Semptember: five months later;
Settembre quell'anno era dannatamente ancora caldo, soprattutto quella mattina.
Raramente era capitato nei mesi precedenti, soprattutto da quando era nata, che dovessimo fare un bagnetto alle sette del mattino a Lia per il troppo sudore e per evitare che prendesse un dannato raffreddore o qualcosa di simile. Ormai, questo succedeva da quasi più di due settimane.
A proposito della piccola, avrebbe compiuto cinque mesi il ventisette di quel mese che, guarda caso, combaciava con la festa del papà nel Regno Unito. La prima festa di Harry.
Per questo, in quel momento, stavo cullando Lia in modo che rimanesse tranquilla e non facesse troppa baldoria. Ci recammo dalla cucina, dove lei aveva appena mangiato, alla camera da letto. Mi avvicinai al letto, sorridendo e sedendomi sopra silenziosamente. Harry, coricato a pancia sotto con i tatuaggi e i muscoli della schiena in mostra e i capelli scompigliati, dormiva russando leggermente.
Quando Lia vide il suo corpo, mi guardò con gli occhi verdi sgranati e poi un piccolo sorriso spuntò sulle sue labbra lasciando spazio alle gengive.
La poggiai vicino ad Harry mentre provava a muoversi e tirarsi su per avvicinarsi al papà. La aiutai sorridendo, poggiando il suo corpo sulla spalle del padre.«Dai un bacino a papi, chiamalo» sorrisi parlando piano. Lia mi guardò gemendo con un piccolo sorriso sulle labbra.
Risi quando la piccolina sbattè le manine sulla schiena nuda di Harry, mentre il riccio mugugnava qualcosa e sospirava. Poi sorrise aprendo piano gli occhi, e ridacchiando. Il piccolo movimento delle sue spalle fece sghignazzare Lia, che battè le mani sulle spalle di Harry più volte.
«Ehi mi sembra che mamma ti abbia detto di darmi un bacio, non schiaffi» rise Harry dolcemente. Si mosse piano, facendo scivolare Lia sul materasso, che rise per il movimento improvviso. Harry si poggiò sui gomiti avvicinando il viso a quello della bimba. «Buongiorno marmottina» mormorò baciandola tutta e facendola sghignazzare. «Buongiorno anche a te piccola» mormorò guardandomi con un dolce sorriso sulle labbra.
«Buona festa del papà» mormorai passando le dita tra i capelli di Harry, sorridendo. «Abbiamo una sorpresa per te»
«Per me?» sorrise guardando me e Lia. «Cosa avete fatto?»
«Vieni con noi»
Sorrisi alzandomi dal letto, mentre Harry si stiracchiava e poi si metteva in piedi. Afferrò Lia, che continuava a mettere le sue piccole dita all'interno della bocca di Harry che faceva finta di mangiarle, e percorse piano il corridoio mentre faceva finta di far volare la bambina. Quando arrivò in cucina, Harry si bloccò guardando la scena davanti a sé: avevo sistemato in un piatto dei pancakes, uno sull'altro, con fragole e sciroppo come gli piaceva mangiarli mentre sul piatto avevo scritto "Ti amiamo, papà" con pezzetti di pancakes che avevo tagliato con le formine delle lettere.
Harry mi guardò sorridendo, «Per questo servivano le letterine che hai comprato al supermercato qualche giorno fa?» quando io annuì, Harry rise avvicinandosi. «Grazie amore» disse baciandomi dolcemente mentre mi stringeva a sé. Si allontanò con un sorriso quando Lia sbattè la mano sulle sue spalle. «E grazie anche a te, marmottina»
*
Sorrisi quando Lia, che iniziava piano a gattonare, si avvicinava alla porta del bagno all'interno della camera da letto più strisciando che altro. Seduta sul letto, mentre piegavo le magliette che Harry utilizzava per lavorare -e che più avanti avrei purtroppo dovuto stirare- guardavo come Lia battesse piano le manine sulle porta per poi portarle sulla bocca e fare versi strani. Mi alzai quando Harry urlò che il bagnetto era pronto, così presi Lia in braccio e sorrisi entrando in bagno. Appena vide la vaschetta fissata sui lati della vasca grande, subito si mise a sorridere e battere le manine in maniera buffa. Harry prese in braccio la bambina, mentre le parlava con una voce strana e io preparavo il bagnoschiuma per la bimba e la spugnetta verde che avevamo comprato. Sorrisi quando Harry mi guardò, così incrociai le braccia al petto e risi quando il ragazzo sbuffò.
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Avietor » h.s.
FanfictionEro un giovane aviatore dell'US Navy da ormai quattro anni e, da quasi un anno, ero innamorato di lei, Isabella. L'unica cosa che desideravo era tornare a casa da lei...e ci sarei riuscito. Harry Edward "Steel" Styles era un fottuto bastardo, uno de...