Sospirai per l'ennesima volta, mentre lisciavo la mia toga bordeaux. Strinsi tra le dita il cappellino mentre camminavo avanti e indietro fuori dalla sala riunioni dell'università dove ci sarebbe stata la cerimonia di laurea. I miei genitori, Anne e Gemma, Louis, Rachel, Lola e tutto il resto del gruppo erano seduti sulla terza fila. Tutti, tranne Harry.
Mi aveva detto che avrebbe ritardato, ma non pensavo che il ritardo avrebbe fatto saltare quasi tutto. Avevamo fatto un piccola pausa per una ragazza che, presa dall'ansia si era sentita poco bene, ma tra non poco saremmo dovuti rientrare e lui ancora non era arrivato.«Forza ragazzi, tornate ai posti»
Scattai con lo sguardo verso il professore, facendo un piccolo sorriso e sospirando. Sistemai il cappello sulla mia testa, sistemando i capelli che quel giorno erano particolarmente lisci. Quando ci accomodammo, Gemma mi fece un sorriso ed Anne alzò entrambi i pollici, come se tutte e due volessero calmarmi.
«Chiediamo scusa per la piccola interruzione, la ragazza adesso sta benissimo ed è pronta a prendere la sua laurea, giusto signorina Nahill?» rise il professore facendo ridere anche gli altri presenti in sala. «Lea Nahill, dottoressa in psicologia con un voto finale di 107»
La ragazza si alzò, sorridendo e salendo i pochi gradini che portavano sul palco. Strinse la mano a tutti i professori, afferrò la sua laurea e la strinse sul suo petto quando il rettore dell'università spostò la piccola cordicella del cappello sul lato sinistro. Mi guardai intorno, guardando il posto vuoto vicino ad Anne, che intercettò il mio sguardo e sospirò appena per poi sorridere. Guardai i miei genitori, sorridendo quando notai mio papà tenere stretta la mano di mia mamma. Raramente faceva trasparire le sue emozioni, ma penso che guardare la sua unica figlia prendere la laurea per la quale aveva combattuto, fosse uno dei preziosi e rari momenti dove l'avrei piangere.
«La signorina Isabella Mitchell, dottoressa in psicologia infantile, con un voto finale di 110»
Mi alzai sorridendo, percorsi anche io i pochi gradini presenti e, quando fui davanti al professore, risi e afferrai uno alla volta la mano dei professori che mi ero portata dietro per la bellezza di cinque anni. Afferrai la laurea, il rettore spostò la corda dal lato destro al lato sinistro della mia testa e poi alzai la laurea, guardando i miei genitori.
Mamma cercava di asciugare il suo viso mentre papà sorrideva ampiamente e poggiava una mano sul cuore, mandando poi un bacio volante che afferrai facendolo ridere. Anne e Gemma erano strette tra di loro, mentre Louis, Zayn, Liam e Niall facevano baccano e fischiavano. Rachel e Lola cercavano di farli stare zitti, cosa che non successe
Scesi dal palco, sedendomi di nuovo al mio posto e, quando la cerimonia della consegna fu quasi al termine, il rettore si avvicinò al microfono.«Vedere questi ragazzi andar via dopo anni che li guardavo girare dentro l'università, mi divide in due parti. Sono contento perché, per essere arrivati qui, hanno combattuto e hanno realizzato il loro sogno e, ovviamente, avremo dei futuri psicologi davvero pazzeschi; ma sono triste perché tutti di loro li ho considerati come figli e lasciarli andare...beh lasciarli andare non è mai bello» rise, mentre io tamponavo le mie guance e sorridevo. «Signori, tutti in piedi»
Ci alzammo e guardai le facce amiche che avevo conosciuto dentro le quattro mura di quel posto, mentre notavo Rosie -una collega davvero carinissima- farmi un occhiolino seducente. Risi, mentre tutti toglievamo i cappelli dalle nostre teste.
«Un applauso per questi meravigliosi ragazzi, e un augurio per la vita»
Quando scoppiò l'applauso di tutta la sala, chi fischiando e chi urlando, lanciammo i nostri capelli in aria.
La mia vita, iniziava adesso.
*
«Sono così fiero di te!» urlò Liam, abbracciandomi e facendomi ridere. «Cioè 110! Quale persona potrebbe mai arrivarci?» rise scompigliando i miei capelli, mentre Zayn, Louis e Niall ridevano.
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Avietor » h.s.
FanfictionEro un giovane aviatore dell'US Navy da ormai quattro anni e, da quasi un anno, ero innamorato di lei, Isabella. L'unica cosa che desideravo era tornare a casa da lei...e ci sarei riuscito. Harry Edward "Steel" Styles era un fottuto bastardo, uno de...