Twenty-first

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«Tutto cominciò quando mia mamma era incinta di Gemma» mormorai piano. «Mio papà era già stufo di me, ed ero comunque ancora piccolo, e mia mamma non era contenta di quello che fece» la guardai mordendo le mie labbra. «Era così arrabbiato il grande Old Man che, tornato dal bar dietro casa, diede uno schiaffo a mia mamma e provò a soffocarla»






«Tu, brutta troia! Ti avevo detto di non volere altri mocciosi tra le palle» le disse afferrando i suoi capelli mentre mia mamma piangeva e afferrava il suo polso per allontanarsi un minimo. «Hai dimenticato a prendere quella dannata pillola, non è così? Hai sfornato un altro cazzo di moccioso come quello al piano di sopra!» le urlò.

«Per favore Bill, non urlare» mormorò mia mamma, singhiozzando. «Lo sveglierai Bill, ti prego, fa piano»

L'ultima cosa che vidi, prima di scappare al piano di sopra, fu mia mamma sbattuta contro il divano e mio papà che la guardava con uno sguardo cattivo.


«Mi dispiace, se tu l'avessi saputo prima forse avrei reagito diversamente e l'avresti capito» mormorai piano. «Non volevo, davvero, mi sento così in colpa ad essere scappato al piano di sopra»

«Eri solo un bambino, Harry» mormorò guardandomi con gli occhi lucidi e il labbro che tremava, prima di prendere un respiro profondo. «Lo so da quasi sette settimane» mormorò ancora. «Ma avevo paura perché, quando abbiamo comprato la casa e ti ho chiesto cosa volessi fare con la camera vuota, mi hai riso in faccia quando ho parlato di un bambino» mormorò a voce davvero bassa.

«Lo so, ho reagito male, scusami piccola» le dissi accarezzando i suoi capelli. «Ti prometto che non sarò come lui, sarò sempre presente, per tutti e due»

Mi guardò e annuì. «So di essere al sicuro con te, ti amo»





*



BELLA'S POV:


Dal momento che adesso Harry sapeva della gravidanza e avevamo chiarito, avevo deciso di prendere appuntamento dalla ginecologa Fernandez per la prima ecografia ufficiale. Il test che avevo fatto era stato abbastanza preciso e mi aveva affermato di essere tra la sesta e la settima settimana ma, per esserne sicura, Harry aveva anche insistito.
A proposito di quest'ultimo, mi faceva male il cuore al solo pensiero dell'infanzia che aveva avuto.

Guardai il ragazzo seduto al mio fianco quando poggiò una mano sul mio ginocchio, fermando la gamba dal leggero tremolio. Non era la prima volta che facevo un'ecografia ma, ovviamente, ero comunque un po' nervosa.

«Andrà tutto bene, tra poco tocca a noi» sorrise stringendo la mia mano.

Sorrisi e annuì, spostando lo sguardo su una coppia seduta qualche sedia più a destra rispetto a noi, frontalmente, e notai come il ragazzo accarezzava la piccola pancia della sua ragazza sorridendo e mormorando sicuramente cose dolci al suo orecchio, dal momento che arrossì.



«Styles»


Quando l'infermiera annunciò il mio appuntamento, scattai in piedi e sospirai prima di seguirla, con Harry accanto. Dentro la sala visite, un piccola scrivania era vicino la finestra, momentaneamente chiusa per via dell'aria condizionata, e due sedie di fronte ad essa. Ci accomodammo sorridendo alla dottoressa, che si presentò.

«Quindi, Isabella, è il primo figlio?» chiese, prendendo un foglio e una penna.

«Sì, ci dovevamo sposare a Giugno di quest'anno, ma dato le circostanze abbiamo intenzione di spostare le nozze a luglio» dissi, emozionata.

Avietor » h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora