Capitolo 1

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Taehyung's pov

Ricontrollo per l'ennesima volta la valigia.
Si, dovrebbe esserci tutto.

"Dai Taehyung, lascia in pace quella fottuta valigia e vieni a guardare questo cazzo di film".
La voce del mio migliore amico mi riporta alla realtà, avevo quasi dimenticato che fosse qui.

"Sempre fine come al solito, Jimin".
Mi giro a guardarlo.
Seduto ai piedi del mio letto, nella mia stanza e con il mio pc tra le mani, sembra più lui il padrone di casa.

"Lo sai, mister finezza è il mio secondo nome" dice lui, ridendo.
Scuoto la testa, andando a spegnere la luce prima di sedermi accanto a lui.

"Ma tu non sei in ansia? Insomma, stiamo per partire nove mesi in un paese dimenticato da Dio, andando in un'accademia che ci istruirà sulla nostra vera natura. Come farò a imparare tutto?".

Jimin si gira a guardami perplesso.
"Certo che sono in ansia. Insomma, saremo tremila studenti, tutti maschi per giunta. Come farò a farmeli tutti?" Mi imita, gesticolando.

Scoppio a ridere, colpendolo giocosamente a una spalla.
"Se solo ti sentisse Hoseok".
Scrolla le spalle, ridendo con me.

"Tanto lo lascerò prima o poi. Quell'angioletto noioso mi ha stancato".
Certo, come no.
"Più poi che prima" ribatto, guardandolo storto.

Non risponde e distoglie lo sguardo.
"Non è giusto che tu lo prenda in giro così. Lui ti ama, non devi giocare con i suoi sentimenti in questo modo".

"Ma anch'io lo amo" risponde, fingendosi indignato.
Non ci crede nemmeno lui.
"Certo come no" borbotto.

"Ma lasciamo perdere. Adesso vediamo questo benedetto film, per favore".
Mi gratto la mano, che ultimamente prude a causa del tatuaggio bianco a forma di stella.

"Dà fastidio anche a te?" Domanda Jimin, guardando il suo identico.
Annuisco.
"È perché si sta ingrandendo, la nonna me lo ha detto" rispondo.

Jimin si passa una mano tra i capelli grigi, tinti da poco.
Finirà col diventare calvo se continua con tutte queste tinte.
Io rimango sul mio biondo, amo troppo come si abbinano ai miei occhi azzurri.

"Sono troppo di curioso di conoscere anche gli altri" riprende Jimin, facendo le virgolette alla parola "altri".
Capisco benissimo a chi si riferisce.

Sono impaziente anch'io di conoscere quelli dell'altra fazione.
I demoni.

Finora ce gli hanno sempre dipinti come creature bellissime, molto più belle di noi angeli, perché dalla loro hanno il fascino misterioso dell'inferno.

"Sai che bello, potermi fare una creatura dell'inferno".
Jimin sospira, con aria sognante.

Sbuffo, alzando gli occhi al cielo.
"Ma insomma Jimin, non è possibile che pensi sempre a una cosa. Adesso per favore schiaccia play e godiamoci questo film".

~~~

Jungkook's pov

Otto e mezza.
Freddo da congelare persino le ossa.
Io che sono fuori da questa fottuta scuola, con Yoongi che non la smette di blaterare cose senza senso.

Altre centinaia e centinaia di persone attorno a me. Tutti maschi precisamente.
Sai che palle.
Non vedrò una ragazza per i prossimi nove mesi.

Yoongi al contrario, sembra contentissimo di questo.
"Vedi Jungkook, se tu adesso fossi stato gay non avresti avuto problemi" ridacchia, divertito dalla sua stessa battuta.

Sospiro, buttando il mozzicone nel terreno per poi calpestarlo con la suola delle mie scarpe.
"Smettila di parlare, Yoongi. Mi irriti" sputo, grattandomi il dorso della mano.

Questo cazzo di tatuaggio. Non ne vuole proprio sapere di smettere di prudere.
Una stella metà bianca e metà nera.
La odio così tanto.
È grazie a lei se mi scrutano tutti spaventati da quando sono arrivato.

Perché sono diventato così?
Non potevo semplicemente trasformarmi completamente in un demone, al posto di rimanere metà angelo?
Io odio tutti loro, e per uno strano scherzo del destino sono costretto a essere quello per metà.

Il chiacchiericcio attorno a me non fa altro che farmi innervosire ancora di più.

"Scusami, che ce l'avresti una sigaretta?".
Mi riscuoto, fissando il nanetto che mi ha appena chiesto una sigaretta.
Mi sa osservando dalla testa ai piedi, con uno sguardo da manico.

Perfetto, un altro gay.
Questo posto ne sarà pieno.
"Non non c'è l'ho una sigaretta" rispondo secco, voltando la testa dall'altra parte.

"Che scorbutico" sento bisbigliare.
Mi giro nuovamente, per vedere il proprietario della voce che ha appena parlato.
Un biondino dagli occhi azzurri.
È sicuramente l'amico di questo grigio, che di andarsene proprio non ne vuole sapere.

"Prego?" Chiedo, facendo finta di non aver sentito.
"Andiamo Taehyung, questo qui è un maleducato".
Il nanetto grigio afferra l'amico per un braccio, trascinandoselo dietro e tornandosene da dove sono venuti.

"Non male il nanetto, eh?" Domanda Yoongi, con lo sguardo fisso sul punto dove sono scomparsi quei due.
"Non posso giudicare, non sono uno stupido gay come te".

"Mi ferisci così" risponde, portandomi una mano al cuore e facendo finta di asciugarsi una lacrima.
Sbuffo, mordendomi la lingua per non replicare.

All'improvviso la folla intorno a me inizia a muoversi.
Degli scricchiolii mi annunciano che i cancelli di questa merda di scuola sono stati aperti.

Bene, andiamo a vedere cosa mi aspetterà per i prossimi nove mesi.

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Ecco qui il primo capitolo. Spero vi piaccia.

__HELLISH PARADISE__•KookV•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora