Capitolo 20

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Taehyung's pov

Alla fine decido di non uscire. Non sono dell'umore giusto.
Tra l'altro non saprei nemmeno con chi uscire, dato che Jimin ha quel suo "famoso" appuntamento.
Mi preparo perciò a rimanere solo in camera, sicuramente Jungkook non ci sarà.

Dovrei fare i compiti.
Mi alzo dal letto, dove ho passato l'ultima mezz'ora a pensare a Jungkook.
Sono arrivato alla conclusione che ho una mega cotta per quel ragazzo, mi sembra inutile negare l'evidenza.
Vorrei solo che anche lui ricambiasse con un minimo di interesse nei miei confronti.

Tiro fuori dallo zaino il libro di storia e il quaderno.
Devo scrivere uno stupido tema sul primo demone, il supremo, colui che ha scatenato la guerra.

Apro il libro alla pagina indicata sul diario.
C'è un grande dipinto del demone Jeon.
Perfetto, ha anche il suo stesso cognome.
Sono sorpreso nel constatare che la somiglianza con Jungkook è impressionante.

Se Jungkook non fosse stato un angelo in precedenza, avrei creduto che il demone Jeon fosse un suo antenato.

Incomincio a leggere il primo paragrafo, ma non faccio in tempo a terminarlo che la porta si spalanca.
Non mi volto per controllare chi sia, mi sembra piuttosto scontato che si tratti di Jungkook.

"Ehilà sfigato" sento dire, con tono allegro.
Poso l'evidenziatore, girandomi a guardare Jungkook.

"Ciao" ricambio, con un mezzo sorriso.
Odio il mio cuore in questo momento, dovrebbe smetterla di battere all'impazzata ogni volta che Jungkook è nei paraggi.

"Cosa fai?" Chiede lui, avvicinandosi.
"Scrivo il tema per il professor Kai" rispondo, indicando il mio libro di storia.

Jungkook sbuffa.
"Dovrei iniziarlo anch'io, ma sono veramente un totale incapace nella scrittura".
Mi mordo il labbro, pensando se offrigli o meno il mio aiuto.
Alla fine decido di farlo, dopotutto mi sembra di buonumore adesso.

"Potrei aiutarti io. Non per vantarmi, ma scrivo piuttosto bene" dico, dandomi arie di grande importanza.
Jungkook sorride annuendo.
"Se non ti scoccia. Prendo il mio libro".
Cammina dall'altro lato della stanza, per prendere il materiale occorrente dal suo zaino.

Dopodiché trascina una seconda sedia alla mia scrivania.
Apre il libro, rubando una penna dal mio borsellino.
Gli lancio un'occhiataccia, e lui mi rivolge uno dei suoi rari sorrisi innocenti.
"Scusami, ma io ho perso tutte le penne" si giustifica, scrollando le spalle.
Rido, scuotendo la testa.

Stranamente mi sento completamente a mio agio. Parlare con lui, sorridendo e scherzando, mi viene talmente naturale che mi sembra di farlo da una vita.

Inizio a spiegare a Jungkook quello che più o meno è l'argomento del tema, dato che non ha ben capito.

Durante la mia spiegazione lo becco più volte a guardami totalmente preso, mentre mordicchia il tappo della mia penna, o con una mano sotto il mento.
Faccio finta di nulla, ma dentro di me gioisco.
Che si stia finalmente dando una svegliata? Spero proprio che sia così.

Anch'io sono distratto dalla sua bellezza, talmente distratto che mi impappino più volte nel parlare.
Quando succede Jungkook fa un mezzo sorrisetto, come se trovasse la cosa tenera.

Non è tenera manco per il cazzo.
Io sto praticamente morendo sotto il suo sguardo, e lui ride.

"Tutto chiaro?" Chiedo infine, dopo un faticoso quarto d'ora di ripasso.
Jungkook annuisce, aprendo il suo quaderno.
"Sei meglio del professore" mormora, iniziando a scrivere.

Sorrido, abbassando la testa sul mio libro.
Sento le guance bruciare leggermente.
Aish... Non sopporto il fatto che mi imbarazzi per nulla.

Rimaniamo quindi per un bel po' in silenzio.
Entrambi svolgiamo i nostri compiti, ma qualche volta lancio un'occhiata a Jungkook sperando che non mi scopra.

"Ho finito" annuncia Jungkook, dopo un tempo che mi è sembrato lunghissimo.
Io chiudo il libro.
"Anch'io".

"Bene. Cosa fai stasera?" Mi domanda, stiracchiandosi.
È inutile dire che il mio occhio cade sul lembo di pelle lasciato scoperto dalla camicia sollevata.
Questo a Jungkook non sfugge, perciò si affretta a coprirsi.

"Nulla, resto qui" dico semplicemente, riponendo tutto nello zaino.
"Oh ma guarda che coincidenza, anch'io non esco. Potremmo fare qualcosa" propone, con un ghigno di cui non riesco bene a capire il perché.

La sua mi sembra tanto una proposta a doppio senso.
Ah, ma no.
Sono io che devo per forza vedere malizia a ogni angolo.
Dopotutto nemmeno gli piaccio.

"Certo, perché no" concordo, con le guance rosse per i miei pensieri.
"Okay allora, io devo passare un attimo da Yoongi, dopodiché sarò tutto tuo. Ci vediamo più tardi sfigato".
Si alza dalla sedia, prima di scompigliarmi i capelli e andarsene.

Sono totalmente scioccato.

***
Sono tornata. L'assenza è stata più breve di quello che mi aspettassi.
Fortunatamente ho capito che non bisogna dare peso a cose che non meritano la nostra attenzione.
Perciò mi sto pian piano riprendendo, e quale modo migliore per farlo se non ritornando a scrivere?

Spero vi possa piacere il capitolo.

__HELLISH PARADISE__•KookV•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora