Capitolo 7

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Taehyung's pov

La mattina dopo faccio molta fatica a svegliarmi.
Mi bruciano gli occhi per lo scarso riposo, e il mal di testa con cui mi sono addormentato due ore prima, ricompare prepotente.

Sospiro, mettendomi a sedere sul letto.
Sono solo.
Jungkook è già uscito.
Chissà dove sarà andato.
Aish, ma poi perché dovrebbe fregarmene?

Mi alzo, già pronto ad affrontare una nuova giornata.
Non so nemmeno io dove sto trovando il coraggio, ma sono consapevole di doverlo fare.

Sulla scrivania trovo una pila di vestiti. Avvicinandomi scopro essere la divisa della scuola.
La divisa comprende un pantalone blu, una camicia con sopra il nome dell'Accademia e una giacca del medesimo colore.

Mi domando chi sia entrato durante la notte per lasciarla. La cosa è leggermente inquietante.

Con questo pensiero in testa, entro in bagno, pronto a concedermi una doccia rilassante.

~~~

Un'ora dopo sono in classe, per ascoltare una nuova lezione di storia.
Entrambi i banchi ai miei lati sono vuoti.
Mi chiedo che fine possa aver fatto Jimin.

Certo, sono ancora arrabbiato con lui, ma durante la notte ho capito che dopotutto la vita è sua. Sbaglierà certo, ma da vero amico io sarò lì a sostenerlo.
Sono stato uno stupido ieri ad aggredirlo in quella maniera.

Perso nei miei pensieri, non mi accorgo che la sedia alla mia sinistra viene spostata rumorosamente.
Compare Junkook, con un sorriso sulle labbra.
È la prima volta che lo vedo sorridere.
Dev'essere successo qualcosa di veramente bello, se sembra così felice.
È un'ingiustizia però che a lui la divisa stia così bene, io sembro un pinguino vestito elegantemente.

Non mi azzardo minimamente a rivolgergli la parola, sia mai mi inchiodi di nuovo al muro.
"Buongiorno a tutti, ragazzi".
Il professore Kai fa la sua comparsa in classe.

La lezione sta per iniziare, e di Jimin non si vede nemmeno l'ombra.
Odio la mancanza del mio cellulare, se lo avessi avuto con me avrei potuto inviargli un messaggio.

All'improvviso un dubbio mi colpisce.
Mi volto, perlustrando tutta la classe con lo sguardo.
Non si vede nemmeno quel Yoongi.
Trovo solo Jin, che mi sorride e sventola una mano per salutarmi.
Ricambio, però con la testa altrove.

Non ci vuole un genio per capire.
Entrambi sono in ritardo.
Sono in ritardo perché stanno sicuramente facendo qualcosa, insieme.

Un monotono "buongiorno", risponde a quello allegro del professore.
"Oggi affronteremo un nuovo argomento: la trasformazione di un angelo in demone. Vi prego di prendere appunti, a fine anno faremo una verifica che comprenderà un po' tutti gli argomenti che vi sto spiegando".

Inevitabilmente i miei occhi cadono su Jungkook.
Queste lezioni parlano sempre troppo di lui, o almeno lo riguardano particolarmente.

La porta si apre di schianto, e un Jimin tutto trafelato entra in classe.
"M-mi scusi il ritardo, professore" ansima, aggrappandosi alla maniglia.

Dietro di lui compare Yoong. Ha i capelli scompigliati, e la camicia della divisa abbottonata male. Sembra perfettamente a suo agio nell'essere disordinato.

"Scusi anche me per il ritardo. Sa com'è, contavo sulla sveglia di Park, che purtroppo ha deciso di non suonare stamattina" spiega lui, con un sorriso da ebete sulla faccia.
Sembra quasi che si sia fumato qualcosa.

Il professore rivolge un sorriso a Jimin, rassicurandolo che un ritardo non ha mai uccido nessuno.
Al contrario invece, rimprovera Yoongi, facendosi promettere che non accadrà mai più.

Sembra quasi che il prof abbia delle preferenze.
O meglio, che abbia una preferenza per Jimin.
Mi domando come faccia sempre a farli cascare tutti ai suoi piedi.

"Tralasciando i ritardi, incominciamo la lezione".
Il professore si schiarisce la voce, sedendosi sul bordo della cattedra.

"È fondamentale sapere che un angelo può trasformarsi in un demone. Come, vi chiederete voi. Bene, iniziamo col dire che dipende tutto dalle azioni che si compiono".

Nel frattempo Jimin si è sistemato accanto a me, non osando alzare gli occhi per guardarmi.
Ha paura che sia ancora arrabbiato con lui.
E devo ammettere che un po' di rabbia mi è tornata. Insomma, è palese che il motivo del suo ritardo non sia stato la sveglia.

È la sua vita.
Mi ripeto, per cercare di non prendermela troppo.
Mi dispiace solo per Hoseok, che continua ad amarlo incondizionatamente, pensando che anche Jimin faccia lo stesso.

"Iniziare a compiere azioni sbagliate, può piantare il seme demoniaco dentro gli angeli.
Per azioni sbagliate si intendono: ferire gravemente gli altri, consapevolmente e traendo piacere nel farlo; ingannare chi si ha intorno, e tradire, gli amici o il proprio partner".

Lancio un'occhiata penetrante a Jimin.
Lui si accorge del mio sguardo su di lui, e arrossisce.
Bene, almeno ha la decenza di vergognarsi.

"L'omicidio è l'azione più grave che un angelo possa commettere. Ci si trasforma immediatamente in un demone, subito dopo che la vittima ha esalato il suo ultimo respiro. In quel caso si formano i peggiori casi di demoni: coloro che non hanno nemmeno un briciolo di bontà nel proprio cuore. Bontà che magari si può trovare nei demoni nati come tali".

Jungkook si muove scomodamente sulla sedia.
Questo argomento lo tocca parecchio, si vede.
O almeno lo vedo io.
Chissà se lui abbia mai avuto a che fare con un omicidio.
Vedendolo direi proprio di sì.

"Nel primo caso, la trasformazione invece avviene pian piano. Il corpo inizia a trasformarsi.
Prima di tutto il colore degli occhi dorati, viene sostituito dal rosso. Il viso perde quell'aria angelica tipica, per assumere i tratti spigolosi dei demoni. L'umore cambia totalmente, si diventa via via più scontrosi e cattivi, arrivando a essere spietati oltre ogni limite. Per ultimo si perdono i propri poteri da angelo, acquisendo quelli da demone".

Il professore si ferma, scrutando l'intera classe.
Sembra compiaciuto nel constatare che siamo tutti rapiti da lui, proprio come ieri.
Ma forse è l'argomento che ci affascina, non lui nello specifico.

Uno sbuffo proviene dalla mia sinistra.
Guardo Jungkook, che ha gli occhi fissi a terra e gioca con il lembo della sua giacca.
È a disagio.

Non ho più dubbi, queste cose sono successe prima di tutto a lui, e sicuramente non gli fa piacere sentirle spiegate così nel dettaglio.

"Per quanto riguarda i mezzosangue... Nessuno sa perché rimangono metà e metà. In tutti questi anni si sono cercate molte spiegazioni, ma mai nulla è uscito fuori. Se posso dare la mia personale opinione, credo che i mezzosangue siano tali perché hanno ancora del buono dentro di loro".

Jungkook sorride amaramente.
"Come no" sembra borbotti, mentre si alza accompagnato dal ronzio della campanella.

Lascia la classe prima che chiunque si sia messo in piedi.
Sembra che il buonumore di stamattina non faccia più parte di lui, adesso.

__HELLISH PARADISE__•KookV•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora