Twenty-second

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HARRY'S POV:


«Allora, manca poco. Come ti senti?» chiese Liam, bevendo il suo the freddo coricato sulla sdraio.

«Ansioso, se devo essere sincero» ammisi sorridendo e guardando la spiaggia dove le ragazze erano sedute a prendere il sole. «Andare a convivere prima del matrimonio non è una cosa che fa impazzire i genitori di Bella»


«Ma l'hai messa incinta e la sposerai, quindi prima o dopo che cambia?» borbottò Niall con la bocca piena di gelato da sotto l'ombrellone.


«Che schifo che fai» disse Zayn mettendogli un tovagliolo davanti al viso.


«Per i genitori cambia, sarà sempre la loro bambina» disse Louis, mentre io gli sorrisi e lo ringraziai mentalmente.


La giornata soleggiata ci aveva permesso di scendere in spiaggia per divertirci un po' e prendere un po' di sole. L'argomento principale, da quando le ragazze si erano allontanate, era stato l'immediato trasferimento che sarebbe avvenuto la settimana seguente. Lo avevamo deciso poiché era opportuno che Bella rimanesse comunque a riposo, essendo alla decima settima, e non si strapazzasse troppo, cosa che rimanendo a casa non avrebbe mai fatto. Così ne avevamo parlato e avevamo iniziato a preparare le valigie, convinti che comunque la nascita sarebbe avvenuta a Londra.


«Guarda che piccolo e carino quel rigonfiamento» disse Zayn sorridendo.

Osservai Bella, che in quel momento aveva i piedi immersi nell'acqua insieme alle altre ragazze che ridevano con un'aria spensierata. Il bikini giallo, come il mio costume, che aveva comprato qualche giorno prima le stava davvero bene. I capelli legati in una cosa alta e i miei Ray Ban sul viso. Il piccolo rigonfiamento della quale parlava Zayn, adesso si vedeva di più dal momento che era messa di profilo.


«Smettila di sbavare» scherzò Louis, facendo finta di asciugarmi la bava.


«Coglione» dissi ridendo e allontanando la sua mano dal mio viso. «La sto solamente guardando»


«Andiamo a fare una partita dai» battè Liam una mano sul mio petto.


Ci alzammo e tutti iniziarono a camminare verso la rete da pallavolo che era disponibile a tutti. Passai le dita tra i miei capelli bagnati sistemando lo snapback su di essi per farli stare fermi. Poi, posai il portafogli con le chiavi della macchina nella borsa di Bella. Quando arrivai sulla spiaggia, le cinsi le spalle da dietro facendo alzare un piccolo coro di «aw, che romanticone». L'avevo solamente abbracciata, Dio santo.


«Come stai?» mormorai piano al suo orecchio.


«Sto bene» disse poggiando le sue mani sulle mie braccia mentre lasciava andare il suo corpo contro il mio. «Solamente caldo»


«Perché non fate il bagno?» chiesi guardando anche le altre ragazze.


«Perché la donzella voleva aspettarti» disse Gemma rotando gli occhi e facendo sghignazzare Lola e Rachel.


«Andiamo allora» dissi afferrando la sua mano e allontanandola dalle altre. «I ragazzi aspetteranno per giocare»


Bella ridacchiò, rabbrividendo poi per l'acqua fredda. Decidemmo alla fine di non fare il bagno del tutto, per evitare magari di far prendere un raffreddore alla mia ragazza, ma ci sedemmo sulla spiaggia e le onde del mare toccavano i nostri bacini. Bella si sedette vicino a me, l'abbracciai dal bacino e le accarezzai il fianco.


«Ti amo» mormorai piano, baciando la sua spalla.

«Ti amo, amore» disse sorridendo e girando il viso per dare un bacio deciso sulle mie labbra.


Avietor » h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora