l'ambulanza arriva e con una barella caricano Francesca.
'Io posso,posso venire con voi??'
'No mi dispiace.Dobbiamo fare degli accertamenti, la chiamiamo appena potrà vederla. Ora dobbiamo salvarle la vita. Ci dispiace'
A testa bassa annuisco e mi siedo a gambe incrociate sul muretto del parco.
Aspetto.
Non mi resta che andare da suo fratello. Devo avvisarlo e dobbiamo assolutamente arrivare il prima possibile all'ospedale.
Incomincio a correre.
La sua casa è abbastanza distante ma questo non mi ferma, non fermal la mia voglia di vederla. Vederla viva su quel maledetto lettino.
Voglio rivedere i suoi sorrisi.
Magari non è nulla, solamemte un calo di zuccheri. Infatti non voglio preoccupare troppo Nash, non se lo merita.
Corro, corro più veloce che posso.
In venti minuti circa arrivo stanco davanti a casa sua, la macchina di suo fratello non c'è. Non possiamo aspettare il suo ritorno.
Lo chiamo.
Faccio il suo numero e doipo vari squilli risponde per fortuna.
Al telefono..
'nash nash'
'Shawn, che hai?'
'Devi venire subito, tua sorella..'
'Che è successo? Shawn respira, calmati e dimmi che sta succedendo'
'Bhe ecco stavamo per incominciare a mangiare e lei è svenuta. Ho chiamato l'ambulanza e ora l'hanno portata via, non mi hanno fatto salire. Devi venire.'
'Oddio, cavolo. Tu non ti muovere. Avviso Victoria e passo a prenderti tra cinque minuti'
'Okay ti aspetto. Grazie a dopo'
Metto giù la chiamata e attendo.
L'ansia si fa sentire sempre di più.
La testa mi dice che sta bene e che non mi dovrei preocupare così tanto ma non ce la faccio. Il mio cuore la pensa diversamente, ovvio.
Dopo cinque minuti esatti arriva una macchina, è Nash.
Senza proferire parola salgo, chiudo lo sportello e in men che non si dica siamo all'ospedale.
Parcheggiamo e ci dirigiamo al pronto soccorso.
'Salve, sto cercando Francesca Grier, sa dirmi dov'è?'
'Si è in reparto.Lei chi è?'
'Sono suo moroso..'
'non la posso far entrare, deve esserci un familiare'
Esce fuori Nash e ribatte.
'Io sono suo fratello.'
'Allora vi accompagno. Prego, per di quà'
Saliamo le scale e poi camminiamo lungo un corridoio. Ci sono tante porte chiuse.
Arriviamo davanti ad una che è aperta.
'Ecco, dentro qui. Fate piano, si è appena svegliata da un trauma'
'Grazie'
Ringrazio l'infermiera e subito dopo il mio cervello si concentra su l'unica cosa più importante per me. Lei.
Entriamo e Nash sembra essere molto preoccupato. Lo guardo cercando il suo sguardo per confortarlo. Lui capisce e mi sorride.
Ci avviciniamo a lei e da gentil uomo faccio andare prima suo fratello. Mi sembra giusto.
'Ei piccola, che hai combinato?'
Quando pronuncia quel 'piccola' qualcosa si muove dentro il mio stomaco. Sembra che sia geloso..ma lui è suo fratello. Sono uno stupido. Devo smetterla.
'Sto bene fratellino, stai tranquillo. Sono solo svenuta'
'Mmm vedremo che dicono i medici, a me questo <<Sono solo svenuta>> non mi piace. Avevi mangiato? Ti girava la testa?'
La sta torturando di domande, si vede che ci tiene tanto e si comporta come un padre. Lo ammiro molto. La sta crescendo davvero bene, anche se lei è già grande. Tra poco diventerà maggiorenne, la mia piccola non sarà più piccola.
SALVINO BUDINOO
Avete visto che sono stat buona??
Si per ora ahah
Il brutto deve ancora venire..
Comunque nella mia testa c'è già la fine della storia..manca ancora un pochino però ci siamo quasi.
Ormai sono passati circa due mesi da quando ho iniziato a scrivere questo libro e devo dire che non mi sembra vero.
Grazie a voi e grazie a chi mi ha sempre supportato..grazie anche a chi c'era e ora mi ha abbandonato perché mi è stato utile per capire chi veramente mi vuole bene e c'è sempre per me.♥️
Detto questo e dopo il mio sfogo vi auguro una buona serata, vi voglio bene my family❤️
AH E IERI ABBIAMO RAGGIUNTO LE 800 VISUALIZZAZIONII, ORA VOLIAMO VERSO LE 1K..
A PRESTOOO
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Gli angeli esistono//Shawn Mendes//Wattys2018/COMPLETATA
Fanfiction"Ho un angelo che mi guarda dietro la spalla stanca, un angelo senza bilancia non pesa la mia giornata. Un angelo che non mi condanna quando la rosa ferisco, quando fuggo la speranza, quando batto la fronte sulla pietra del disinganno, quando ingann...