo guardo male e torno a mangiare.

Dopo tre secondi si siede rivolto verso di me sulla sedia davanti al mio banco, cerco di stare più bassa possibile.

<<Da quando ti trucchi?>>, no okay, Sherlock proprio levati!

<<Da quando sono fatti tuoi quello che faccio?>>

<<Aaaacida. Seriamente, stai bene al naturale, ti sei truccata pesante oggi>>, non rispondo.

<<Comunque... Perché non hai risposto né alle chiamate né ai messaggi? Lo so che sei arrabbiata con me però almeno una...>>

<<Non sono arrabbiata con te. Non mi andava di parlare e basta, non mi va nemmeno adesso>>

<<Non me ne vado, se vuoi alzati tu>>

Bene, così mi ha messa alle strette, se esco dalla classe altre persone noteranno i chili di trucco sulla mia faccia.
Rimango seduta e finisco lo spuntino.

<<Hai male ai denti?>>, e anche Watson si deve levare!

<<No>>

<<Strano, sembri provare dolore quando mastichi>>

<<Sto bene>>

<<Mh, se lo dici tu... Facciamo due passi?>>

<<Vai tu, grazie>>

Rimane in silenzio per un po', poi riparte all'attacco.
Prende la mia mano tra le sue rimanendo poggiato sul mio banco, non posso fare a meno di guardare le nostre dita di nuovo intrecciate, provo una morsa fortissima allo stomaco.

Per un secondo di troppo mi lascio cullare da quel momento dolce, poi penso a Jennifer e ritiro la mano di scatto.
Mi guardo intorno, cazzo questo ragazzo mi fa andare così in tilt da farmi dimenticare perfino dove sono.

Mi sta guardando con il sopracciglio alzato.

<<Jake, smettila, non giocare con me>>

<<Giocare? Chi ti dice che io stia giocando?>>

<<Lo dico io... Lasciami in pace>>

<<Non sto giocando! Sto...>>

<<Stai cosa?!>>

<<Sto cercando di ricordarmi di te!>>, trattieni le lacrime Lucy, devi essere forte, trattienile.

<<No, ti sbagli. Mi stai mandando a puttane il cervello, mi stai mettendo nei casini e mi stai disturbando durante l'unico momento di pace che ho durante il giorno>>

<<Non pensi veramente quello che hai detto, te lo leggo negli occhi>>, perché ha sempre ragione?

<<Non mi serve uno psicologo>>

<<Ma un amico si>>

<<Io e te non possiamo essere amici! Discussione chiusa>>

<<Solo perché lo decidi tu? Posso essere tuo amico senza che tu lo sappia o voglia>>

<<Jake... Mi sto incazzando>>

<<Incazzati pure, se questo serve a farti parlare o sfogare ben venga!>>

Sto per avere una crisi di panico se continua a fare così.

<<Di cosa hai paura? Di affezionarti?>>

Questa frase mi distrugge, non sa che mi ha già fatta affezionare a lui in passato, e ci sta riuscendo di nuovo.

<<Hai paura di avere gente intorno a te? Può solo farti bene, sei sempre isolata dal mondo>>, queste parole dette con sincerità ma senza cattiveria colpiscono il mio cuore frantumandolo...
Proprio lui che meglio di tutti sa cosa significa stare solo mi sta dicendo questo, devo proprio essere caduta in basso.

<<Lucy cazzo rispondimi>>, si accorge solo allora che le mie lacrime sono già sul banco e continuano a gocciolare dalle mie guance.

<<Hey, scusa scusa scusa non volevo>>, in quella entra il preside che sta cercando la prof di inglese e vede la scena.

<<Jake, che sta succedendo qui?>>, lui si volta confuso.

<<Niente, io...>>

Non resisto più, mi alzo di scatto intimando a Jake di starmi lontana ed esco dall'aula, lasciandomi alle spalle la voce del preside che continua a chiamarmi.

Jake's pov

Il mondo é impazzito, perché é corsa via così.
Il preside mi sta guardando sconvolto, mi alzo dalla sedia.

<<Cos'è successo?!>>

<<Eh, vorrei tanto capirlo anche io. Stavo parlando con Lucy, le stavo dicendo di smetterla di evitarmi, che voglio essere suo amico>>

<<E?>>

<<Si é messa a piangere ed é scappata...>>

<<Jake... É una situazione delicata questa, é normale che lei reagisca così>>

<<Ma... Mi ha detto che io e lei non possiamo essere amici, perché?!>>, il preside sospira ma rimane in silenzio.

<<Comunque c'è qualcuno che le ha fatto del male, ha un livido sull'occhio che ha coperto col trucco...>>

<<Vedrò cosa posso fare o scoprire, nel frattempo allenta la presa su di lei, cerca di parlarle in modo pacato, non alzare la voce, é in un momento di debolezza, se ti arrabbi peggiori solo le cose>>, detto questo va via.

Mi lascia lì, con un senso di colpa immenso.

Eccoci quaaa! I toni si scaldano e Jake si preoccupa sempre di più, chissà se alla fine scopriranno chi ha fatto male a Lucy.
Continuate a seguire ❤😘😘😘

I Am Miss Nobody [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora