Salve❤
Chiedo come sempre scusa per il distacco che provoco tra un capitolo e un altro ma purtroppo con gli orari di lavoro non arrivo a pubblicare sempre, tanto da non riuscire nemmeno a pubblicare la storia nuova della quale vi avevo parlato. Chiedo solamente di avere un po' di pazienza, riuscirò a portare avanti tutto 🙌 volevo avere qualche informazione: qualcuno di voi conosce qualche ragazza brava nel creare copertine per storie? Sono nuova in queste cose, ho provato a crearne una ma tutte quelle che faccio sono orrende 😅 potete scrivermi in privato!
In tutto ciò, spero che vi piaccia questo capitolo e ringrazio sempre le persone che continuano a seguire me e la storia nonostante tutto! Grazie, grazie, grazie! ❤
Buona lettura,
Giulia xCapitolo bonus
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"News."HARRY'S POV:
Il tempo passato tra le mura di casa dopo la nascita dei gemelli era stato così tanto che, una volta tornato a lavoro, probabilmente mi ero ritrovato ad essere l'uomo più felice di sempre. Non che non mi piacesse passare del tempo con Bella o i bambini, li amavo più di qualsiasi altra cosa, ma sentivo il bisogno di staccare la spina una volta ogni tanto e ultimamente non mi era stato molto spesso possibile. Passavo le mie giornate a casa, intrattenendo i bambini nel migliore delle mie possibilità mentre davo del tempo a Bella, tempo che aveva utilizzato per rimettersi in carreggiata e rientrare nel mondo del lavoro. Nei mesi passati aveva praticato qualche tirocinio formativo nello studio del dottor Johnson, poi aveva deciso di aprire uno studio tutto suo. Aveva i suoi pazienti, era molto brava nel suo lavoro e a volte portava anche qualche fascicolo a casa ma nonostante ciò riusciva sempre a trovare del tempo per me e i bambini. Nel giro di un anno o poco più avevamo ritrovato la stabilità e, più i bambini crescevano, più riuscivamo a far combaciare tutto. Lia era ormai diventata una giovane ragazzina di quindici anni, aveva ottimi voti a scuola e ci rendeva ogni giorno più orgogliosi. Aveva i suoi momenti no, ma era una brava ragazza. William e Valerie con i loro dieci anni, andavano alle scuole elementari creando parecchi problemi la mattina soprattutto per la loro lentezza nel lavarsi e prepararsi ma alla fine riuscivamo sempre a convincerli in un modo o in un altro. Anche io ero tornato alla mia solita routine tra lavoro e famiglia, anche se non era facile far combaciare gli impegni riguardante il primo con quelli riguardanti la seconda. Fortunatamente avevo sempre Louis e Julie ad aiutarmi dal momento che erano diventati miei secondi. Riuscivamo a finire l'allenamento degli squadroni in pochi mesi e quotidianamente riuscivamo a chiudere tutte le pratiche avviate prima. Nel giro dei mesi passati avevamo avuto la fortuna di avere i nostri amici tutti a Londra, decisi a trasferirsi con le proprie famiglie per poter stare insieme. Non mancavano mai le serata con i ragazzi in ricordo dei vecchi tempi e non mancavano nemmeno le giornate papà/figli che le mogli avevano imposto. Non che fosse una cattiva idea, era anche un modo per dare spazio alle nostre mogli leggermente impazzite. Come la mia che, in quel momento, spalancò la porta del mio ufficio senza nemmeno bussare. Sollevai la testa dalle scartoffie che avevo poggiate sulla scrivania, notando appena dietro Bella, Lia con le braccia incrociate sul petto e una smorfia decisamente poco amichevole sul viso.
«Che succede?» chiesi subito poggiando la penna tra i fogli, spostando qualche riccio dalla fronte. «Perché non è a scuola?»
Bella guardò Lia, facendole segno di avvicinarsi. La ragazzina sbuffò, alzando gli occhi al cielo. Cercai di reprimere il sorriso che era nato sulle mie labbra allo sguardo cattivo di Bella, ma era una cosa più forte di me. Quando Lia si ritrovava a sollevare gli occhi al cielo, vedevo nuovamente la Bella diciannovenne conosciuta molto anni fa ormai. Tossì leggermente aspettando che una delle due decidesse di dire qualcosa, ma nessuno sembrava voler parlare.
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Avietor » h.s.
FanfictionEro un giovane aviatore dell'US Navy da ormai quattro anni e, da quasi un anno, ero innamorato di lei, Isabella. L'unica cosa che desideravo era tornare a casa da lei...e ci sarei riuscito. Harry Edward "Steel" Styles era un fottuto bastardo, uno de...